PAT VEGETALI ALLO STATO NATURALE o TRASFORMATI della Regione LAZIO

Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) – LAZIO

Vegetali della Regione LAZIO

PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI

Actinidia PAT Lazio

La provincia di Latina è tra le prime in Italia ad ospitare impianti specializzati nella coltura dell’Actinidia a partire dai primi anni ‘70. Nel 1971 viene realizzata una piantagione sperimentale a Borgo Montenero di San Felice Circeo, mentre nel 1974 a Borgo Flora si mettono a coltura i primi due ettari, descritti in un articolo…

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Aglio rosso di Castelliri PAT Lazio

Anticamente, essendo Castelliri comune del Circondario di Sora in provincia di Terra di lavoro del Regno di Napoli, le direttrici del commercio dell’aglio raggiungevano più facilmente la capitale del Regno di Napoli. Dalla Statistica del Regno di Napoli nel 1811, Terra di Lavoro, VII Agricoltura e suoi prodotti, si apprende che: “Fra le cepacee coltiviamo:…

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Aglio rosso di Proceno PAT

In queste zone del comune in provincia di Viterbo, la pianta viene coltivata da novembre a febbraio, in lunghi solchi dentro cui vengono inseriti bulbilli. Successivamente (dopo la raccolta) si lascia asciugare al sole, per poi lavorare, le piante secche, in lunghe trecce. La tradizione vuole che parte della produzione sia conservata, come seme,…

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Arancia rossa di Suio PAT Lazio

L’”Arancia Rossa di Suio” è uno dei prodotti agricoli più noti e caratteristici dell’area di Suio. La varietà locale strettamente legata alle condizioni pedo-climatiche del territorio di Suio viene coltivata in terreni di origine tipicamente di origine vulcanica: la presenza di zolfo e l’alcalinità permettono la crescita di un prodotto che nell’immaginario comune è legato solo…

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Arancio biondo di Fondi PAT Lazio

Dal punto di vista storico, il maggior numero di testimonianze si registra intorno al XVIII secolo, periodo in cui il prodotto assume un’importanza commerciale tale che Fondi diviene sinonimo di arancio. Gli aranceti di Fondi caratterizzavano a tal punto il territorio che i famosi viaggiatori dell’800, in Italia per i Gran Tour, non poterono fare…

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Asparago verde di Canino e Montalto di Castro PAT Lazio

Asparagus officinalis L., appartenente alla famiglia della Liliaceae, tipologia verde. Le varietà impiegate sono: Atlas, Grande, UC157, quest’ultima considerata la più “antica”. L’Asparago verde di Canino e Montalto di Castro è un ortaggio destinato al consumo alimentare fresco e surgelato e, solo in minima parte, al trasformato. Presenta dimensioni medio/grandi, ha portamento eretto, con apice…

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Broccoletti sezzesi sini PAT Lazio

È un broccoletto verde chiaro, sottile, a foglia allungata, caratterizzato da sapore amaro e piacevolissimo. Si semina in agosto ed è raccolto fra gennaio e febbraio. Secondo le testimonianze orali raccolte il Broccoletto sezzese “sini” è coltivato nel territorio del comune di Sezze da tempo immemorabile. Oggi la coltivazione avviene a livello familiare.

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Broccoletto di Anguillara Sabbazia PAT Lazio

La pianta del Broccoletto di Anguillara presenta un fusto centrale da cui dipartono ampie foglie irregolarmente lobate e dentate di colore verde intenso. Alla base di ciascuna foglia si sviluppa lo scapo fiorale che, una volta sviluppato, viene raccolto tagliando il fusto a 8-10 cm da terra. Le varietà che vengono utilizzate si possono dividere…

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Broccolo romanesco PAT Lazio

Ortaggio poco aristocratico, il Broccolo romanesco non ha timore di dichiarare la sua età. Fin dai tempi del console romano Cincinnato, che lo coltivava nel suo orticello, Roma lo tenne in grande considerazione sulle sue mense. Catone raccontava di mangiarlo crudo con l’aceto; Plinio il Vecchio consigliava di nutrirsi di broccoli domestici quale cibo genuino…

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Carciofini sott’olio PAT Lazio

La preparazione dei Carciofini sott’olio vanta un’antica tradizione. La lavorazione era piuttosto particolare: si lessavano i carciofini in una piccola “caldarella” con acqua ed aceto, si lasciavano ad asciugare sopra grossi panni e, quando erano ben asciutti, si mettevano dentro buste di plastica per venderli a Roma. In passato era un’attività che le famiglie svolgevano…

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Carciofo di Orte PAT Lazio

Nel comprensorio di Orte, sulle sponde del fiume Tevere, dove è più rilevante la superficie pianeggiante, la coltura del carciofo si sviluppa negli anni immediatamente successivi all’ultimo dopoguerra e raggiunge il massimo di espansione negli anni ‘50, quando viene impiantato in orti attigui alle case coloniche di aziende a conduzione mezzadrile. Le località di maggior…

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Carciofo di Sezze PAT Lazio

Carciofo del tipo “romanesco” con capolino di grossa pezzatura, sferico, compatto, con brattee verdi tendenti al violaceo. Si tratta di una coltura pluriennale. Si impiantano i carducci da agosto a fine ottobre e si raccolgono i carciofi a marzo-aprile. La sua tipica fragranza, la morbidezza del “cuore”, i teneri petali lo rendono apprezzatissimo sulle tavole…

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Carciofo di Tarquinia o della Maremma viterbese PAT Lazio

Carciofo del tipo “romanesco”. Il capolino, di media compattezza, presenta una forma sferico-appiattita, globosa, con caratteristico foro all’apice. Le brattee sono di colore verde tendente al violaceo. Questo carciofo è noto ed apprezzato per le sue caratteristiche qualitative legate sia alle varietà utilizzate, ma soprattutto alla sua compattezza, consistenza e sapore indotti dalle caratteristiche dei…

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Carota di Fiumicino PAT Lazio

La carota di Fiumicino è caratterizzata da colore della radice arancio intenso e brillante, una concentrazione d’acqua del 95% e una bassa percentuale di sostanza secca che la rende croccante, poco calorica e ricca di fibre (solo 35 calorie/100 grammi). Questo prodotto è commercializzato con una lunghezza della radice compresa tra i 15 e i…

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Carota di Viterbo in bagno aromatico PAT Lazio

Le carote utilizzate nella preparazione in bagno aromatico sono più grandi delle più diffuse carote gialle, con foglie larghe, verdognole, striate di rosso e radici che stanno tra il rosso-viola ed il giallo-bruno della cannella. Attualmente di questa varietà non è più possibile reperire il seme. La preparazione avviene in ambito domestico: occorre tagliare le…

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Castagna di Terelle PAT Lazio

La Castagna di Terelle presenta, a seconda dell’ecotipo, colore marrone chiaro (Primutica, così chiamata perché si raccoglie prima delle altre, ossia a metà settembre), marrone cupo (Pelosella, così chiamata per l’abbondanza di peli bianchi intorno al picciolo) o rossiccio (Pizzutella, riconoscibile dalla forma arcuata ed appuntita). La pezzatura che va da piccola (Pelosella e Pizzutella)…

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Castagna rossa del Cicolano PAT Lazio

La Castagna Rossa del Cicolano si ottiene da fustaie di castagno da frutto appartenente alla specie Castanea Sativa Mill. varietà conosciuta come “Rossa del Cicolano”. Di taglia superiore rispetto ai marroni e alle altre castagne, la Rossa del Cicolano presenta numero di frutti per riccio non più di tre; forma rotondeggiante e globosa, apice provvisto…

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Cece del solco dritto di Valentano PAT Lazio

La tradizione orale più leggendaria è quella che vede nel solco il passaggio creato da un bifolco per agevolare il transito della Vergine e del Bambino, in fuga verso l’Egitto o quella che vi individua il viaggio percorso dalla Vergine per ascendere al cielo. L’accezione più accreditata è, invece, quella che individua nel tracciato rettilineo…

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Ceci PAT Lazio

Leguminosa da granella caratterizzata da semi di forma globosa e bitorzoluta. La forma del seme, di colore beige, ricorda la testa di ariete. La semina avviene in primavera, la raccolta si effettua nella seconda metà di agosto. Così come le altre leguminose da granella, il Cece viene da sempre coltivato per il fondamentale apporto proteico…

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Cicerchia di campodimele PAT Lazio

Situato sulla cima di un ripido colle di origine carsica, circondato da colline boscose e montagne brulle, sulle estreme propaggini dei monti Ausoni, Campodimele offre l’habitat ideale per la coltivazione della Cicerchia che vanta antiche tradizioni. Ampiamente diffusa nelle colline interne laziali fino al dopoguerra, costituiva, grazie al fondamentale apporto proteico, una importante fonte alimentare…

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Cicerchia PAT Lazio

La cicerchia è un Legume secco, coltivato nell’altopiano di Rascino a circa 1200 metri s.l.m. Presenta forma lenticolare irregolare, colore beige non uniforme. È una pianta piuttosto rustica e, quindi, non ha bisogno di cure particolari: cresce anche in condizioni difcili e resiste benissimo alla siccità. La semina avviene in primavera, la raccolta si efettua…

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Cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta (puntarelle) PAT Lazio

Questo ecotipo locale viene tradizionalmente coltivato nei comprensori orticoli dei comuni di Formia, Fondi e Gaeta da lungo tempo. Già gli antichi romani apprezzavano la sua bontà. A Roma furono Plinio e Galeno a lodare la pianta: Galeno la diceva soprattutto “amica del fegato” e Plinio le attribuiva preziose virtù rinfrescanti. Sia Columella che Plinio,…

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Ciliegia di Celleno PAT Lazio

Le piante di ciliegio (Prunus avium L.), coltivate nel comune di Celleno appartengono a varietà di antica tradizione locale, del tipo Maggiolina, Ravenna a gambo corto, Ravenna a gambo lungo e, in maniera minore, Buonora e Cuore (Durona). Presentano alberi mediamente vigorosi, a portamento espanso. I frutti si presentano, in genere, di pezzatura medio-piccola, con…

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Ciliegia Ravenna della Sabina PAT Lazio

Ai tempi del Papa Re, sulle colline della Romagna comprese nello Stato Pontificio, iniziava un processo di specializzazione produttiva rivolto alla coltivazione di ciliegie che si sarebbe protratto fino al XX secolo. A fine ‘800 una ciliegia tonda, dalla polpa rosa e dal sapore dolcissimo, anche se originaria di Ravenna, trovò nel clima dolce della…

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Cipolla di Nepi PAT Lazio

In passato, la produzione di cipolle nel territorio del comune di Nepi era florida. Attorno alla cipolla ruotava l’intera economia del paese, tanto che i nepesini erano conosciuti, in tutta l’area dell’alto Lazio, come “cipollari”. Per secoli, infatti, in questo territorio etrusco ricco di acque minerali, la principale fonte di reddito era rappresentata dalla produzione…

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Cipolle peperoni e pere sott’aceto PAT Lazio

Le pere e i peperoni sono lavati e tagliati a pezzi, alle cipolle vengono eliminati gli strati superficiali ed accorciate le radici e, successivamente, vengono immersi in barattoli di vetro contenenti aceto, prodotto dal vino rosso preparato artigianalmente. La frutta e le verdure da usare per le preparazioni sott’aceto devono essere leggermente acerbe, sode e…

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Cocomero pontino PAT Lazio

Il cocomero Pontino, meglio conosciuto anche come anguria, è una pianta annuale della famiglia
Cucurbitacee (Citrullus lanatus). Presenta un fusto ramoso, prostrato, con grandi cirri semplici, foglie a contorno cuoriforme, profondamente divise, fiori monoici a corolla gialla. Dal punto di vista botanico può essere definito una falsa bacca o peponide: un frutto rivestito da un…

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Fagiolina arsolana PAT Lazio

La Fagiolina arsolana è un particolare ecotipo di fagiolo, appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari L. o fagiolo comune. I semi della fagiolina arsolana, presenti in numero di 3-4 per baccello, si presentano di colore bianco, forma reniforme molto appiattita e
calibro variabile dai 5 ai 7 mm. Il contenuto proteico…

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Fagiolo a carne PAT Lazio

Varietà locale denominata “Fagiolo a carne”; appartenete alla famiglia delle Papilionaceae, genere
Phaseolus, specie Phaseolus vulgaris L. La pianta, dalle foglie color verde brillante, presenta accrescimento determinato (che dà luogo ad altezze ridotte) e colore dello stendardo bianco, bianco-rosato. Il seme si caratterizza per un peso medio: 290 g /1000 semi; forma ellittica e medio…

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Fagiolo a pisello PAT Lazio

Si tratta di un fagiolo di forma rotondo-ovale e di piccole dimensioni, tanto da ricordare un pisello (da cui la denominazione); di colore bianco, con buccia particolarmente sottile che, con la cottura, diventa quasi impercettibile ma resta aderente al seme. Ha un gusto delicato, una consistenza pastosa e tempi di cottura estremamente rapidi. La pianta…

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Fagiolo a suricchio o inceratiello PAT Lazio

Nei comuni di Paliano (FR), in cui ricade la Riserva Naturale de La Selva, e di San Vito Romano (RM) viene coltivato da sempre una specie di legume che localmente viene chiamato “fagiolo a suricchio” il cui nome deriva dalla forma a falce del baccello. Fino a circa 50-60 anni fa il seme del fagiolo…

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Fagiolo borbontino PAT Lazio

La coltivazione del fagiolo, connessa a tutte le economie povere, ha trovato nel territorio di Borbona (da cui prende il nome) il luogo ideale, grazie alla composizione e alla giacitura dei terreni e all’attaccamento a tradizioni familiari di un’economia montana di sopravvivenza, che ha portato ad una selezione naturale della varietà, destinata esclusivamente all’autoconsumo. L’esigua…

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Fagiolo cappellette di Vallepietra PAT Lazio

Il territorio interessato alla produzione del Fagiolo Cappellette di Vallepietra si trova all’interno del territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini e della Comunità Montana dell’Aniene, alle pendici del monte Autore (1855 m slm) e a valle del centro abitato, lungo la stretta lingua di terreno formatasi in seguito all’azione del fiume Simbrivio ove vengono…

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Fagiolo cioncone PAT Lazio

Il Fagiolo Cioncone è un ecotipo locale appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari. Il seme del Fagiolo Cioncone presenta forma ovale, colore beige e calibro da 8 a 10 mm. Il contenuto proteico è intorno al 23%. Attualmente la coltivazione del Fagiolo cioncone avviene prevalentemente in orti a conduzione familiare pertanto…

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Fagiolo del purgatorio di Gradoli PAT Lazio

Particolare considerazione per i legumi mostrano, nel XIV secolo, gli Statuti di Gradoli, i quali dedicano un’apposita rubrica a “de pena colligentium cicera et alia legumina”. I fagioli prodotti in questo comune sono legati storicamente all’uso che se ne fa nel Pranzo del mercoledì delle Ceneri, organizzato dalla Confraternita del Purgatorio, reiterando un’antichissima tradizione.

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Fagiolo di Sutri PAT Lazio

Sutri, situata su un colle tufaceo, tra due torrenti che scorrono in profondissimi valloni con pareti a strapiombo, è caratterizzata da terreni sciolti, di origine vulcanica, ricchi di elementi nutritivi, molto fertili lungo le vallate alluvionali, poste a circa 280 m di quota e datate di acqua per uso irriguo. L’acidità dei terreni della zona,…

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Fagiolo gentile di Labro PAT del Lazio

Specie erbacea appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgaris L., entità sottospecifica ecotipo “fagiolo gentile”. La varietà è rampicante, caratterizzata da pianta a fusto volubile con radice fittonante, foglie composte da tre foglioline peduncolate e fiori piccoli bianchi con sfumature violacee; il baccello di colore verde alla maturazione assume una colorazione giallastra…

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Fagiolo regina di Marano Equo PAT Lazio

Il Fagiolo Regina di Marano Equo è una varietà locale appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus specie P. Vulgari L.. Si tratta di un ecotipo a sviluppo indeterminato; anche la fioritura termina con l’inizio della senescenza. La pianta, a portamento prostrato-rampicante, presenta foglie trilobate con foglioline cuoriformi di medie dimensioni e fiore papilionaceo, di…

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Fagiolone di Vallepietra fagiolo ciavattone PAT Lazio

Il Phaseolus coccineous è nettamente diverso dal Phaseolus vulgaris. Originariamente questa specie era coltivata solo a scopo ornamentale per il gran numero di fiori scarlatti che compaiono alla fioritura. Successivamente sono stati selezionati per il consumo umano i tipi a fiore bianco come, appunto, il ‘fasciolone’. Il nome deriva dalla forma del seme bianco, molto…

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Fallacciano di Bellegra PAT Lazio

Nell’economia agricola bellegrana, per secoli, il fico secco è stato d’importanza fondamentale, infatti veniva prodotto ed utilizzato come merce di scambio con le popolazioni delle zone più interne fino a quasi tutta la metà del ‘900. A partire dagli anni ’40-’50 del XX secolo, invece si è manifestato un notevole
interesse economico per il fico…

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Farro dei Monti Lucretili PAT Lazio

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili presenta un paesaggio di tipo spiccatamente pre-appenninico, che ha concorso alla formazione e alla coesistenza di particolari produzioni come quella del Farro. Elemento essenziale nella dieta delle popolazioni arcaiche, tanto che anche i prigionieri o gli schiavi della Roma Repubblicana, si narra, avessero diritto a una libbra (circa…

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Farro PAT Lazio

La caratteristica del Farro di Posta (RI) risiede nella granella che presenta i tegumenti seminali fortemente aderenti all’endosperma. La semina avviene in autunno e la raccolta nel mese di agosto. Prima che si conoscesse il grano duro, il farro (grano vestito) era l’elemento essenziale nella dieta delle popolazioni arcaiche. Nella penisola italica cominciò a circolare…

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Favetta di Aquino PAT Lazio

Ad Aquino, il 2 novembre di ogni anno si svolge nella piazza di San Tommaso, una manifestazione che richiama numerose persone attratte dalla storia dell’evento. Il rito ha origini antiche e risale ad oltre 200 anni quando un’antica famiglia di Aquino i Pelagalli, preparava nella notte tra il 1 ed il 2 novembre, una minestra…

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Ferlengo o finferlo di Tarquinia PAT Lazio

Ferlengo è il nome con il quale nel Viterbese si identifica il Pleurotus eryngii, varietà pherulae, della famiglia delle Pleurotacee, genere Pleurotus, noto come “fungo della ferla”, perché cresce nelle ceppaie di ferula, piante spontanee diffuse nei campi incolti del territorio di Tarquinia e Monteromano, simili al finocchio selvatico. Il Ferlengo ha un cappello carnoso,…

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Fichi sciroppati con nocciole PAT Lazio

I Fichi, divisi a metà, dopo essere stati essiccati al sole vengono farciti con nocciole, collocati in vasi di vetro e conditi con succo di limone, zucchero e liquore, quindi, serrati ermeticamente e bolliti a bagnomaria per un’ora. Si tratta di una preparazione tipica di alcuni paesi afacciati sul lago di Bracciano la cui presenza…

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Fichi secchi di Sonnino PAT Lazio

I fichi del terzo fiore (quelli più piccoli che si sviluppano da luglio in poi) vengono essiccati, interi o divisi in due, prima al sole e successivamente in un forno a legna. Vengono conservati infilzandoli in una
canna, tagliata a listarelle: in questo modo possono essere consumati anche fino alla successiva stagione. La metodologia di…

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Finocchio della maremma viterbese PAT Lazio

Sodo, particolarmente croccante e decisamente bianco, il Finocchio della maremma viterbese presenta una pianta di forma compatta e taglia media, con apparato radicale fittonante, a produzione medio-tardiva, con una buona resistenza al freddo e alla pre-fioritura. Il fusto è cilindrico, le foglie sono lungamente picciolate, tri o tetra pennatosette, con larga guaina basale ispessita ed…

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Fragola di Terracina PAT Lazio

Il prodotto deriva dall’impiego di una varietà di origine francese “Favette”, introdotta nel territorio in esame circa 50 anni fa e ancora oggi presente, grazie alle favorevoli condizioni pedo-climatiche che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona. Ciò potrebbe essere erroneamente ritenuto un punto debole del sistema, considerato il rapido turnover degli standard…

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Fragolina di Nemi PAT Lazio

La Fragolina coltivata tradizionalmente a Nemi appartiene alla specie Fragaria vesca varietà semperflorens Duch. (fragola di bosco di origine europea). I frutti primari e secondari hanno forma allungata e fusiforme, a volte conico arrotondata, sono di dimensioni piuttosto ridotte ed hanno un peso medio ponderato di 1,2 g (minimo 0,5-massimo 2,2). Il colore superficiale del…

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Lattuga signorinella di Formia PAT Lazio

Il nome Lattuga Signorinella deriva dall’aspetto simile “ad una giovane donna vestita di gonne e merletti”. Viene anche chiamata “Erba dei saggi” o “Erba dei filosofi”. È un ortaggio di antica origine su cui numerose sono le testimonianze orali degli agricoltori locali che attestano, fin da tempi remoti, la coltivazione di questo prodotto

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Lenticchia di Onano PAT Lazio

Altra citazione ci è data dal Senatore Giulio Andreotti nel suo libro “La sciarada di Papa Mastai”, ove si ricorda che, a seguito della perdita del potere temporale, avvenuta nel 1870, Pio IX, alla vigilia del capodanno del 1871, si consolava “domani alla sua mensa avrebbe avuto sempre le buone lenticchie onanesi del Cardinale Prospero…

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Lenticchia di Rascino PAT Lazio

La Lenticchia di Rascino, ecotipo autoctono, appartiene alla famiglia delle Leguminose, genere Lens, specie Lens culinaris Med. Presenta dimensioni piccole e colore non uniforme che va dal rosa al rossiccio, al giallo verdastro, marrone chiaro, raramente ocra, con o senza ornamenti (a chiazze, a punti). Viene coltivata sull’Altopiano di Rascino a circa 1.200 m s.l.m.;…

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Lenticchia di Ventotene PAT Lazio

La Lenticchia di Ventotene è un ecotipo appartiene alla famiglia delle Leguminose, genere Lens, specie Lens culinaris Med. Si caratterizza per le dimensioni medio-piccole, colore marrone chiaro con leggere venature rosate, a volte verde o giallo verdastro. La semina avviene dal mese di gennaio fino a febbraio, a seconda della tipologia di terreno: prima i…

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Mais agostinella PAT Lazio

In passato la granella di mais era particolarmente utilizzata nell’alimentazione degli animali e per l’ingrasso di agnelli e vitelli. Oggi il suo utilizzo sia nella alimentazione umana che animale è minato dalla possibile introduzione di varietà ibride molto produttive. Grazie alla granella vitrea questo mais è da lungo tempo utilizzato per la produzione della farina…

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Marrone antrodocano PAT Lazio

I comuni affacciati alla Valle del Velino presentano un paesaggio fortemente connotato dalla presenza di castagneti. È questa la zona d’elezione del Marrone Antrodocano, risultato di un secolare, intelligente lavoro dell’uomo. Fin dall’VIII secolo la castagna diviene una componente principale della dieta delle popolazioni montane della zona. Nella metà del secolo XII, all’indomani della conquista…

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Marrone dei monti Cimini PAT Lazio

Il comprensorio dei Monti Cimini rappresenta un luogo storicamente vocato alla castanicoltura; la specie si è diffusa a tal punto da caratterizzare il paesaggio. Sin dal Medioevo nella zona erano presenti vecchie costruzioni a due piani, chiamate “metati” o “raticci”, in cui le castagne venivano essiccate. Nelle vallate, lungo i torrenti, numerosi mulini con mole…

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Marrone di Arcinazzo romano PAT Lazio

Nell’economia dell’area dei Monti Simbruini il marrone ha sempre avuto un ruolo fondamentale, tanto che il castagno era chiamato “albero del pane” e la castagna “pane dei poveri”. La coltivazione del castagno è presente nel comune di Arcinazzo Romano da tempi remoti. Numerosi sono, infatti, oltre alle testimonianze orali e fotografiche, gli esemplari di piante…

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Marrone di Cave PAT Lazio

Già dall’inizio del ‘900 i Marroni di Cave erano esportati in tutto il mondo e soprattutto in Francia dove erano destinati principalmente alla produzione dei celeberrimi Marrons Glacés. Si ha notizia della costituzione nel 1900 di una cooperativa che riuniva tutti i produttori locali di marroni, denominata “Società”, che esportava il prodotto in America, Germania…

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Marrone di Latera PAT Lazio

Latera, collocata ad ovest del crinale del Lago di Bolsena, a 508 m. sul livello del mare, presenta il microclima ideale per la coltura del castagno. Il circondario, infatti, è disseminato di numerosissimi castagneti da frutto plurisecolari. La varietà più nota presente è il Marrone che nel territorio produce frutti di ottimo sapore. Nel ‘400…

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Marrone Segnino PAT Lazio

L’introduzione nel territorio di Segni del Marrone Fiorentino su castagneti già esistenti, si fa risalire alla metà del XVI sec., quando in occasione del matrimonio di Mario Sforza e Fulvia Conti vennero introdotte piante di castagno prelevate dal territorio di Santa Fiora, sulle pendici dell’Amiata. Una leggenda, invece, attribuisce al pontefice segnino Vitaliano (657-672) l’introduzione…

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Melanzane sott’olio PAT Lazio

Le melanzane, opportunamente pulite e tagliate a fette o a listarelle, vengono prima gettate in acqua con limone e, successivamente, messe in infusione in aceto freddo per 24 ore circa, dopo averle risciacquate per 2 o 3 volte. Al termine di tale periodo vengono sgocciolate e conservate direttamente in barattoli di vetro in olio extravergine…

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Mentuccia essiccata PAT Lazio

I rilievi della Ciociaria sono disseminati di erbe aromatiche che emettono caratteristici odori. La Mentuccia, in particolare, ha una profumazione molto intensa ed è da sempre utilizzata come ingrediente base di numerose ricette tradizionali. Per questo motivo si aveva cura di raccoglierla nei periodi di fioritura, essiccarla, per poi consumarla all’occorrenza fuori stagione. Un proverbio…

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Mosciarella di Capranica Prenestina PAT Lazio

Ci parla di una “castagna prenestina” già Catone nel suo “De Agri Cultura”, includendola nella categoria “Noci”. Le considera più pregiate di quelle del napoletano. La leggenda vuole che siano state l’unico strumento di sopravvivenza per i Prenestini nel corso del lungo assedio di Silla. Testimonianza della loro consolidata presenza sul territorio in esame è…

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Nocciola dei monti Cimini PAT Lazio

La Nocciola dei Monti Cimini è riferibile alla specie Corylus avellana cultivar “Tonda Gentile Romana”. Tale cultivar presenta guscio di medio spessore, subsferoidale con l’apice leggermente a punta; colore nocciola e scarsa lucentezza. Il seme è medio-piccolo, di forma variabile subsferoidale, colore molto vicino a quello del guscio, per lo più ricoperto di fibre. La…

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Olive calce e cenere; olive al fumo PAT Lazio

Olive calce e cenere: tale preparazione si è affermata nell’area dei Monti Lepini, ricchi di rocce calcaree da cui si è soliti ricavare la calce. Ancora oggi si possono individuare le fornaci costruite a secco, disposte su terrazzamenti a due livelli, in cui le pietre erano cotte fino alla trasformazione in calce. Olive al fumo:…

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Olive da mensa bianche e nere Oliva bianca di Itri PAT Lazio

L’Oliva bianca di Itri è un prodotto che deriva dalla varietà Itrana. Viene raccolta e messa in salamoia, prima di maturare, dunque tra novembre e dicembre. Il processo di lavorazione prevede la selezione manuale dei frutti dal calibro minimo di 1,5 cm e la conservazione per almeno 5 mesi in una soluzione di acqua e…

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Olive da mensa olive sott’olio olive essiccate PAT Lazio

Olive sott’olio: oliva della varietà Carboncella, di colore marronescuro tendente al nero e dal sapore fruttato, raccolta tra novembre e gennaio e utilizzata con il pane e come stuzzichino per aperitivi. Le olive, raccolte manualmente e disposte in una cesta, vengono selezionate, poi essiccate in sacchetti di tela appesi nel camino, avendo cura di muoverle…

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Orzo perlato dell’Alto Lazio PAT Lazio

La presenza di coltivazioni cerealicole nell’Alto Lazio risale agli Etruschi che, dotati di un alto grado tecnico, mettono a coltura i fertili terreni della Valdilago. L’Orzo era considerato il grano degli Etruschi che lo usavano per preparare la famosa puls, una specie di polenta. I chicchi vestiti venivano tostati in forno per eliminare il rivestimento,…

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Passata di pomodoro da Spagnoletta di Gaeta PAT Lazio

Passata di pomodoro prodotta con il pomodoro Spagnoletta di Gaeta e Formia, varietà autoctona a rischio di erosione genetica, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n.15 Dal punto di vista organolettico la passata di questo pomodoro si contraddistingue per il suo sapore agrodolce. Il periodo di produzione è legato alla raccolta del pomodoro Spagnoletta, che…

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Patata di Leonessa PAT del Lazio

La patata (Solanum tuberosum) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle solanacee. Il tubero presenta forma sub-sferica, buccia di colore variabile dal beige al rossiccio e pasta variabile dal bianco al giallo, a seconda della varietà utilizzata. Nel comprensorio leonessano le varietà attualmente impegate e più produttive, sono: désirée a buccia rossa e pasta…

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Patata turchesa PAT Lazio

Sul finire del Settecento la Patata Turchesa fa la sua comparsa nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed ha rappresentato per le popolazioni montane locali una vera e propria “garanzia alimentare” come dimostra un detto popolare ancora presente in molti comuni abruzzesi:“ La patane è mezze pane”. Per la prima…

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Peperone alla vinaccia PAT Lazio

Per questa preparazione si utilizzano i peperoni seminati tardivamente, in modo da posticipare la raccolta e farla coincidere con la vendemmia. Dopo la raccolta, i peperoni si dispongono in un unico strato, su ripiani di legno mantenuti in ambiente fresco e ventilato per circa 10 giorni, al fine di farli asciugare. Successivamente si trasferiscono in…

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Peperoni secchi PAT Lazio

Il peperone essiccato è un prodotto unico nel suo genere. Anticamente era commercializzato nei mercati settimanali della zona, ma attualmente ha varcato i confini naturali rappresentati dalle montagne che separano Fondi, Monte San Biagio e Sperlonga, da Terracina e Gaeta. Come per altri prodotti essiccati, tra cui i pomodori del Sud Italia, la preparazione è…

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Pera spadona di Castel Madama PAT Lazio

La Pera Spadona di Castel Madama è una varietà diffusa nelle aziende frutticole e negli orti familiari dell’Agro di Castel Madama e nella zona pedemontana della Sabina. In quest’area è conosciuta con l’appellativo di stuvaletta (o stualetta) poiché sembrerebbe essere stata prodotta per la prima volta in loco nella prima metà dell’800 da un contadino…

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Pere sciroppate al mosto e Pesche o percoche sciroppate PAT Lazio

Pere sciroppate al mosto. Le pere, sbucciate e tagliate a spicchi, vengono lasciate cuocere per qualche minuto nel mosto di vino bianco precedentemente sottoposto a bollitura, fino al raggiungimento di una consistenza densa. Terminata la cottura, le pere vengono conservate in vasetti di vetro. Pesche o percoche sciroppate. Si prepara uno sciroppo di acqua e…

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Pinolo del litorale laziale PAT Lazio

Consumati in Europa sin dal periodo Paleolitico, i pinoli sono stati da sempre considerati elemento tanto nobile e genuino da essere ricordati anche nella mitologia come frutto amato da Bacco, Dio della vegetazione e della fertilità, mentre in Giappone il frutto compare nelle cerimonie nuziali, come simbolo della costanza dell’amore coniugale. Plinio ne esaltava le…

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Pomodoretto appeso dell’Etruria Meridionale PAT Lazio

Il Pomodoretto appeso dell’Etruria Meridionale, appartenete alla famiglia delle Solanaceae, specie Lycopersicon esculentum (L.). Presenta un frutto piccolo dalla caratteristica forma tondeggiante con peculiarità merceologiche eccellenti. L’epicarpo risulta essere particolarmente spesso tanto da favorire una notevole resistenza alle avversità ed alla serbevolezza; è molto consistente e ha un’ottima tolleranza alle spaccature.

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Pomodoro corno di toro PAT Lazio

Il Pomodoro corno di toro presenta una caratteristica forma allungata, generalmente di 14-16 cm che termina a punta leggermente ricurva, da cui deriva il nome Corno di Toro. La buccia è molto sottile ma croccante e presenta colore rosso vivo. La polpa è compatta. Ogni bacca presenta una piccola cavità interna con poco seme. Caratteristica…

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Pomodoro fiaschetta di Fondi PAT Lazio

Il Pomodoro Fiaschetta di Fondi, è un ecotipo locale appartenete alla famiglia delle Solanaceae, specie Lycopersicon esculentum (L.). Presenta una caratteristica forma a “fiaschetta” od ovata di colore rosso intenso uniforme e senza depigmentazione. La buccia è resistente, robusta e consistente. Il frutto, particolarmente pieno di polpa, presenta il caratteristico sapore acidulo del pomodoro tendente…

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Pomodoro ovalone reatino PAT Lazio

Il pomodoro Ovalone Reatino presenta una doppia attitudine al consumo (da industria per salsa e/o pelati, da consumo fresco) ma soprattutto un’alta resistenza alle avversità di tipo crittogamico e di quelle parassitiche. È caratterizzato da una pianta a sviluppo determinato che a maturità raggiunta non supera i 60 cm di altezza. Presenta una buona ramificazione…

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Pomodoro perino di Sperlonga PAT Lazio

Il Pomodoro Perino di Sperlonga appartenete alla famiglia delle Solanaceae, specie Lycopersicon esculentum (L.), presenta un frutto piccolo con una forma caratteristica; stratta all’apice e arrotondata alla base, leggermente allungata “a pera”. L’epicarpo, di è di colore rosso intenso uniforme e risulta essere particolarmente spesso tanto da favorire una notevole resistenza alle avversità ed alla…

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Pomodoro scatolone di Bolsena PAT Lazio

Il Pomodoro Scatolone di Bolsena, dalla caratteristica forma globosa a rosetta e costoluta, presenta un ridotto sviluppo di polpa, semi e placenta, così da lasciare, internamente una cavità. Ha un sapore gradevole ed armonico, grazie ad un equilibrato contenuto in zuccheri ed acidi. Ha forma schiacciata ed infossata in corrispondenza della zona peziolare e di…

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Pomodoro spagnoletta del Golfo di Gaeta e Formia PAT Lazio

Coltivata tradizionalmente nei comprensori orticoli dei comuni di Formia e Gaeta, si ritiene che questa varietà locale abbia origini molto antiche. Ciò è avvalorato dal fatto che molte delle prime introduzioni di pomodoro dalle Americhe in Europa avevano tipologia costoluta e dal nome che richiama una diretta introduzione dalla Spagna o da parte degli spagnoli….

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Prugna pizzutella di Picinisco PAT Lazio

La Prugna chiamate localmente “pizzutella” per la sua forma allungata, è un frutto antico, presente in alcuni comuni del comprensorio della Valle di Comino, allo stato prevalentemente selvatico. La pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, genere Prunus, specie P. domestica L., è diffusa soprattutto in area collinare a circa 400-600 metri slm, quale habitat altamente…

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Rapa catalogna di Roccasecca PAT Lazio

“Triste è quella rapa che d’agosto non è nata”. Così recita un antico proverbio del Frusinate, che viene tramandato anche a Roccasecca, caratteristico centro dall’aspetto medievale, della provincia di Frosinone, posizionato a 245 m. slm. Il paese prende il nome dal suo castello “Rocca Sicca”, fatto costruire nel 994 dall’abate di Montecassino Mansone, per cautelarsi…

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Roncoletta labicana PAT Lazio

La roncoletta labicana è una varietà di pisello che si caratterizza per la forma particolarmente incurvata del baccello che viene coltivata nella zona di Labico. Nella prima metà del Novecento la produzione della roncoletta godeva di una grande notorietà, tanto che durante gli anni Trenta (in pieno regime fascista) l’area fu destinata a zona sperimentale…

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Sarzefine di Zagarolo PAT Lazio

Si tratta di un “ortaggio da radice” chiamato scorzobianca o in gergo zagarolese “sarzefine”. Molto più conosciute in passato, quando erano utilizzate come alimento invernale perché ricco in sali minerali e vitamine. Con il passare del tempo la coltivazione delle sarzefine è stata un po’ abbandonata, ma oggi, grazie a qualche temerario coltivatore locale, questo…

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Scorsone o tartufo estivo PAT Lazio

Gli antichi romani sono tra i primi estimatori di tartufi. Considerato, insieme al farro, un importante corroborante in tempi di guerra e di pace. Nella provincia di Viterbo, da Tarquinia a Blera attraverso Monteromano e Vetralla si crea l’ambiente adatto per la proliferazione di questi tuberi. Il territorio, infatti, presenta terreni di medio impasto, con…

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Tallo sott’olio dell’aglio rosso di Proceno PAT Lazio

La produzione di Aglio Rosso, nell’antico centro di Proceno, risale agli Etruschi che lo preferivano alla cipolla e impararono a concimarlo con la cenere. Non è altrettanto noto, invece, a quando risalga l’uso di consumare gli scapi fiorali di questo aglio, conservati sott’olio. A detta dei più anziani agricoltori locali, tale operazione, chiamata starlatura (da…

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Tartufo dei Monti Lepini PAT Lazio

La raccolta del Tartufo dei Monti Lepini viene effettuata da molti anni sia da raccoglitori professionisti che amatoriali. Alcune informazioni storiche si possono attingere dagli Annali del cardinale Pietro Aldobrandini, della fine del XVI secolo, e da documenti archiviati presso il comune di Carpineto Romano in cui si fa riferimento ai pranzi, le cui pietanze…

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Tartufo di Campoli Appennino PAT Lazio

Il Tartufo di Campoli Appennino è un fungo ipogeo a forma di tubero irregolare, appartenente alla famiglia delle Tuberaceae, classe degli Ascomiceti, che cresce spontaneamente in simbiosi con le radici di alcuni alberi e arbusti: quercia, cerro, leccio, tiglio, nocciolo, carpino, pioppo. Di colore bianco e nero si caratterizza per un profumo intenso, sapore di…

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Tartufo di Cervara PAT Lazio

Situata nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Cervara è il paese più alto della provincia di Roma, dopo Guadagnolo. Il verde delle sue faggete, il paesaggio mozzafiato sulla sottostante Valle dell’Aniene e sui monti limitrofi colpiscono il visitatore e lo inducono ad apprezzare questo ambiente unico e suggestivo. Fin dal passato il paese di…

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*Deroga alle norme igienico sanitarie

I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola

Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.

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