Fragola di Terracina PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Il prodotto deriva dall’impiego di una varietà di origine francese “Favette”, introdotta nel territorio in esame circa 50 anni fa e ancora oggi presente, grazie alle favorevoli condizioni pedo-climatiche che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona. Ciò potrebbe essere erroneamente ritenuto un punto debole del sistema, considerato il rapido turnover degli standard varietali che caratterizza le altre aree fragolicole italiane, invece, è decisamente un punto di forza dettato proprio dalla specificità e storicità di questa varietà, coltivata a livello mondiale solo in questo areale. La Fragola Favette di Terracina si presenta con una forma tonda-circolare, di colore rosso intenso e con un sapore molto più dolce rispetto alle altre varietà che risultano anche meno profumate e più consistenti. Il periodo di produzione va a fine marzo in serra a fine giugno in pieno campo, permettendo al prodotto di arrivare sul mercato in forma scaglionato nel corso della campagna commerciale.

METODO DI PRODUZIONE

Nel mese di luglio, nel terreno sul quale verrà coltivata la Fragola di Terracina, viene eseguita la solarizzazione con film plastico per circa 40 giorni. Ad agosto, dopo questa misura di geodisinfestazione, il terreno, sia per la coltivazione in serra che in pieno campo, viene sottoposto a fresatura, concimazione di base, preparazione di solchi, stesura delle ali gocciolanti e pacciamatura. Il trapianto delle piantine viene eseguito quando, irrigate per 3-4 giorni, si verifica la ripresa vegetativa con la fuoriuscita di una nuova fogliolina. Ad ogni solco viene trapiantata una piantina su file mono o binate. Per i primi 10 giorni dal trapianto, l’irrigazione avviene tutti i giorni, successivamente ogni 7 giorni a seconda dell’andamento climatico. Nel mese di ottobre la piantina fiorisce; per evitare che vada a frutto, il fiore viene tolto manualmente così da mantenere la pianta in stato vegetativo. A novembre vengono lasciati solamente 1-3 stoloni per pianta; i restanti vengono tagliati ed impiegati per produrre piantine in sostituzione di quelle che non hanno attecchito. La coltivazione in serra ha inizio nel mese di gennaio quando viene eseguita la rimozione delle foglie secche, lasciandone solo 3-4 verdi. A febbraio, con la fioritura, vengono posizionate all’interno delle serre le arnie con le api che vi rimangono per 15-20 gg con lo scopo di fecondare i fiori. La raccolta delle fragole inizia a metà marzo e prosegue per tutto aprile–inizio maggio con la I° fioritura; da metà maggio a metà giugno, per la II° fioritura. A fine giugno le piantine vengono estirpate e inizia la solarizzazione. In pieno campo la coltivazione prevede la rimozione delle foglie secche a fine febbraio, lasciandone solo 3-4 verdi. Alcuni produttori coprono le file con tunnel, che vengono tolti a metà aprile. La I° fioritura avviene verso la fine di marzo; la raccolta dal 20 aprile a maggio. La II° fioritura si ha a fine maggio con raccolta per tutto il mese di giugno.

CENNI STORICI

Il susseguirsi di fertili valli e altopiani carsici fra i Monti Ausoni e il mare determinano il microclima ideale per la coltivazione di un prodotto di nicchia come la Fragola Favette di Terracina. Frutto nobile, decantato da Ovidio, Plinio e Virgilio, trova, all’indomani della bonifica delle paludi pontine, terreno favorevole per l’impianto. A partire dalla fine degli anni ‘50, gli agricoltori dell’areale hanno favorevolmente accolto la proposta di un’azienda sementiera francese di impiantare una nuova varietà di fragola: la Favette. Questo frutto dolcissimo riesce a trovare un habitat idoneo nella pianura Pontina, con un’estensione di poco più di 100 ettari. Da allora, nella zona, la conservazione del seme avviene ad opera degli stessi agricoltori che mandano a fioritura le piantine. Il periodo di maggior produzione della Favette si ebbe tra il 1960 e il 1980.

Territorio di produzione

Provincia di Latina: Terracina, Monte San Biagio, Sonnino, Fondi, Pontinia, San Felice Circeo, Sabaudia, Priverno

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