Pomodoro spagnoletta del Golfo di Gaeta e Formia PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Il Pomodoro Spagnoletta del Golfo di Gaeta e Formia (chiamata anche “Pomodoro a patata”), coltivato fin da tempi antichi, è fortemente legato alle zone originarie di produzione, in cui le peculiari condizioni pedoclimatiche ne valorizzano le già pregiate caratteristiche organolettiche. La pianta, a portamento prostrato (eretto se sostenuto da tutori), di taglia media (80-100 cm), è caratterizzata da una foglia con margine liscio che la rende inconfondibile con altre varietà, in quanto risulta essere più simile a quella della patata che non a quella del pomodoro.

Il frutto, di taglia medio-piccola e forma schiacciata (diametri: polare 3.5-4.5 cm; equatoriale 5.5-7.0 cm), presenta profonde ed irregolari costolature. La bacca, a maturazione di colore rosso, presenta al suo interno un numero di logge variabile da 4 a 8 ed uno spessore del pericarpo di 4-5 mm. Dal punto di vista organolettico il Pomodoro Spagnoletta si contraddistingue per il suo sapore agrodolce. Il pomodoro Spagnoletta del Golfo di Gaeta e Formia proviene dalla coltivazione della varietà autoctona a rischio di erosione genetica, Pomodoro Spagnoletta di Formia e Gaeta, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15.

METODO DI PRODUZIONE

La semina viene efettuata in semenzaio nei mesi di ottobre-febbraio; il trapianto in pieno campo delle piantine viene eseguito nel periodo di fine marzo-inizio aprile. La raccolta si effettua da giugno ad agosto. La superficie totale investita da questa varietà è stata stimata pari a circa 5 ettari, distribuita in numerosi e piccolissimi orti familiari.

CENNI STORICI

Coltivata tradizionalmente nei comprensori orticoli dei comuni di Formia e Gaeta, si ritiene che questa varietà locale abbia origini molto antiche. Ciò è avvalorato dal fatto che molte delle prime introduzioni di pomodoro dalle Americhe in Europa avevano tipologia costoluta e dal nome che richiama una diretta introduzione dalla Spagna o da parte degli spagnoli. È fenotipicamente molto simile alla varietà locale “Costoluto fiorentino”, da cui si distingue per la foglia a margine intero (foglia “a patata”), e per le bacche leggermente più piccole. È, comunque, plausibile un’origine comune di queste due antiche varietà locali della costa tirrenica. Numerose sono le testinomianze orali che attestano la coltivazione di questo prodotto: la famiglia Di Tucci di Formia si autoriproduce il seme dal 1935.

Territorio di produzione

Provincia di Latina: Gaeta, Formia, Itri, Minurto, Castelforte, Spigno, Saturnia, Santi Casma e Damiano.

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