Fagiolo cappellette di Vallepietra PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Il Fagiolo Cappellette di Vallepietra è un ecotipo locale che appartiene alla famiglia delle Papilionaceae, genere Phaseolus, specie P. Vulgari L. Il seme si presenta reniforme, con cotiledoni di dimensioni abbondanti. La colorazione è particolare e dà origine al nome dell’ecotipo: si presenta per metà bianca e per metà violacea, come se quest’ultima parte fosse un cappello apposto sul seme. L’ilo, che si trova nell’area violacea, appare di colore bianco ed è molto sviluppato rispetto alle dimensioni del seme. La pianta è rampicante, a sviluppo indeterminato, è legata al tipo di tutore utilizzato. Quando l’apice, a causa delle mancanza d’appiglio, è soggetto alla gravità e ritorna verso il basso, diminuisce il ritmo di crescita.

Ciò avviene anche in conseguenza della competizione tra apice e semi, nei baccelli, pertanto l’altezza è particolarmente sbilanciata a favore dei secondi, nella fase finale del ciclo vitale della pianta. Le foglie sono trilobate, cuoriformi di ridotte dimensioni, in particolare le laterali. I fiori sono papilionacei, di colore bianco, nella prima fase della fioritura, e virano al giallo dopo la fecondazione. Il frutto è un baccello di colore verde che vira al giallo a maturazione cerosa. Non si trovano mai più di 5 semi al suo interno e mediamente se ne hanno 4. Il prodotto Fagiolo Cappellette di Vallepietra proviene dalla coltivazione della varietà autoctona a rischio di erosione genetica, Fagiolo Cappellette di Vallepietra, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15.

METODO DI PRODUZIONE

La coltivazione del Fagiolo Cappellette di Vallepietra avviene in un territorio in cui le risorse idriche sono abbondanti ed il clima montano fa sì che la coltivazione di questa importante specie agraria sia particolarmente agevole. Le temperature massime, infatti, non superano mai i livelli critici per la specie (35°C in fioritura), favorendo la fecondazione dei fiori, un buon livello di assimilazione e, di conseguenza, buone produzioni. I terreni sono di origine carsica, ricchi di scheletro, tendenzialmente sciolti anche se con buona dotazione di sostanza organica. La semina avviene quando il suolo ha raggiunto costantemente la temperatura di 12°C, condizione che si verifica, in queste zone, nei primi 10 giorni di maggio. La semina viene eseguita ponendo 5-7 semi per postarella ed il sesto d’impianto prevede una distanza di 70 cm tra le file, 50/60 cm lungo la fila. La raccolta avviene a piena maturazionedei baccelli, dopo circa 100 giorni dalla semina, a fine agosto inizio settembre o a maturazione cerosa dei semi, dopo circa 85 giorni dalla semina.

CENNI STORICI

Il territorio interessato alla produzione del Fagiolo Cappellette di Vallepietra si trova all’interno del territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini e della Comunità Montana dell’Aniene, alle pendici del monte Autore (1855 m slm) e a valle del centro abitato, lungo la stretta lingua di terreno formatasi in seguito all’azione del fiume Simbrivio ove vengono coltivati i diversi ecotipi di Fagiolo originari di Vallepietra. In questi terreni di origine carsica, ricchi di scheletro, tendenzialmente sciolti, anche se con buona dotazione di sostanza organica, la coltivazione del fagiolo viene praticata da lungo tempo. Lungo le sponde del fiume, si possono osservare una serie di microaziende che costituiscono parte integrante del paesaggio, nelle quali la popolazione locale coltiva le ortive utilizzando tecniche tradizionali. Ancora oggi, alcuni contadini conservano il seme all’interno delle loro cantine, secondo una tradizionale tecnica: all’interno di contenitori in vetro, mescolati a foglie di ortica e di menta che secondo le tradizioni scongiurano gli attacchi del tonchio

Territorio di produzione

Provincia di Roma: Arsoli, Marano Equo, Riofreddo, Vallepietra, Vallinfreda e Vivaro Romano.

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