Formadi Frant PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Il Formadi Frant è formato da un impasto di formaggi sminuzzati del tipo latteria, di varia stagionatura, prodotti in Carnia, sale, pepe, panna e latte. Forma cilindrica, dimensioni indicative: altezza scalzo di 10 cm e diametro medio di 30-40 cm, pasta di colore giallo scuro, sapore marcato leggermente piccante con contrasto tra dolce e piccante.

Tradizionalità

La preparazione del Formadi Frant è una delle più consolidate tradizioni della Carnia. Veniva anticamente impiegato come sistema di recupero e conservazione di formaggi che presentavano difetti o alterazioni tali da richiedere altrimenti un consumo molto rapido. Tutte le persone anziane intervistate ricordano la pratica della preparazione di questo prodotto ma, poiché Formadi Frant era di uso famigliare, non vi sono note a stampa su questo argomento, anche se è menzionato in numerosi libri di cucina friulana

Territorio di produzione: Area della Carnia

Stak PAT

Lo Stak è una purea di patate e fagioli. Si presenta di colore marrone chiaro con odore di lardo rosolato, sapore morbido con punte di sapidità. Essendo una purea, la consistenza è leggera ed è facilmente masticabile. Per la produzione dello Stak si utilizzano le seguenti materie prime: patate, fagioli, lardo stagionato, sale.

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Pan di sorc PAT Friuli Venezia Giulia

La versione dolce del pan di sorc ha radici storiche molto antiche. L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, nella sua campagna di recupero e valorizzazione dei saperi locali, ha raccolto varie testimonianze di signore che si tramandano da oltre quattro generazioni la ricetta famigliare, di artigiani (Anedi Basaldella mugnaio e Domenico Calligaro fornaio) e semplici consumatori<br…

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Calamaro di Saccaleva PAT Friuli Venezia Giulia

La pesca del calamaro con la saccaleva, ha origini lontane: iniziata come succedanea a quella più famosa e praticata pesca delle acciughe e delle sardine, è diventata, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale (quando nel Golfo le specie ittiche pescabili erano poche) l’attività principale di decine di saccaleve.

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