Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
Il Veneto è una regione che comprende al suo interno molte forme del paesaggio naturale: dalla fascia costiera affacciata sull’Adriatico alla pianura veneto-friulana uniforme e monotona, che poi si innalza nei dodici rilievi dei Colli Euganei e dei Colli Berici, fino ad arrivare alle Alpi nella parte più settentrionale comprendendo la maggior parte delle Dolomiti. Con una superficie di 18390 km², il Veneto costituisce l’ottava regione italiana per superficie. Il punto più a settentrione è Cima Vanscuro (al confine con l’Austria, ivi denominato Pfannspitze) e il punto più meridionale è costituito dalla Punta di Bacucco.
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria | |
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270 | Biscotti baicoli |
271 | Biscotti bussolai |
272 | Biscotti pazientini |
273 | Bossolà di Chioggia |
274 | Capezzoli di Venere |
275 | Carfogn |
276 | Casunziei |
277 | Ciopa vicentina |
278 | Colomba pasquale di Verona |
279 | Cornetti |
280 | Dolce bissioleta |
281 | Dolce del santo – Santantonio |
282 | Dolce nadalin |
283 | Dolce polentina |
284 | Esse adriese |
285 | Fave alla veneziana |
286 | Forti bassanesi |
287 | Frittelle con l’erba amara |
288 | Frittelle di Verona |
289 | – Frittelle veneziane |
290 | Fugassa padovana |
291 | Fugassa veneta |
292 | Galani e Crostoli |
293 | Gargati |
294 | Gelato artigianale del Cadore |
295 | Gnocco smalzao |
296 | Gnocco di Verona |
297 | Il Riccio |
298 | Lasagne da fornèl |
299 | Mandorlato di Cologna Veneta |
300 | Mandorlato veneziano |
301 | Mantovana |
302 | Merletti Santantonio |
303 | Montasù |
304 | Pagnotta del doge |
305 | Pan biscotto Veneto |
306 | Pan co la suca |
307 | Pan co l’ùa |
308 | Pan de le feste |
309 | Pan del Santo |
310 | Pandoli di Schio |
311 | Pandoro di Verona |
312 | Pane al mais |
313 | Pastafrolla della Lessinia |
314 | Pastina de Bortolin |
315 | Pevarin |
316 | Pinza alla munara |
317 | Rofioi di Sanguinetto |
318 | Rufiolo di Costeggiola |
319 | Sagagiardi |
320 | San Martino |
321 | Savoiardi di Verona |
322 | Schizzotto |
323 | Sfogliatine di Villafranca |
324 | Smegiassa |
325 | Subioti all’ortica |
326 | Tajadele al tardivo |
327 | Torrone di S. Martino di Lupari |
328 | Torta ciosota |
329 | Torta figassa |
330 | Torta fregolotta |
331 | Torta nicolotta |
332 | Torta ortigara |
333 | Torta pazientina |
334 | Torta pinza – Putana |
335 | Torta sgriesolona |
336 | Torta zonclada |
337 | Tortellini di Valeggio sul Mincio |
338 | Treccia d’oro di Thiene |
339 | Zaleto di giuggiole |
340 | Zaletti |
Prodotti della Gastronomia | |
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342 | Radici e fasioi |
343 | Risotto con i bruscandoli |
Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi | |
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344 | – Anguilla del Delta del Po |
345 | Anguilla del Livenza |
346 | Anguilla marinata del Delta del Po |
347 | Anguilla delle valli da pesca venete |
348 | Bacalà alla vicentina |
349 | Baccalà mantecato alla veneziana |
350 | Branzino delle valli da pesca venete |
351 | Caparosolo de ciosa o vongola verace di Chioggia |
352 | Cefali delle valli da pesca venete |
353 | Cefalo del Polesine |
354 | – Gambero di fiume della Venezia Orientale |
355 | – Latterini marinati del Delta del Po |
356 | Moeche e Masanete |
357 | Moscardino di Caorle |
358 | Pesce azzurro del Delta del Po |
359 | Sardine e alici marinate del Delta del Po |
360 | Seppia bianca di Chioggia, Sepe de ciosa, Seppioline di Chioggia |
361 | Schia della laguna di Venezia |
362 | Trota Fario valli vicentine |
363 | Trota iridea del Sile |
364 | Trota iridea della Valle del Chiampo |
365 | – Vongola verace del Polesine |
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro) | |
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366 | – Miele dei Colli Euganei |
367 | Miele del Delta del Po |
368 | Miele del Grappa |
369 | Miele del Montello |
370 | Miele della collina e pianura veronese |
371 | Miele della montagna veronese |
372 | Miele di barena |
373 | Mieli dell’Altopiano di Asiago |
374 | Ricotta affumicata* |
375 | Ricotta affumicata della Val Leogra* |
376 | Ricotta da sachetto della Val Leogra* |
377 | Ricotta fioreta delle vallate vicentine* |
378 | Ricotta pecorina dei Berici* |
379 | Ricotta pecorina stufata dei Berici* |
380 | Ricotta Schotte* |
PAT FRIULI VENEZIA GIULIA |
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– BEVANDE ANALCOLICHE DISTILLATI E LIQUORI |
– CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONI |
– FORMAGGI |
– GRASSI (BURRO MARGARINA OLI) |
– PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI |
– PASTE FRESCHE PANETTERIA BISCOTTERIA PASTICCERIA e CONFETTERIA |
– PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA |
– PESCI MOLLUSCHI E CROSTACEI |
– PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE MIELE e PRODOTTI LATTIERO CASEARI |
Il suo territorio è morfologicamente molto vario, con una prevalenza di pianura (56,4%). I confini terrestri vengono individuati da elementi naturali di tipo idrografico (Po, Tagliamento, Livenza), ma anche di tipo orografico (come ad esempio i contrafforti a nord dell’altopiano di Asiago, o il monte Baldo). Un altro elemento geografico caratterizzante il territorio veneto è il bacino idrografico del Piave quasi interamente racchiuso entro i confini della regione, da quando le sorgenti del Piave passarono insieme con Sappada nella vicina regione del Friuli Venezia Giulia. La vetta più alta della regione è la Marmolada (3343 m) situata in Provincia di Belluno al confine con il Trentino-Alto Adige.
Bevande analcoliche, distillati e liquori
Acqua di Melissa PAT
L’acqua di melissa è un alcol a 80° aromatizzato con essenze in sospensione di Mellica turca e M. moldavica, cedro, garofano, cannella e acqua distillata. Si presenta con un profumo forte, alcolico, con sentori speziati, mentre il gusto è ricco e intenso.
Acqua tonica PAT Veneto
L’Acqua Tonica PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda analcolica di alta qualità, riconosciuta per la sua unicità e legame con il territorio. Questa acqua tonica si distingue per il suo gusto rinfrescante, leggermente amaro e aromatico, derivato dall’uso di ingredienti naturali selezionati con cura. La tradizione veneta di produrre acqua tonica si…
Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT Veneto
L’Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda unica che combina tradizione e innovazione. Questo aperitivo è caratterizzato da un sapore rinfrescante e speziato, perfetto per chi desidera godere di un drink senza alcol. Il riconoscimento come PAT testimonia l’importanza culturale e gastronomica di questa bevanda nel Veneto.
Cafè – Caffè espresso secondo Tradizione Veneta PAT Veneto
Il caffè espresso è una bevanda iconica dell’Italia, amata e apprezzata in tutto il mondo. Nel Veneto, la preparazione del caffè espresso segue tradizioni specifiche che rendono ogni tazza unica e speciale. La regione è nota per la cura e l’attenzione ai dettagli nella preparazione di questa bevanda, assicurando un’esperienza ricca e aromatica.
Grappa veneta PAT
Il termine “grappa” viene comunemente usato per l’acquavite ottenuta attraverso la distillazione delle vinacce, ricche di profumi e di sapori. Viene immessa al consumo con un titolo alcolometrico non inferiore a 40°, può essere denominata anche con i termini aggiuntivi “riserva” o “stravecchia” se affinata per almeno 18 mesi.
Liquore all’uovo PAT Veneto
Il liquore all’uovo viene preparato usando tuorlo d’uovo fresco sbattuto, zucchero, aromi naturali e Marsala fine. Si presenta con uno spiccato aroma di crema, un gusto dolce e delicato; ha una gradazione alcolica moderata (16° alcolici) e assume un colore giallognolo.
Liquore barancino PAT Veneto
Il liquore Barancino è composto da una soluzione idroalcolica cui vengono aggiunti pino mugo, ginepro e zucchero. È privo di coloranti e si presenta con una colorazione brunita, un sapore intenso e un gusto amarognolo e una gradazione finale di 38° alcolici.
Liquore del Cansiglio PAT Veneto
Il liquore del Cansiglio è ottenuto dall’infusione di bacche ed erbe tipiche del bosco, diluito con acqua e zucchero. Viene prodotto alla gradazione di 25° alcolici. Si presenta di colore bruno ed è caratterizzato da un aroma molto fragrante e marcato, da un gusto rotondo e pulito grazie all’utilizzo esclusivo di aromi naturali e all’assenza…
Liquore di prugna, Prugna PAT Veneto
L’Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda unica che combina tradizione e innovazione. Questo aperitivo è caratterizzato da un sapore rinfrescante e speziato, perfetto per chi desidera godere di un drink senza alcol. Il riconoscimento come PAT testimonia l’importanza culturale e gastronomica di questa bevanda nel Veneto.
Liquore fragolino PAT Veneto
Il “liquore Fragolino” è un infuso idroalcolico di fragole, portato alla gradazione di 30° alcolici. Per produrlo si utilizzano: alcool puro di cereali, fragole, succo di fragola e zucchero. Il liquore ha colore rosso intenso e un aspetto “velato”. All’olfatto il profumo delle fragole dona una piacevole sensazione avvolgente.
Maraschino PAT Veneto
Il liquore Maraschino si presenta incolore, con una gradazione alcolica di 32°, un sapore deciso di marasche e un gusto dolce e marcato è un liquore ottenuto dall’infusione alcolica e dalla successiva distillazione delle ciliegie marasche.
Sangue Morlacco PAT Veneto
Il “Sangue Morlacco” è il liquore ottenuto dall’infusione di ciliegie marasche. Si presenta di colore rosso cupo, con un profumo intenso ed un gusto corposo di marasca, molto rotondo al palato.
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazioni
Anatra di corte padovana, anara PAT
La domesticazione dell’anatra sembra aver avuto origine in Asia, dove questo palmipede, soprattutto in Cina, veniva utilizzato nelle risaie per allontanare i numerosi insetti e per nutrirsi dei semi di erbe infestanti. Una vera e propria rivoluzione si ebbe, alla metà del XIX secolo, con l’introduzione delle razze asiatiche in Europa, molto più prolifi che…
Anatra germanata veneta PAT
Questo palmipede presenta un tronco leggermente cadente e carnoso, il collo lungo a forma di “S”, il becco forte di color verde chiaro, petto ampio, ali ben aderenti al corpo e zampe di media lunghezza di color arancio. Nel maschio il piumaggio è grigio, con sfumature marrone di varie tonalità su dorso, ali e coda,…
Anatra Mignon PAT Veneto
È un’anatra di taglia ridotta, dal portamento grazioso. Le zampe, la pelle ed il becco sono di colore giallo. Il piumaggio si presenta bianco candido negli adulti, mentre gli anatroccoli, mostrano un folto piumino giallo. Il peso degli adulti, sia maschi che femmine, si aggira attorno agli 800 g. Può venire confusa col germano reale…
Bogoni di Badia Calavena, lumache PAT Veneto
La lumaca del veronese appartiene alla stessa specie di quella caratteristica dell’arco alpino, l’Helix pomatia, dalla quale non si differenzia molto. L’animale è un mollusco dal corpo molle, protetto dal
guscio che può essere di colore molto vario, in ogni singolo “bogon”, in quanto dipende dall’alimentazione e dal tipo di ambiente circostante, sicché, anche a…
Bondiola al sugo di Este, bondola al sugo PAT Veneto
La bondiola è un insaccato di carni suine, prodotto con le parti non utilizzate per la produzione dei salumi. Si presenta di forma sferica del peso di 500-600 grammi. Il termine “al sugo” sta ad indicare che nell’impasto, come aromatizzante, viene aggiunto vino dolce, nello specifico il Moscato dei Colli Euganei.
Bondiola col lengual padovana PAT Veneto
La bondiola è realizzata con lo stesso impasto del cotechino, cui vengono aggiunti sale, pepe e spezie. Il tutto viene insaccato a mano in ritagli di budello naturale di bovino, con un pezzo intero di lingua posto al centro dell’insaccato. Il prodotto assume una forma tondeggiante, del peso medio di 800 g e presenta un…
Bondiola di Castelgomberto PAT Veneto
Questo insaccato fresco di carne di maiale è realizzato con lo stesso impasto del cotechino (carni, cotica o “coèssa”, parti muscolari più dure come le orecchie e frammenti di tendini, eventualmente arricchite con lardo) con al centro la lingua; segue l’aggiunta di sale e pepe, cannella e chiodi di garofano per la lingua. Per la…
Bondola della Val Leogra, Bondiola della Val Leogra PAT Veneto
La “bondola della Val Leogra” è realizzata con lo stesso impasto dei cotechini (carni, cotica, muscoli, tendini, coda ed eventualmente lardo) a cui vengono aggiunti sale e pepe, cannella e chiodi di garofano. Si differenzia per la forma che è tondeggiante e più grossa, perché la pasta viene insaccata in ritagli avanzati di budelli usati…
Bresaola di cavallo PAT Veneto
Il metodo di conservazione della carne mediante salatura è antichissimo e consente di conservare la carne per lunghi periodi. La bresaola è uno dei salumi ottenuti proprio con questo metodo e le prime testimonianze relative a questo alimento risalgono addirittura al medioevo. Il nome sembra derivare dalla parola “brasa”, cioè brace, con riferimento ai bracieri…
Cacciatore di asino PAT Veneto
Il cacciatore di asino è un salamino del peso variabile da 60 a 100 grammi, prodotto con carne d’asino e di maiale mischiate assieme in percentuali rispettive del 60% e 40%. Esternamente si presenta di colore biancastro, per le muffe che ne ricoprono la superfi cie, mentre al taglio è di colore rosso intenso, compatto…
Cacciatore di cavallo PAT Veneto
Il cacciatore di cavallo sono salamini del peso variabile da 60 a 100 grammi, prodotto con carne di cavallo e di maiale mischiate assieme in percentuali rispettive del 60% e 40%. Esternamente si presenta di colore biancastro, dovuto alle muffe che ne ricoprono la superfi cie, al taglio invece è di colore rosso intenso, compatto…
Carne de fea afumegada o Carne di pecora affumicata PAT Veneto
Si tratta di carne di pecora, in particolare di agnello, agnellone o di castrato della razza autoctona locale Lamon. Il prodotto finito si presenta esternamente di consistenza compatta, di colore bruno scuro, con un profumo intenso di ginepro. Il colore al taglio è rosaceo. Il gusto è caratteristico, di sapore deciso e salato.
Carne di musso carne d’asino PAT Veneto
L’utilizzo e la preparazione delle carni di cavallo, puledro e asino, che fanno parte integrante della cucina tipica padovana, sembra aver avuto inizio utilizzando le carni degli animali uccisi nelle numerose battaglie medioevali particolarmente cruente nella pianura a sud e sud-est di Padova. È da considerare, inoltre, che la carne equina ha contribuito nel passato…
Ciccioli della Val Leogra PAT Veneto
I ciccioli o “sossoli” sono frammenti cotti di tessuto carnoso che sostengono la parte grassa del maiale. Sono dei piccoli cubetti di colore rosato che con la cottura diventano scuri e croccanti, molto saporiti e calorici.
Coniglio Veneto PAT
La carne di coniglio per le sue proprietà alimentari e organolettiche ha mantenuto negli anni un’immagine salutista confermata da recenti studi. È una carne di colore rosa chiaro, gustosa, particolarmente magra e molto delicata. Il coniglio viene allevato fino al raggiungimento di 2,5 kg di peso e processato prima della maturazione sessuale per evitare che…
Coppa di maiale PAT Veneto
La coppa di maiale, localmente chiamata “osocol”, è uno dei più pregiati prodotti del maiale assieme al prosciutto e allo schienale. Già nel 1632 il canonico Giovanbattista Barpo menziona il confezionamento di “prosciutti e soppressate”, tra le quali l’osocol, nel suo volume “Le delizie dell’Agricoltura e della Villa”.
Coppa di testa di Este PAT Veneto
La “coppa di testa di Este” è un insaccato ottenuto con carni suine cotte, inserite in un budello naturale. È composta dalle parti magre che rivestono la testa dell’animale: guancia, lingua, cotenna e con l’aggiunta di muscolo di suino, geretto di spalla. Ha forma cilindrica leggermente curva, del diametro di 12-15 cm e del peso…
Corgnoi di Crespadoro PAT Veneto
La consuetudine di raccogliere questi molluschi è molto antica ed alcuni vi riconoscono usanze alimentari dei Cimbri, il popolo di origine germanica che colonizzò queste montagne nel Medioevo. La tradizione della raccolta e vendita di chiocciole nel comune di Crespadoro è infatti antichissima e risale sicuramente all’età medioevale quando era attivo, in loco, uno dei…
Coscia affumicata di cavallo PAT Veneto
Nella zona del padovano era usanza porre alcuni pezzi di carne ad essiccare sotto il camino delle case contadine, in particolare la carne di cavallo, vista la secolare tradizione di allevamento equino in questo territorio. Lo sviluppo economico del secondo dopoguerra ha fatto smarrire questa usanza, contribuendo alla perdita di una parte importante della tradizione…
Cotechino con il grugno (il muso) PAT Veneto
La produzione del cotechino è tipica dei comuni del basso vicentino dove si realizza con numerose varianti. Numerose sono le tecniche, tramandate di padre in figlio, di lavorazione e conservazione di tutte le parti del maiale. Il “coessìn co lo sgrugno” è una variante del cotechino, creata per utilizzare le carni derivanti dal muso del…
Cotechino con la lingua del basso vicentino PAT Veneto
La produzione del cotechino è tipica dei comuni del basso vicentino dove si realizza con numerose varianti. Il “coessìn co la lèngua” è una variante del normale cotechino creata per utilizzare la lingua del maiale.
Cotechino del basso vicentino PAT Veneto
La produzione del cotechino è tipica dei comuni del basso vicentino dove si realizza con numerose varianti. Molte testimonianze storiche provengono da quei comuni di pianura, protesi verso il Veronese, caratterizzati da una storia di povertà, isolamento e famiglie particolarmente numerose. È proprio in quest’ambito che si inserisce la cultura familiare del “far sù el…
Cotechino della Val Leogra PAT Veneto
La produzione del cotechino è tipica di varie zone del vicentino dove si realizza con numerose varianti. Nella Val Leogra questo insaccato viene ancora ottenuto nel rispetto e grazie alle tecniche, tramandate di padre in figlio, di lavorazione e conservazione di tutte le parti del maiale, perché nulla andasse sprecato, nell’arco di tutto l’anno.
Cotechino di puledro PAT Veneto
Il cotechino di puledro è uno dei prodotti tipici della terra padovana, nella quale l’allevamento dei maiali e dei cavalli appartiene alla tradizione agricola locale. Si presume che la produzione di questo insaccato, che mischia le carni dei due animali, sia molto antica e si sia modifi cata nel tempo, variando le percentuali delle stesse…
Cotechino di Trecenta PAT Veneto
Le metodiche di produzione sono radicate da secoli in questo territorio in quanto la trasformazione del suino in insaccati rappresentava una delle tecniche di conservazione delle carni. Trecenta vanta la secolare tradizione della Fiera d’Autunno con annesso un fiorente mercato di “merci e bestiame” durante il quale era estremamente vivace la commercializzazione dei lattonzoli (suinetti)…
Cotechino in unto, cotechino nel lardo PAT Veneto
La produzione del cotechino è tipica di molti comuni del vicentino dove si realizza con numerose varianti. Normalmente questi insaccati vanno consumati prima dell’inizio dell’estate altrimenti rischiano di irrancidire o risultano troppo salati. La conservazione del cotechino nell’unto di maiale, “sotto onto”, permette di mantenerlo fresco più a lungo e si rifà a un’antica tradizione…
Cotechino nostrano padovano PAT Veneto
Il periodo d’uccisione e lavorazione del maiale inizia intorno al 25 novembre e dura circa un paio di mesi. La tradizione vuole che le famiglie contadine si aiutino a vicenda nella produzione degli insaccati, che prevede un intenso lavoro comunitario ma costituisce anche occasione di festa. Già nel 1800 i cotechini, come gli altri insaccati…
Falso parsuto, prosciutto di petto d’oca PAT Veneto
La produzione di petti d’oca affumicati è tipica della Bassa Padovana, dove l’oca era un tempo molto diffusa e rappresentava una riserva alimentare sostanziale per l’inverno. La tecnica di produzione del “falso parsuto”, il petto d’oca affumicato, appartiene dunque alla tradizione alimentare locale che, grazie al lavoro di alcuni estimatori, continua a essere trasmessa con…
Faraona camosciata PAT Veneto
La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse…
Faraona di corte padovana PAT Veneto
La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse…
Figalét o salsiccia di fegato e uvetta PAT Veneto
I “figalét” sono un prodotto tradizionale della Marca Trevigiana, nell’area pedemontana est, di origine molto antica. Sono salsicce particolari, perché prodotte utilizzando il fegato del maiale e aromi. L’uso delle spezie ha avuto variazioni condizionate dai gusti delle diverse epoche e dalle mode alimentari. Oggi il prodotto si aromatizza con vin santo e uvetta.
Galletto nano di corte veneta PAT Veneto
I progenitori degli attuali polli domestici (Gallus gallus) abitavano la zona meridionale e centrale dell’India; furono portati in Cina verso il 1400-1500 e successivamente in Europa. In quasi tutte le civiltà antiche, i polli sono stati usati dapprima come animali da combattimento, poi sono diventati una risorsa alimentare; gli antichi Romani lo consideravano un piatto…
Gallina collo nudo di corte padovana PAT Veneto
L’origine di questa razza è incerta. C’è chi la vuole originaria dei Carpazi e chi, invece, di Sumatra o dell’isola di S. Maurizio. Nel nostro Paese la sua presenza è molto antica e non ci sono indicazioni da dove sia arrivata. I polli a “collo nudo” erano conosciuti già nell’Ottocento. Documenti risalenti a quel tempo,…
Gallina dorata di Lonigo PAT Veneto
La gallina ”dorata di Lonigo” è un’antica razza diffusa in tutta la pianura veneta. Ha la tipica morfologia del “pollo italiano” che all’inizio del secolo era diffuso in quasi tutti gli ambienti rurali del nostro Paese. Già nella prima metà del ‘900 polli locali dell’area vicentina erano stati recuperati, migliorati e poi diffusi nelle campagne…
Gallina ermellinata di Rovigo PAT Veneto
La razza padovana dal gran ciuffo è descritta e illustrata nell’opera “Ornithologiae” di Ulisse Aldrovandi (1600). Altre citazioni del ‘500 riportano l’esistenza nel padovano di una razza di pollo particolarmente produttiva e famosa.
Gallina padovana PAT Veneto
La razza padovana dal gran ciuffo è descritta e illustrata nell’opera “Ornithologiae” di Ulisse Aldrovandi (1600). Altre citazioni del ‘500 riportano l’esistenza nel padovano di una razza di pollo particolarmente produttiva e famosa.
Gallina polverara PAT Veneto
Tra le varie ipotesi sulle origini della “gallina di Polverara” quella più curiosa risale al XIV secolo, epoca in cui il Marchese Giovanni Dondi, di ritorno da un viaggio in Polonia, portò con sé dei polli dall’aspetto insolito: un ciuffo di penne sul capo, i favoriti (due ciuffi sotto gli occhi) e la barba. Dalla…
Gallina robusta lionata PAT Veneto
La “Robusta lionata” è una razza di polli selezionata nel 1965 alla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo. Durante il lavoro di selezione sono state utilizzate le razze Orpington fulva e White America. Si tratta di una razza con buona produzione di uova e polli da carne, oggi allevata per la produzione di nicchia. È…
Gallina robusta maculata PAT Veneto
La “Robusta maculata” è stata selezionata nel 1965, presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, dall’incrocio tra le razze Orpington fulva e White America. Il suo allevamento si è molto sviluppato negli ultimi anni anche grazie al suo aspetto elegante e per le buone doti di rusticità. È stata inserita nell’elenco delle razze avicole…
Lardo del basso vicentino PAT Veneto
L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione dell’allevamento dei suini nella civiltà contadina. Il lardo, molto impiegato in passato, sia come alimento sia come conservante naturale per prodotti a base di carne, mantiene tutt’ora una certa importanza soprattutto nella preparazione di piatti tradizionali.
Lardo in salamoia PAT Veneto
L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione contadina. Il lardo in salamoia è una variante tipica dell’Altopiano di Asiago; la sua preparazione sotto sale è stata ideata per consentirne una prolungata conservazione.
Lardo steccato con le erbe PAT Veneto
L’utilizzo del “lardo” è molto antico e legato alla tradizione dell’allevamento dei suini nella civiltà contadina. Impiegato sia come alimento, sia come conservante naturale per prodotti a base di carne, mantiene tutt’ora una certa importanza soprattutto nella preparazione di piatti tradizionali. Il “lardo steccato con le erbe” è una variante che permette la conservazione di…
Lingua salmistrata PAT Veneto
La lingua salmistrata è un prodotto tradizionale della cucina veneta e padovana in particolare. Il processo di salmistrazione consente di rendere conservabile a lungo la lingua bovina, ed è uno dei numerosi metodi utilizzati dalla tradizione contadina per la conservazione delle carni. Il termine “salmistro” deriva da “salnitro”, cioè il nome popolare dato al sale,…
Linguale PAT Veneto
Il “lengual” è un cotechino che contiene al suo interno la lingua salmistrata del maiale. È un prodotto tipicamente invernale, caratteristico di ogni località in cui è allevato il maiale. Il cotechino è infatti un prodotto creato per utilizzare, a scopo alimentare, le parti più dure e grasse del suino. La tipicità è data dall’uso…
Luganega da riso PAT Veneto
La “lugànega da riso” o “lugànega bianca trevisana” era un salume ormai quasi scomparso dalla cucina trevigiana, quando il fortunoso ritrovamento di un barattolo con la scritta “luganega bianca”, con all’interno la dosa dello “spezier” trevigiano Antonio Perissinotto (da parte della figlia Teresa mentre riordinava la casa paterna di Treviso), dette impulso a un’avvincente attività…
Luganega nostrana padovana salsiccia PAT Veneto
La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino, usualmente consumato nel periodo invernale intercorrente tra l’uccisione del maiale e la maturazione dei salami. Nella tradizione padovana i primi riscontri di questi prodotti si ritrovano fra le ricette Ruzzantiane risalenti al 1530 circa.
Luganega trevigiana PAT Veneto
La luganega trevigiana (salsiccia) è di colore rosato più o meno intenso, con dimensioni: lunghezza circa 9-10 cm., diametro 3-4 cm, insaccata nel budello di maiale e legate di continuo in file di 2/3 metri.
Luganeghe de tripan PAT Veneto
La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino e le “pezòle” o “luganeghe de tripan” sono caratteristiche della tradizione culinaria agordina, confezionate dalle famiglie per riuscire a utilizzare tutte le carni del maiale, anche quelle meno pregiate. Il termine “tripan”, in Ladino-Veneto significa cotenna e dunque il nome indica la presenza nell’impasto della cotenna del…
Luganeghe della Val Leogra PAT Veneto
La produzione di “luganeghe” è diffusa in gran parte del territorio veneto e, a seconda delle zone, ha varianti nella modalità di preparazione e negli ingredienti usati. È questo il caso della Val Leogra dove si producono le tradizionali salsicce, fatte con le carni pregiate del maiale.
Morete o barbusti della Val Leogra PAT Veneto
La produzione di “luganeghe” in Veneto, a seconda delle zone, ha varianti nella modalità di preparazione e negli ingredienti usati. Nella Val Leogra, oltre alle luganeghe tradizionali, si confezionano anche le “morete” che prendono il nome dalla tipica colorazione rosso scuro, dovuta alle parti del maiale utilizzate per la loro preparazione.
Mortandèle PAT Veneto
Nella Val Leogra si producono salsicce di tipo di verso dalle tradizionali “luganeghe”: le “mortandèle”. Sono insaccati meno pregiati, ottenuti con reni, cuore e polmoni dell’animale, ai quali si aggiungono dei piccoli pezzi di carne e ritagli di lardo e la stessa cònsa (concia) dei coessìni (cotechini). Il prodotto è dunque uno dei più umili…
Muset trevigiano PAT Veneto
Il “muset” è un insaccato del peso di circa 400-600g, con un diametro variante da 6 a 8 cm e lunghezza di una spanna (18-24 cm). Le parti di carne selezionate per i cotechini sono quelle più gelatinose e dure: la cotenna, la carne di testa e i muscoli. Dopo la cottura si presenta di…
Nervetti di bovino PAT Veneto
I nervetti sono alimenti semplici, sani e contrariamente a quanto si crede, contengono pochissimi grassi. Si prestano a preparazioni non molto elaborate proprio per la loro semplicità. Considerati da sempre come un sottoprodotto della macellazione dei bovini, tanto da essere defi niti il “quinto quarto”, i nervetti erano il cibo destinato ai poveri. Quella dei…
Oca del Mondragon PAT del VENETO
L’oca domestica deriva dall’oca cinerina selvatica che nidifica nel Nord Europa e d’inverno giunge in Italia ed in altri paesi meridionali. La sua addomesticazione è antichissima e risale all’epoca neolitica. La diffusione di questo volatile fu favorita, nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, dall’insediamento di comunità ebraiche nei territori di Venezia, di Ferrara e di…
Oca di corte padovana PAT Veneto
L’oca di corte padovana, o oca grigia, era un tempo molto diffusa nelle aree meridionali del Veneto caratterizzate da ambienti umidi e molto ricchi di paludi e corsi d’acqua. La colorazione del suo piumaggio lascia intendere la diretta discendenza dalle oche selvatiche che un tempo sostavano inabbondanza lungo i litorali veneti nelle stagioni delle migrazioni….
Oca in onto dei berici PAT Veneto
È ottenuto da carne di oca sezionata, disossata e salata, secondo le abitudini di ogni famiglia, e conservata nel grasso dell’oca stessa. Il grasso si può ricavare in fase di frazionamento dell’animale, oppure facendolo colare cuocendo della carne. Il lardo fuso (ònto, colà) del maiale viene aggiunto se il grasso dell’oca non è sufficiente; viene…
Oca in onto padovana PAT Veneto
L’oca in onto è carne di oca disossata, salata e conservata nel grasso dell’oca stessa, o del maiale o nell’olio. Ha un sapore molto particolare, intenso e particolarmente aromatico. Dopo l’uccisione degli animali si procede al processo di conservazione in “onto” delle carni, secondo due modalità differenti. Il primo metodo consiste nel togliere il grasso…
Panzéta co l’ossocòlo del basso vicentino PAT Veneto
La pancetta con il capocollo è un prodotto tipico della zona del basso vicentino dove “qualcuno metteva l’ossocòlo nella panzéta anziché nelle soprésse”. Si tratta di una vera prelibatezza sia per la gustosa carne del capocollo, sia perché non se ne possono avere più di due per animale. Di solito le pancette con il capocollo…
Panzéta col tòco del basso vicentino PAT Veneto
La pancetta col filetto ha forma cilindrica, lunghezza di 30-40 cm e diametro di 14-15 cm, viene insaccata nel budello cieco della cavità appendicolare del cavallo o della vacca, chiamato “mànega” (manica) e caratterizzato da una maggior capienza (14/15 cm) rispetto ai budelli da salami, preventivamente lavato e messo sotto sale. L’insaccato contiene la pancetta,…
Parsuto de Montagnana PAT Veneto
Già in epoca remota, era tradizionale l’uso tra gli agricoltori di “far su” il maiale, vendendo le cosce, da sempre la parte più redditizia del suino, ai “casolini” (i locali salumieri) che le stagionavano in casa per poi poterle vendere, affettandole, nelle proprie botteghe. Il carattere artigianale della produzione del prosciutto di Montagnana non ha…
Parsuto de oca PAT Veneto
Il prosciutto d’oca è ottenuto da una coscia d’oca disossata, salata e aromatizzata con spezie e aromi naturali. Ha la forma caratteristica di un prosciutto crudo ma è molto più piccolo, pesando 350-400 g. Al taglio si presenta di colore rosato, dal gusto delicato e dolciastro.
Pastin PAT Veneto
Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”.
Pecora Alpagota PAT Veneto
Il volume “Le razze ovine autoctone del Veneto” offre molte indicazioni sull’allevamento di questi animali. Si legge che: “La parte sud orientale della Provincia di Belluno è denominata Alpago. […]. L’importanza dell’allevamento ovino, in particolare, è testimoniata dalla presenza di una pecora nello stemma di uno dei cinque comuni dell’Alpago,quello di Chies. […] Le pecore…
Pendole PAT Veneto
Le “pendole” sono strisce di carne affumicata che un tempo costituivano, assieme al formaggio stagionato, il cibo usuale di tutti quelli che dovevano mangiare fuori casa come i boscaioli, i pastori transumanti e gli zatterieri del Piave. Prodotte ad uso familiare permettevano di utilizzare ogni parte dell’animale e di conservare questo bene prezioso per i…
Pollo combattente di corte padovana PAT Veneto
Importato dalla Cornovaglia agli inizi del 1900, ha trovato rapida diffusione in tutta la provincia grazie alle sue caratteristiche di ottimo produttore di carni, particolarmente saporite e abbondanti soprattutto nella regione del petto. È un tipico esempio di sfruttamento a fini alimentari di razze utilizzate originariamente a fini sportivi (combattimenti di galli). In merito all’allevamento…
Pollo rustichello della pedemontana PAT Veneto
Il pollo ruspante un tempo cresceva e prolifi cava, libero di razzolare nelle aie delle case di campagna e nei campi limitrofi , era un animale da cortile talmente diffuso da costituire una risorsa alimentare di primaria importanza. La produzione avviene ora nelle aziende agrituristiche e agricole locali, sensibili al recupero e all’allevamento del pollo…
Porchetta trevigiana o trevisana PAT Veneto
La “Porchetta trevigiana” è una coscia di suino arrostita con la sua cotenna (il prosciutto), ottenuta da un maiale adulto. Può essere in osso o senza osso. Quella senza osso è legata, prima della cottura. Ha un peso – riferito al prodotto cotto – variabile tra un minimo di 8 kg e un massimo di…
Prosciutto crudo dolce di Este PAT Veneto
L’allevamento dei maiali nel Veneto ha un’origine antichissima, già dal III secolo a.C. si hanno notizie di carni di suino conservate che venivano “esportate” verso i mercati romani. Questo commercio durò fino alla caduta dell’Impero Romano, ma l’allevamento del maiale rimase in uso presso le famiglie di contadini, così come si continuarono a tramandare e…
Prosciutto della Val Liona dolce e affumicato PAT Veneto
Nella Val Liona l’arte della lavorazione della coscia di suino senza osso e dell’affumicatura si diffuse sin dagli inizi dell’anno 1000, grazie al contributo dato dai pastori Cimbri, popolo di origine nordica che qui si stabilì. Nella pianura che circonda la vallata, anche il popolo Veneto da sempre ha coltivato l’arte della lavorazione del prosciutto…
Salado fresco del basso vicentino PAT Veneto
Il “salado” fresco rientra a pieno titolo nell’ambito dell’antica tradizione culinaria. Questo particolare insaccato, caratterizzato dall’essere più grasso degli altri, meno stagionato e quindi più morbido, può essere usato in maniera diversa rispetto agli altri salami ed è adatto ad essere quasi spalmato o a condire minestre e sughi.
Salado fresco trevigiano PAT Veneto
Il “salado” è caratterizzato dall’essere leggermente più grasso degli altri, meno stagionato e più morbido, può essere quindi usato in maniera diversa rispetto agli altri salami e può essere quasi “spalmato”. Inoltre, data la pregevolezza delle carni è adatto a ricavare sughi per condire paste, risotti, brodi.
Salado trevisan, salame della pedemontana trevigiana PAT Veneto
Il “salado” della pedemontana trevigiana, come pure la “sopressa” della medesima area, sono famosi da tempi immemorabili come “marenda del contadin”, citata nei tipici proverbi “polenta sopresa e vin, medesine del contadin”, oppure “pan vin e sopresa … e de altro no me interesa”.
Salame bellunese PAT Veneto
La produzione del salame nel Veneto è talmente diffusa e radicata, senza soluzione di continuità lungo il suo percorso storico, da costituire un vero e proprio riferimento culturale, per gli aspetti sociali e alimentari legati alla vita rurale, ma anche al suo valore nutrizionale e di gradimento da sempre riconosciuto da tutti i ceti sociali.
Salame da taglio di Trecenta PAT Veneto
Le metodiche di produzione e conservazione di questo insaccato sono radicate da secoli in questo territorio; Trecenta vanta la secolare tradizione della Fiera d’Autunno (seconda domenica di ottobre) con annesso un fiorente Mercato di “merci e bestiame” durante il quale era estremamente vivace la commercializzazione dei lattonzoli (suino di circa 15-20 kg) da poter allevare…
Salame di asino PAT Veneto
Il salame d’asino è tipico della provincia padovana, della zona di Valdagno e della Comunità Montana Leogra Timonchio in provincia di Vicenza. La produzione di questo salume è antica e si lega alla disponibilità di asini nella aree sopracitate, ampiamente utilizzati come animali da soma, da tiro eda lavoro. Dell’asino si usano solo le carni…
Salame di cavallo PAT Veneto
La storia gastronomica del cavallo ha radici lontane; il consumo della carne equina presso Greci e Romani aveva carattere occasionale, mentre raggiunse un consumo di massa presso le popolazioni barbare e nomadi. È molto probabile che venisse consumata in condizioni di emergenza senza badare troppo alle sue condizioni di freschezza e conservazione, e sia stata…
Salame di Verona PAT Veneto
Nella provincia di Verona l’allevamento suino ha caratterizzato per secoli la civiltà contadina, e la produzione e il consumo di insaccati era fondamentale nell’alimentazione del tempo. Il salame di Verona ha dei processi di asciugatura e stagionatura caratteristici, poiché il territorio veronese è localizzato alla confluenza tra il microclima mite e umido del lago e…
Salame nostrano padovano PAT Veneto
Il salame è una delle produzioni tradizionali della provincia di Padova dove l’allevamento suino appartiene alla tradizione contadina che ha, nel tempo, perfezionato le tecniche per la produzione di insaccati, talvolta variandole e modifi candole a seconda delle preferenze familiari. Tale area produttiva si differenzia dalle altre zone, non tanto per le particolarità di produzione…
Salame stagionato con l’aglio PAT Veneto
Il salame con l’aglio è tipico di questa zona del vicentino e fa parte, da secoli, della tradizione alimentare locale. Creato per dare un gusto leggermente diverso a questo insaccato, è stato anche modificato, inserendo tra gli ingredienti del vino aromatizzato all’aglio, piuttosto che degli spicchi interi di questo bulbo, per rendere il tutto più…
Salamelle di cavallo PAT Veneto
Le salamelle di cavallo sono uno dei tanti prodotti che la tradizione contadina ha sviluppato per conservare la carne per un periodo abbastanza lungo e nel contempo avere a disposizione prodotti diversificati. Nella zona del padovano, l’allevamento equino è molto antico e la produzione di elaborati di carne di cavallo è dunque tradizionale, rinomata…
Salsicce con le rape PAT Veneto
La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino, usualmente consumato nel periodo intercorrente tra l’uccisione del maiale e la maturazione dei salami. Le “Salsicce con le rape” sono una produzione creata, con ogni probabilità, per “allungare” la preziosa carne del maiale con una materia prima meno pregiata come la rapa gialla (che un tempo, in…
Salsiccia equina PAT Veneto
Nella cucina tipica padovana la tradizione di consumare carne di cavallo è molto antica, e si dice risalga al medioevo, quando nella zona si combatterono cruente battaglie campali che, lasciando sul terreno molti equini, fornirono alle popolazioni locali notevoli fonti alimentari. Qualunque sia la spiegazione, resta il fatto che ancora oggi la carne equina è…
Salsiccia tipica polesana PAT Veneto
La salsiccia è un prodotto tipicamente contadino. Anche nel rodigino si producono insaccati simili alle salsicce (luganeghe), soprattutto nella zona del delta dove da decenni si produce la salsiccia tipica polesana.
Schenal PAT Veneto
Lo “schenal” è una carne salata di maiale derivata dal lombo intero che viene trattato esternamente con sale e spezie e, quindi, leggermente affumicato per favorirne la conservazione. La forma finale del prodotto è quella di un parallelepipedo schiacciato. Presenta una colorazione rosa-brunita e un sapore molto gradevole e aromatizzato.
Senkilam PAT Veneto
Lo speck è un prodotto della tradizione alimentare contadina, che aveva nell’affumicatura un ottimo metodo per la conservazione della carne nel lungo periodo. Nella zona di Sappada, nell’estremo lembo nord orientale del Veneto, la produzione di questo salume è antica e viene ancora oggi fatta con tecniche tipiche. Il prodotto, inoltre, riesce ad assumere particolari…
Sfilacci di equino PAT Veneto
La leggenda narra che il prodotto sia nato casualmente dopo che un contadino avendo messo sul focolare alcune fette di carne di cavallo e sbagliando i tempi dell’asciugatura, si sia ritrovato con un prodotto troppo secco. Pur di non buttare la preziosa carne, l’aveva battuta e sfi lacciata e accompagnata con l’immancabile polenta, scoprendo così…
Sfilacci di manzo PAT Veneto
Gli sfilacci di manzo nascono negli anni ‘70 del secolo scorso dal tentativo di produrre un alimento simile a quello di cavallo ma con un gusto meno deciso e più gradevole per la maggioranza dei consumatori. È bene ricordare che gli sfilacci di cavallo sarebbero il risultato di una maldestra cottura di alcune fette di…
Soprèssa co l’ossocòlo del basso vicentino PAT Veneto
La sopressa col capocollo è una variante della classica sopressa. Nello specifi co il capocollo (ossocòlo) è la massa muscolare situata lungo le vertebre cervicali del maiale ed è una delle carni più saporite che però tende, di per sé, ad indurire al punto da divenire inutilizzabile. Per renderlo e conservarlo più morbido, si è…
Soprèssa co la brazòla del basso vicentino PAT Veneto
La “sopressa con la braciola” fa parte della tradizione culinaria del basso vicentino che ha portato all’elaborazione di altre varianti con l’utilizzo di diverse carni inserite all’interno del classico impasto per impreziosire l’insaccato e creare un prodotto apprezzato e gustoso.
Soprèssa col tòco del basso vicentino PAT Veneto
Gli insaccati di maiale differiscono da luogo a luogo, per condizioni climatiche diverse e per tradizioni di sapori ed alimentazioni differenti. La sopressa con il filetto è una variante della classica sopressa e fa parte della tradizione culinaria del basso vicentino. Il filetto è la massa muscolare del maiale situata all’interno, lungo la colonna vertebrale…
Soprèssa di cavallo PAT Veneto
La sopressa di cavallo è uno degli insaccati principe prodotto con le carni equine. La sua produzione è tipica della zona del padovano, dove fa parte integrante della tradizione alimentare locale. Creata sull’esempio della sopressa di maiale, viene prodotta con leggere varianti di ingredienti e di percentuale di carni di equino e suino, a seconda…
Sopressa di Verona PAT Veneto
La tecnica di produzione della “sopressa” è una tradizione della salumeria vicentina, trevigiana e veronese, che si differenzia non tanto nelle percentuali di carni magre e grasse degli impasti, ma nella sfumatura dei modi di lavorazione e dei fattori climatici delle diverse aree di produzione. Nel veronese sono presenti imprese artigiane e industriali che mantengono…
Sopressa investida o con filetto PAT Veneto
La sopressa trevigiana, come pure il “salado” della medesima area, sono famosi da tempi immemorabili come “marenda del contadin“, citata nei tipici proverbi “polenta sopresa e vin, medesine del contadin“, oppure “pan vin e sopresa … e de altro no me interesa“. “Salado” o sopressa entravano anche negli impasti “del pien”, del ripieno per galline,…
Sopressa nostrana padovana PAT Veneto
Scriveva Plinio il vecchio: “Da nessun altro si trae maggior motivo per la ghiottoneria. La carne di porco ha quasi cinquanta sapori diversi, mentre per gli altri animali il sapore è unico”. Fin dai tempi di Roma dunque era apprezzata e rinomata la carne di maiale. Del resto l’importanza economico-alimentare del suino è sempre stata…
Sopressa trevisana PAT Veneto
La sopressa è espressione di un sistema di relazioni economiche e culturali, che per secoli, ha caratterizzato la Marca Trevigiana. L’importanza era tale che il solenne rituale della macellazione del maiale, e sino alla trasformazione delle carni negli insaccati, veniva demandato alla persona esperta del luogo, variamente definita “el saladaro” o “el becher”. Era quello…
Speck del Cadore PAT Veneto
Nell’Agordino, come in tutte le vallate montane del Veneto, si tramanda da secoli la tradizione della produzione dello speck. Questo salume, prodotto con le cosce salate e affumicate dei suini, è molto apprezzato per il gusto e per la facilità di impiego. L’affumicatura della carne consente, inoltre, una maggiore conservabilità dello speck che può così…
Speck di cavallo PAT Veneto
Nella zona del padovano era usanza porre alcuni pezzi di carne ad essiccare sotto il camino delle case contadine, in particolare la carne di cavallo, vista la secolare tradizione di allevamento equino in questo territorio. Lo sviluppo economico del secondo dopo guerra ha fatto smarrire questa usanza, contribuendo alla perdita di una parte importante della…
Spiedo d’Alta arca PAT Veneto
Nella tradizione contadina, la carne entrava raramente nella dieta e si mangiava soltanto in determinate occasioni di festa. Lo spiedo era riservato al mondo aristocratico, ai nobili, alle battute di caccia, ai banchetti sontuosi; l’alimentazione contadina era fatta soprattutto di fagioli, erbe, formaggi, salumi. Il maiale era la vera riserva di carne del mondo contadino,…
Tacchino comune bronzato PAT Veneto
Il “tacchino comune bronzato” è un’antica razza veneta assai diffusa in ambito locale. Alcune aziende venete, orientatesi verso la produzione biologica, stanno allevando questo tacchino con buoni risultati visto il suo buon adattamento all’allevamento naturale. Il tacchino dei Colli Euganei si differenzia dal comune bronzato per il piumaggio più ricco di riflessi bronzati.
Tacchino ermellinato di Rovigo PAT Veneto
Il tacchino è originario del continente americano, dal quale fu importato in Europa nel XVI secolo. Presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, nel 1958 per migliorare le prestazioni del tacchino “comune bronzato”, si introdusse la razza americana “Narra Gansett”, ottenendo soggetti con piumaggio grigio e tarsi color bruno rossastri. Nel gruppo, per mutazione,…
Torresani o colombi di Torreglia PAT Veneto
Una volta il colombo era un’ambita preda per i cacciatori sia perché motivo d’orgoglio, essendo di non semplice cattura, sia per la sua carne molto apprezzata e riservata alle mense più prestigiose. Oggi si è ambientato molto bene nelle nostre città, dove trova cibo in abbondanza, molti luoghi dove nidificare e pochissimi predatori. Il colombo…
Torresano di Breganze PAT Veneto
Il colombo, ambita preda per i cacciatori, è da sempre apprezzato per la sua carne che in passato era riservata alle mense più prestigiose. Questo animale si è ora ambientato molto bene nelle nostre città, dove trova cibo in abbondanza, molti luoghi per nidifi care e pochissimi predatori. Il colombo è anche un animale adatto…
Vitellone ai cereali PAT Veneto
In passato il mais era usato prevalentemente per l’alimentazione umana mentre i sottoprodotti della sua lavorazione costituivano l’integrazione energetica nelle razioni dei bovini. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, con il miglioramento delle rese e l’evoluzione dell’alimentazione umana, quote elevate di cereali, in particolare di mais, sono entrate a far parte della razione…
Formaggi
“Busche” PAT Veneto
Il formaggio “Busche” deve il suo nome all’omonimo comune che ha visto la nascita di una delle prime latterie cooperative della provincia di Belluno. Le prime produzioni di tale formaggio risalgono agli anni ’70 con il nome “Mastella”. Solo nei primi anni ’80 è stata attribuita l’attuale denominazione di formaggio “Busche”, per meglio identificarne l’origine…
Agordino di malga PAT Veneto
L’allevamento del bestiame per la produzione di latte e la conseguente sua lavorazione e trasformazione in formaggio e burro rappresenta uno dei pilastri dell’economia agricola agordina. Nel 1872 fu fondata la prima latteria sociale d’Italia a Canale d’Agordo, per merito del parroco Antonio Della Lucia. La lavorazione del latte avviene ancora oggi nelle latterie di…
Bastardo del Grappa PAT Veneto
Il “formaggio bastardo del Grappa” la cui produzione risale all’800, fu chiamato così perché è un ibrido di lavorazione tra l’Asiago pressato e l’Asiago d’allevo. È un prodotto tradizionale degli alpeggi del Grappa. Sembra probabile che la diffusione di tale tipologia casearia abbia preso sviluppo, dopo il secondo dopoguerra, con l’affermarsi di condizioni economiche e…
Caciocapra PAT Veneto
La produzione del Caciocapra Veneto riflette la ricca tradizione casearia della regione Veneto. L’uso di latte di capra e la lavorazione artigianale garantiscono un prodotto di alta qualità, che rispetta la tradizione e valorizza il territorio. Questo formaggio è un esempio di come le tecniche tradizionali possano essere mantenute vive e rilevanti, offrendo prodotti autentici…
Caciotta di Asiago PAT Veneto
La caciotta è un prodotto tipico delle malghe dell’altopiano di Asiago, confezionato da secoli dai malgari della zona. Grazie a semplici operazioni di caseificazione si ottiene un formaggio gustoso, di conservazione semplice, anche se non prolungata, che fa parte della tradizione alimentare della zona per la sua praticità e facilità di consumo.
Caciotta misto pecora PAT Veneto
“In Veneto l’allevamento degli ovi-caprini vanta una lunga storia e trova le sue origini nelle peculiari caratteristiche geografi che e ambientali del quadrante Nord-Adriatico. La parte della Pianura Padana estesa tra il golfo Adriatico e le Alpi è infatti particolarmente ricca di tutte le specifi che risorse
indispensabili per un fl orido mantenimento delle greggi…
Casato del Garda PAT Veneto
Il “casato del Garda” è formato da cubetti di formaggio immersi in olio delle colline veronesi o del Garda, e introdotti in vasi di vetro di dimensioni variabili. Il formaggio presenta pasta di colore bianco o leggermente paglierino con occhiatura, sapore fragrante e leggermente piccante che si accompagna bene alla rotondità fruttata dell’olio extra vergine…
Casel bellunese PAT Veneto
L’allevamento del bestiame per la produzione di latte e sua conseguente lavorazione e trasformazione in formaggio e burro rappresenta uno dei pilastri dell’economia agricola del Bellunese. Le latterie sociali rappresentano il tradizionale modello di trasformazione del latte; nel 1872, nasce a Canale d’Agordo, su iniziativa del parroco don Antonio Della Lucia, la prima latteria sociale…
Cesio PAT Veneto
Il nome deriva dal comune di Cesiomaggiore, posto sulla riva destra del Piave, dove ha sede il caseificio che per primo lo ha prodotto all’inizio degli anni settanta. Oggi viene lavorato con latte raccolto in tutta la provincia di Belluno, area prevalentemente montuosa e ricca di pascoli, dove è ampiamente diffuso l’alpeggio.
Comelico PAT Veneto
Il Comelico è caratterizzato da aree ancora integre e ricche di suggestioni naturali, così nell’ambito agroalimentare e lattiero-caseario si è saputa sposare la tecnologia d’avanguardia con la tutela dei prodotti tradizionali; l’allevamento delle bovine da latte fornisce oggi una preziosa materia prima, da cui trarre una variegata gamma di formaggi, che con il loro profumo…
Contrin PAT Veneto
Questo particolare formaggio viene prodotto nella zona di Livinallongo dagli anni ‘70 e il nome deriva dal termine ladino che identifica una delle frazioni del Comune. Il nome del prodotto è citato nei documenti di vendita della locale latteria, che però è stata fondata nel 1983. Il legame con il territorio e la tradizionalità della…
Fior delle Dolomiti PAT Veneto
Le origini del “fior delle Dolomiti” risalgono alla vecchia latteria didattica di Mas di Sedico, fondata nel 1928 con l’intento di istruire i giovani appassionati ed intenzionati ad intraprendere la professione di casaro nelle numerosissime latterie del bellunese. Fu uno dei formaggi più prodotti dalla latteria di Mas e più apprezzati dai consumatori, in particolare…
Fodom PAT Veneto
Il formaggio “Fodom” è un formaggio tipico del comune di Livinallongo del Col di Lana, il cui nome deriva dall’idioma ladino che corrisponde ad una delle Frazioni del Comune. Il nome del prodotto è citato nei documenti di vendita della locale latteria, che però è stata fondata nel 1983. Il legame con il territorio e…
Formaggio acidino PAT Veneto
L’acidino, fior di capra, è uno dei tanti prodotticaseari tipici dell’Altopiano dei Sette Comuni. Ottenuto dal latte caprino, avvalendosi di una metodologia semplice, è un prodotto apprezzato per il gusto particolare e la facile digeribilità. Secondo le testimonianze raccolte nella zona, il metodo di produzione appartiene alla tradizione casearia locale e consente di realizzare un…
Formaggio al latte crudo di Posina PAT Veneto
La produzione del Formaggio al Latte Crudo di Posina è una tradizione che si tramanda da generazioni, mantenendo viva la cultura casearia della Val Posina. La lavorazione artigianale e l’uso di latte crudo garantiscono un prodotto di alta qualità, che riflette l’identità del territorio e la passione dei casari locali. Il Formaggio al Latte Crudo…
Formaggio Dolomiti PAT Veneto
Viene prodotto da molti decenni nei caseifici sparsi nelle vallate alpine seguendo la tradizionale tecnica casearia; si tratta di un formaggio “dolce”, ma con caratteristiche organolettiche proprie, derivanti dai processi produttivi, ma soprattutto dalle peculiarità del latte di montagna. La sua produzione si è sviluppata negli anni ‘70 con il nome generico di “nostrano”, a…
Formaggio inbriago PAT Veneto
Il formaggio “inbriago” è tipico della Marca Trevigiana. L’ubriacatura è un trattamento particolare che sembra sia stato scoperto casualmente durante la Grande Guerra, quando i contadini delle zone di Conegliano e Oderzo, per proteggere i formaggi dalle requisizioni effettuate dai soldati austroungarici li nascosero sotto le vinacce che conferirono alle forme “inbriagade” (ubriacate) i particolari…
Formaggio latteria di Sappada PAT Veneto
Il formaggio “Sappada”, nelle due varianti latteria (Plodar Semar Kase) e malga (Plodar Olbm Kase), è una tipica produzione della zona, caratterizzata dalla notevole presenza di pascoli che assicurano nutrimento ai bovini in alpeggio durante il periodo estivo. È un formaggio di antica tradizione, prodotto ancora oggi con tecniche tradizionali, presso la locale latteria.
Formaggio malga Altopiano dei Sette Comuni PAT Veneto
Dalle “Epitome di notizie storiche ed economiche dei sette comuni vicentini” di Giuseppe Nalli, edito nel 1895, si apprende che sin dal 912, epoca di dominio dei vescovi e feudatari di Padova, tra le attività economiche locali prevalevano l’allevamento del bestiame e la conseguente lavorazione del latte. Quella dell’allevo è una produzione antica, tramandata di…
Formaggio malga bellunese PAT Veneto
Il formaggio ”malga bellunese” è il tipico prodotto caseario ottenuto nei mesi d’alpeggio con il latte delle vacche al pascolo. Si rifà all’antica tradizione di attività zootecnica e di trasformazione del latte, tipica di tutte le zone alpine. Nella provincia di Belluno nacque già intorno ai primi anni del XV secolo una prima organizzazione per…
Formaggio misto pecora fresco dei Berici PAT Veneto
Il formaggio misto pecora fresco è presente nel territorio da molto tempo perché nelle case contadine vi era sempre l’allevamento promiscuo di ovini e bovini, quest’ultimi fornivano una produzione di latte più cospicua di quella pecorina. C’era quindi una maggior convenienza nel miscelare il latte delle due specie con una maggiore quantità di latte vaccino.
Formaggio nostrano veronese PAT Veneto
L’origine del “formaggio nostrano veronese” è da ricondurre all’insediamento in Lessinia dei Cimbri in epoca medioevale. Da allora le tecniche seguite per la sua lavorazione non sono mutate mantenendo la tradizione dei “baiti” e delle “casare” ricordate nella pubblicazione “ Vita e tradizioni in Lessinia” di Ezio Bonomi. Anche i termini usati dai casari per…
Furmai nustran PAT Veneto
Il “furmai nustran” è un tipico formaggio di latteria, prodotto in tutte le zone montane del Veneto. Il formaggio prodotto nell’Alto Comelico si distingue per la peculiarità dell’alimentazione delle vacche e dall’uso di latto-innesto specifico prodotto in loco. Il prodotto è dunque molto apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche che lo differenziano da altri formaggi…
Moesin di Fregona PAT Veneto
Il formaggio “moesin” è prodotto artigianalmente con latte di vacca raccolto nella zona del Cansiglio e delle Prealpi Trevigiane. Viene prodotto esclusivamente in comune di Fregona, presso la locale “Latteria Cooperativa Agrimontana”, in precedenza deìnominata “Caseificio Cooperativo del Cansiglio”.
Montemagro PAT Veneto
Il formaggio montemagro Viene prodotto con latte di area montana raccolto in provincia di Belluno, zona ricca di pascoli dove è ancora molto diffuso l’alpeggio. È ottenuto dall’allevamento di vacche prevalentemente di razza Bruna alimentate con foraggi ricchi di infi orescenze tipiche del luogo. La caratteristica del formaggio “montemagro” viene determinata dall’uso di lattoinnesto specifi…
Morlacco PAT Veneto
Il “morlacco” è prodotto tradizionale degli alpeggi del Grappa prodotto da giugno a settembre di cui si hanno notizie fin dalla metà del secolo diciannovesimo grazie al “Rapporto Monografi a Economico-Sociale dei territori rientranti nei distretti di Asolo, Castelfranco, Montebelluna, Treviso” in cui si legge che: “Nella stagione d’estate si fabbrica in buona copia formaggio…
Nevegàl PAT Veneto
Il formaggio “Nevegàl” deve il suo nome all’omonima zona montuosa della provincia di Belluno ricca di abbondanti nevicate nel periodo invernale e di foraggi nel periodo estivo. Le prime produzioni di questo formaggio sono state realizzate da piccole latterie turnarie della zona.
Pecorino dei Berici PAT Veneto
Il “pecorino dei Berici” è un formaggio prodotto con latte intero di pecora, con salatura a secco. Il pecorino fresco di 60 giorni ha pasta morbida ed elastica, dal colore bianco paglierino, senza occhiatura, la crosta è sottile. La forma è cilindrica, di altezza 6-7 cm e diametro 14-18 cm, mentre il peso varia da…
Pecorino fresco di malga PAT Veneto
Il pecorino è uno dei formaggi più diffusi in Italia, prodotto con latte ovino secondo ricette tramandate da generazioni e differenti da zona a zona. Nelle malghe vicentine questo prodotto assume caratteristiche peculiari grazie all’alimentazione degli animali che può contare in un amplissimo numero di specie vegetali e permette di produrre un formaggio molto apprezzato….
Renàz PAT Veneto
Il formaggio “Renàz” è prodotto nella zona di Livinallongo dagli anni ’70 e il nome deriva dall’omonima località in cui ha sede la latteria produttrice. Quest’ultima è stata fondata nel 1983 e da quel momento il nome di questo formaggio è presente nei documenti di vendita. Il legame con il territorio e la tradizionalità della…
Schiz PAT Veneto
Lo “schiz” è un formaggio freschissimo tipico della provincia di Belluno. Nato nelle malghe di montagna è prodotto con latte vaccino. Non c’è certezza sull’origine del nome. Taluni lo fanno risalire al fatto che i malgari recuperavano i residui di cagliata che schizzavano fuori dalle fascere durante la fase di pressatura o schiacciatura, in dialetto…
Stracòn PAT Veneto
L’origine del nome “stracon” è da ricercare nella parlata dialettale veronese che significa “tanto stanco”, e veramente stanco doveva essere il latte che un tempo veniva utilizzato per la produzione di questo formaggio, perché proveniente da animali in transumanza. In una “Convenzione perpetua” datata due luglio 1793, relativa ad un pascolo in Campofontana, si trova…
Tosella PAT Veneto
La tosella è il formaggio fresco tipico di malga, che viene consumato subito o prodotto su richiesta costituendo un piatto tradizionale. Il metodo di lavorazione consiste nel sottrarre una certa quantità di cagliata dopo la cottura ed è tipico delle malghe vicentine dove viene ancora oggi praticato in modo omogeneo e secondo regole codificate…
Valmorel PAT Veneto
Il nome del formaggio Valmorel è legato a quello dell’omonima vallata montana situata nel comune di Limana, nelle Prealpi bellunesi, dove viene prodotto fin dalla nascita, nel 1939, della Latteria sociale turnaria di Valmorel. Le caratteristiche ambientali di questa vallata posta a 800 m s.l.m., ricca di prati alpini, pascoli e alpeggi in quota di…
Zigher PAT Veneto
Lo “zigher” è un tipico formaggio dell’Agordino. Esso appartiene alla locale tradizione, che storicamente trova nei formaggi non solo uno dei pilastri dell’alimentazione, ma anche dell’economia della zona. Il prodotto è citato, tra gli altri, nel libro “Dizionario dei dialetti ladini e ladino-veneti dell’Agordino”, di G. B. Rossi, 1992, edito dall’Istituto Bellunese di ricerche sociali…
Zumelle PAT Veneto
Il formaggio “Zumelle” deve il suo nome a una zona collinare sulla sponda sinistra del fiume Piave, chiamata Zumellese, area sulla quale sorge l’antico castello di Zumelle, fortificazione eretta intorno alla metà del VI secolo e localizzata sulla via romana Claudia Augusta Altinate. Le prime produzioni di questo formaggio sono state realizzate da piccole latterie…
Grassi (Burro, Margarina, Oli)
Burro al latte crudo di malga PAT del VENETO
Si presenta di un tipico colore giallo paglierino, che diventa più intenso a giugno, condizionato dalla fioritura nell’alpeggio, e a settembre, mese in cui le vacche producono meno ed il latte è più concentrato. Le particolari specie vegetali del pascolo di montagna influiscono, inoltre, sul profumo e sul gusto del “burro al latte crudo di…
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Aglio del Medio Adige PAT Veneto
Nella zona di produzione dell’aglio del Medio Adige esso è coltivato dall’inizio del secolo scorso e ha trovato ampia diffusione grazie ai terreni e al microclima particolarmente favorevoli. I bulbi sono molto utilizzati per le proprietà antisettiche e rinfrescanti e trovano ampio uso in cucina per insaporire e aromatizzare salse, zuppe e arrosti.
Antiche pesche di Mogliano Veneto PAT
La coltivazione delle “antiche pesche di Mogliano Veneto” risale agli ultimi decenni dell’800, partendo da incroci naturali di varietà locali dimostratesi particolarmente saporite e profumate.
Asparago bianco del Sile PAT Veneto
L’asparago si ritiene originario delle zone temperate dell’Asia. Da qui dapprima grazie agli egiziani e successivamente all’impero romano si diffuse in tutto il mediterraneo e l’Europa continentale. Come molti altri ortaggi anche l’asparago venne dapprima usato per le sue qualità medicamentose e furono più tardi i romani a scoprirne quelle gastronomiche. Le prime notizie certe…
Asparago bianco di Bibione PAT Veneto
Lungo la zona costiera della laguna di Venezia l’asparago ha trovato un ambiente ed un clima particolarmente adatto alla sua coltura. La storia e la tradizione dell’asparago bianco di Bibione è legata alla Cooperativa Agricola “Bibione”; sorta nel 1959 ha contribuito con la sua attività a migliorare la tecnica colturale tradizionale e rilanciato la coltura…
Asparago di Arcole PAT Veneto
La coltivazione dell’asparago di Arcole era, sino alla fine degli anni ‘60, particolarmente abbondante nella vallata dell’Alpone, poi soppiantata in favore dei vigneti atti a produrre il vino “Bianco di Soave DOC”. Di conseguenza la coltura dell’asparago venne spinta a diffondersi pochi chilometri più a sud, nel comune di Arcole, trovando terreni ideali, in quanto…
Asparago di Giare PAT Veneto
La zona costiera della laguna veneta è ideale per la coltura dell’asparago, al punto che sono molto comuni anche le forme selvatiche o rinselvatichite che vegetano naturalmente vigorose. La coltivazione risale ai tempi della Serenissima Repubblica. Nella seconda metà degli anni quaranta del secolo scorso la coltura, diventata specializzata aveva raggiunto superfici di notevole estensione;…
Asparago di Mambrotta PAT Veneto
L’asparago a Mambrotta era presente già dalla fine del 1800, anche se una certa importanza da un punto di vista colturale cominciò ad assumerla negli anni ‘50 del secolo scorso. È proprio in quegli anni che alcuni agricoltori pionieri decisero di sfruttare questo pregiato ortaggio, non solo come prodotto da autoconsumo, ma anche come coltura…
Asparago di Padova PAT Veneto
L’asparago di Padova, è ottenuto da nuove varieà e da altre derivanti da incroci con quelle tipiche della zona. I turioni possono essere bianchi con, calibro da 10 a 16 mm e lunghezza compresa tra i 17 cm e i 22 cm, oppure verdi, con calibro da 6 a 16 mm e lunghezza tra i…
Asparago di Palazzetto PAT Veneto
Nella gronda lagunare veneziana, la coltivazione dell’asparago risale ai tempi della Repubblica Veneta e si è diffusa lungo gran parte del litorale, trovando condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli, che hanno dato luogo a produzioni locali di particolare interesse e qualità. L’asparago bianco di Palazzetto è coltivato per uso familiare nell’area di San Donà di Piave ed…
Asparago di Rivoli PAT Veneto
In provincia di Verona una zona in cui si sviluppa con successo la coltivazione dell’asparago, grazie soprattutto alle particolari condizioni geomorfologiche del terreno, è quella di Rivoli Veronese. L’asparago di Rivoli vanta una storia che si accompagna agli eventi della campagna d’Italia di Bonaparte nel 1779 che con la sua armata, ha introdotto anche delle…
Asparago verde amaro Montine PAT Veneto
L’asparago verde amaro Montine, chiamato volgarmente “sparesea”, appartiene alla varietà “Asparagus maritimus”, la forma spontanea più diffusa nei litorali adriatici dall’Istria alle Marche. Infatti la varietà oggi coltivata deriva da quelle selvatiche selezionate nel tempo e incrociate con varietà più comuni fino ad ottenere un aumento delle rese e l’ingentilimento dei caratteri organolettici, conservando tuttavia…
Barbabietola rossa di Chioggia PAT Veneto
La barbabietola, come la rapa, è alimento umile e antichissimo. Coltivata regolarmente e con continuità in tutta Europa già dal XVI secolo, ha trovato nella zona di Chioggia il luogo ideale per una produzione primaverile di particolare precocità, che ne consente una possibile seconda produzione autunnale, mentre altrove è ortaggio solo estivo. Un tempo era…
Bietola di Bassano PAT Veneto
La bietola è una pianta orticola originaria del bacino del mediterraneo. La varietà di Bassano è coltivata nel territorio da oltre cent’anni. La coltivazione nella zona è favorita dal microclima mite, ventilato e non umido caratteristico del bassanese e della zona del Brenta, che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze, privo dei repentini…
Bisi de Lumignan PAT Veneto
Secondo la monografia che Ferdinando Tescari scrisse sui “Piselli di Lumignano”, ad introdurre questa coltivazione furono i frati Benedettini i quali, attorno all’anno Mille, diedero inizio alla bonifica dei terreni posti ai piedi dei Colli Berici ed Euganei; in quest’area il dolce legume trovò un habitat ideale. Alle favorevoli condizioni climatiche, si aggiunse poi l’abilità…
Bisi de Peseggia PAT Veneto
La tradizione dei “bisi” nell’orto primaverile dei contadini veneti non ha certo bisogno di essere ricordata o dimostrata; il pisello, subito dopo le primissime “insalatine” era il primo, il più pregiato e atteso prodotto della nuova stagione. Nella zona di Peseggia da molto tempo è oggetto non solo di autoconsumo, come altrove, ma anche di…
Broccoletto di Custoza PAT Veneto
Il “broccoletto di Custoza” conserva un legame antico con l’ambiente geografico in cui è inserito; questo legame è motivato da fattori pedoclimatici e umani. L’impronta pedoclimatica contribuisce in qualità e sostanza nella coltivazione di questo ortaggio, che trova nel territorio di Custoza, caratterizzato dalla presenza di terreni di origine morenica, l’habitat perfetto per lo sviluppo…
Broccolo di Bassano PAT Veneto
Il cavolo “broccolo” appartiene alla famiglia delle Crucifere e ha una grande varietà di biotipi. È molto coltivato in Veneto, Lazio, Campania, Calabria; si ritiene sia una pianta di origine italiana. Nella zona di Bassano viene coltivato da secoli e sebbene non siano disponibili attestazioni documentali che ne dimostrino la presenza storica nella zona, vi…
Broccolo fiolaro di Creazzo PAT Veneto
Il “broccolo fiolaro di Creazzo” è un prodotto oggi molto apprezzato per le sue proprietà alimentari, mentre un tempo era definito cibo dei poveri. Il nome di questo ortaggio deriva dalla presenza di germogli inseriti lungo il fusto della pianta, conosciuti in termine dialettale come “fioi” e che vengono cotti in padella, insieme alle foglie…
Carciofo violetto di S. Erasmo PAT Veneto
Il carciofo è un antico prodotto orticolo, tipicamente mediterraneo, presente allo stato spontaneo nelle zone più calde. Veniva mangiato comunemente sin dal tempo degli Egizi ed era molto apprezzato anche dai Romani. Notizie certe sulla sua coltivazione nella penisola italica si hanno dal XV secolo, quando dalla zona di Napoli la coltura del carciofo …
Carota di Chioggia PAT Veneto
Conosciuta già dai Greci e dai Romani, la carota ha trovato, durante il periodo della Serenissima, terreni adeguati alla sua coltura nella zona meridionale della laguna veneziana, dove è stata a lungo coltivata per autoconsumo negli orti domestici o per essere commercializzata nei mercati della città di Venezia. È solo negli anni sessanta del secolo…
Castagne del Baldo PAT Veneto
La presenza del castagno nel veronese, in particolare nella zona d’interesse delle “castagne del Baldo” è antica e lo testimoniano sia la documentazione storica sia la presenza di alberi secolari. Nel 1566 Francesco Calzolari, studioso ed erborista, nel suo “Viaggio di Monte Baldo della magnifica città di Verona” scriveva: “…delle antiche et frondute selve di…
Castagne e marroni dei Colli Euganei PAT Veneto
Il castagno fu introdotto nei Colli Euganei, quale coltura arborea utile e redditizia, dai Romani e attecchì molto come riferisce Plinio riguardo un certo Corellio, cavaliere romano nato a Este e trasferitosi a Napoli, dove ottenne, mediante un innesto con un germoglio portato dalla sua terra, una qualità prelibata di castagne che poi fu detta…
Cavolo cappuccio di Vìnigo di Cadore PAT Veneto
La provincia di Belluno è un territorio adatto alla coltivazione e alla successiva preparazione del cavolo cappuccio. Le testimonianze più antiche sono le note del Canonico Giovanbattista Barpo che, nel suo trattato intitolato “Le delizie e i frutti dell’Agricoltura e della Villa” (1632), a proposito dei cavoli cappucci, così scriveva: «Alcuni li ripongono in cantina…
Cavolo dell’Adige PAT Veneto
Le origini di questa brassicacea, ampiamente diffusa in tutta la penisola, sono antichissime. Per questo il cavolo è entrato nei proverbi radicati nella cultura locale e nazionale. Testimonianze storiche citano l’importanza di questa verdura nella antica cultura romana usata prima dei banchetti per aiutare l’organismo ad assorbire l’alcool, per il suo potere di scacciare la…
Cicoria catalogna gigante di Chioggia PAT Veneto
La cicoria è una pianta spontanea che cresce nei prati, ai margini delle strade, nei terreni argillosi; la si trova nelle zone temperate di Europa, Africa ed Asia. Ne esistono numerose varietà, che si differenziano per aspetto e proprietà organolettiche. Viene usata sin dall’antichità come alimento e come medicinale. I romani usavano molto questo ortaggio…
Ciliegia dei Colli Asolani PAT Veneto
Varrone fu il primo a descrivere dettagliatamente il processo di innesto del ciliegio, poi, Plinio il Vecchio, nella sua “Naturalis Historia”, trattò della diffusione delle ciliegie nella penisola Italica a testimonianza di quanto antica sia questa coltura nel nostro paese. Oggigiorno l’Italia è uno dei maggiori produttori al mondo di questo frutto, coltivato in moltissime…
Ciliegia della Val d’Alpone PAT Veneto
La Ciliegia della Val d’Alpone è una delle eccellenze agroalimentari del Veneto, coltivata principalmente nella Val d’Alpone, un’area collinare situata nella provincia di Verona. Questo frutto è noto per la sua dolcezza, il colore intenso e la polpa succosa, che lo rendono molto apprezzato sia per il consumo fresco che per l’utilizzo in diverse preparazioni…
Ciliegia delle colline veronesi PAT Veneto
La provincia di Verona è la prima nel Veneto e la terza in Italia per la produzione di ciliegie, la cui qualità si distingue per consistenza, colore e gusto dai prodotti di altre località. La presenza rilevante della coltura del ciliegio nel veronese è testimoniata da riferimenti bibliografici datati 1503 (“Fioretto de le antiche croniche…
Ciliegie dei Colli Euganei PAT Veneto
In Veneto, una delle regioni italiane con la maggiore produzione di ciliegie, se ne conoscono di diverse qualità, che vanno dalle durone di Cazzano a quelle di Marostica, da quelle dei Colli Asolani e Veronesi a quelle dei Colli Euganei. Queste ultime sono prodotte nella zona di origine da secoli. Fino a circa 30 anni…
Ciliegie durone di Cazzano PAT Veneto
Le origini del ciliegio nel territorio veronese risalgono ad epoche antiche, anche se notizie di un certo interesse si ritrovano a partire dall’inizio del XIX secolo. A fine Ottocento il Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti, nella sua “Monografi a della provincia di Verona” fornisce notizie dettagliate sulle varietà coltivate: “Frutta.- […] Di ciliegi…
Cipolla bianca di Chioggia PAT Veneto
La cipolla è originaria dell’Asia del nord e della Palestina, da qui si è diffusa prima in Egitto e successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Le varietà coltivate sono numerose e differiscono per
forma, stagionalità e colore. Tra queste, una delle più diffuse è la “cipolla bianca di Chioggia”. Chioggia è sinonimo di pesce…
Cipolla rosa di Bassano PAT Veneto
In Veneto, la zona attorno a Bassano del Grappa è rinomata per la produzione di una varietà tradizionale di cipolla: la cipolla rosa, o cipolla piatta. Nell’ambiente bassanese questo ortaggio cresce molto bene e con caratteristiche organolettiche molto apprezzate, grazie alle caratteristiche pedoclimatiche locali e ai terreni sciolti e fertili. Secondo la tradizione, la cipolla…
Composte delle valli dell’Agno e del Chiampo PAT Veneto
La produzione di “conpòste” è molto antica e sembra risalire ad oltre un secolo fa. Essa riguarda in particolare, nell’area di produzione, paesi e contrade la cui altitudine rendeva incerto l’approvvigionamento di verdure durante l’inverno. Le “conpòste” costituivano un tentativo in più di garantirsi scorte di verze per la stagione dura e permettevano di preparare…
Craut verde agre PAT Veneto
Il cavolo cappuccio è originario dell’Europa ma i Paesi maggiori produttori al mondo sono la Cina, il Giappone e l’India. In Europa è diffusamente coltivato in Germania dove è utilizzato sia dal mercato fresco che dall’industria di trasformazione per la produzione dei crauti. Nel Veneto la coltivazione e la successiva preparazione di questo ortaggio è…
Cràuti delle Breganze PAT Veneto
L’uso dei crauti fu introdotto nel vicentino durante la dominazione asburgica. Osteggiati all’inizio, trovarono successivamente vari abbinamenti con alcuni salumi locali. In particolare, la produzione di crauti ha per lungo tempo riguardato paesi e contrade la cui altitudine rendeva incerto l’approvvigionamento di verdure durante l’inverno. I crauti costituivano scorte per la stagione fredda da consumarsi…
Cren PAT Veneto
Il “cren” è un prodotto che tradizionalmente fa parte della cucina padovana, legata al consumo che i contadini facevano di tutte le erbe, gli ortaggi e, nello specifi co, delle radici commestibili. Creato per accompagnare i piatti di carne, il “cren” era utilizzato perché di sapore acido ed in grado quindi di coprire, o camuffare,…
Culàti di Valdagno PAT Veneto
La produzione di “culàti” risale ad oltre un secolo, ma è una tradizione che sta scomparendo. L’economicità del procedimento, l’essicazione all’aria e al sole, ha avuto il suo peso in periodi passati di grande povertà ma oggigiorno è portata avanti solo da pochi anziani attaccati più alla tradizione che ad una effettiva necessità. Questa produzione…
Durona del Chiampo PAT Veneto
Nel territorio del Chiampo la coltivazione del ciliegio risale all’epoca medievale e la “durona” è una varietà di ciliegie presente da molto tempo nella cerasicoltura locale. La coltivazione del ciliegio era originariamente attuata soprattutto per il consumo locale ma nel tempo è andata specializzandosi una produzione di qualità, che ha visto espandersi sia la produzione…
Fagiolino meraviglia di Venezia PAT Veneto
Il “fagiolino meraviglia di Venezia” nel Cavallino e in tutte le zone orticole della laguna ha una storia antica e consolidata al punto che il termine “Venezia” è entrato nella definizione comune della varietà. Nell’Archivio di Stato di Venezia si trovano gli atti del catasto austriaco del 1826, relativi alla classificazione dei terreni agricoli nel…
Fagiolo bala rossa feltrina PAT Veneto
Il Fasol Balìn Feltrino è più di un semplice alimento; è un simbolo della cultura contadina della Val Belluna, dove la coltivazione dei fagioli è un’attività tradizionale che si tramanda da generazioni. Questo fagiolo è protagonista di sagre e fiere locali, dove viene celebrato per il suo valore gastronomico e culturale.
Fagiolo bonèl di Fonzaso PAT Veneto
L’agronomo Filippo Re, così presenta all’inizio del 1800 lo stato della coltura nel Feltrino: “I nostri fagioli bianchi sono molto ricercati, e danno un rifl essibile commercio attivo al paese. Si traducono per Piave a Venezia, indi si imbarcano per Cadice, e Lisbona ecc”. Nell’elenco del commercio della Provincia del 1833, i fagioli figurano come…
Fagiolo borlotto nano di Levada PAT Veneto
I primi fagioli (Vigna sinensis o unguiculata) erano originari dell’Africa sub-sahariana, mentre i borlotti, i cannellini e tutti gli altri innumerevoli tipi vennero importati dall’America. La specie dei fagioli americani, originaria del Messico e Guatemala e scientificamente chiamata Phaseolus vulgaris, si diffuse rapidamente in Europa, fino a soppiantare quella africana. Nella nostra regione l’introduzione di…
Fagiolo di Posina “scalda” PAT Veneto
Testimonianze raccolte presso i produttori confermano la presenza della coltivazione dell’antica varietà del “fagiolo di Posina scalda” da lunghissimo tempo. Durante la mostra mercato, che si svolge ogni anno a Posina l’ultima domenica di ottobre, questo fagiolo è ricercatissimo essendo minima la quantità di fagiolo scalda destinata al mercato. È coltivato per lo stretto consumo…
Fagiolo gialét PAT Veneto
Il “fagiolo gialét” è conosciuto da oltre un secolo come un prodotto pregiato consumato in occasioni speciali, e venduto a famiglie benestanti ed alla Città del Vaticano. Il valore riconosciuto a questo fagiolo risiede nel sapore delicato e nell’alta digeribilità, anche per la buccia molto sottile che quasi si scioglie durante la cottura. Queste caratteristiche…
Farina di mais biancoperla PAT Veneto
Giacomo Agostinetti, agronomo di Cimadolmo, nei suoi “Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa”, edito a fine ‘600, segnala la presenza diffusa di un sorgoturco bianco, progenitore del’attuale varietà “bianco perla”, specie nei “Quartieri della Piave”. La sua massiccia diffusione si colloca tuttavia nella seconda metà dell’800, grazie alla sua maggiore…
Farina di mais Marano PAT Veneto
Il “mais Marano” è una varietà di mais creata nel 1890 da Antonio Fioretti, un agricoltore che provò ad incrociare due varietà di mais locali, Pignoletto d’Oro e Nostrano, nella speranza di adattare al meglio la pianta alle terre ghiaiose del Leogra, coniugando la qualità del primo alla resa del secondo. Si rivelò una felice…
Farina per polenta di mais “sponcio” PAT Veneto
La farina per polenta ottenuta dal mais “sponcio” è tradizionalmente presente nella valle feltrina, da quasi due secoli. Sono i caratteri morfologici della cariosside, di forma appuntita che punge le mani dai quali origina l’espressione popolare di “sponcio”, a determinare la peculiarità di questa varietà già descritta nel 1882 da G. Cantoni e nel 1887…
Fasol de Lago PAT Veneto
Il fagiolo ha sempre avuto un ruolo importante nell’alimentazione. I fagioli d’America furono importati in Europa dagli spagnoli e i loro semi furono donati da papa Clemente VII ad un umanista bellunese, Piero Valeriano (pseudonimo di Giovanni Pietro Dalle Fosse 1477-1558) affinché ne diffondesse la coltura. Il Valeriano avviò, a quanto pare tra il 1528-29,…
Fasola posenata PAT Veneto
La presenza e la tipicità della “fasola posenata” è testimoniata dalle voci e dalle cure di persone anziane che ne tramandano la sua coltivazione da numerose generazioni. I fagioli nella zona di Posina, infatti, sono coltivati da secoli per l’autoconsumo familiare e hanno sempre mantenuto un’importanza non secondaria nell’economia domestica e nell’alimentazione degli abitanti della…
Fasolo gnoco borlotto PAT Veneto
Il “fagiolo gnoco borlotto, lingua di fuoco” di Spinimbecco, frazione di Villa Bartolomea, veniva coltivato già prima degli anni ’30, anche se su superfici limitate e per lo più per il consumo famigliare. Solamente una piccola parte della produzione veniva commercializzata al mercato di Legnago (VR) o porta a porta. Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale…
Fave bellunesi PAT Veneto
La coltivazione delle fave nell’area dolomitica bellunese ed il suo utilizzo, sottoforma di prodotto decorticato, vantano una salda e comprovata tradizione secolare. Numerose sono le citazioni in testi, libri e riviste sia dal punto di vista storico che culinario ed altrettanto importante è la documentazione fotografica e la ricerca etno-botanica. Merita di essere citato il…
Fragola altopolesana PAT Veneto
La coltivazione della Fragola Altopolesana è parte integrante della tradizione agricola del Polesine, una zona storicamente votata all’agricoltura grazie alla fertilità dei suoi terreni. Le fragole altopolesane sono spesso protagoniste di sagre e fiere locali, dove vengono celebrate per la loro qualità e per il ruolo che svolgono nell’economia agricola del territorio. La Fragola Altopolesana…
Fragola di Verona PAT Veneto
La fragola era conosciuta e apprezzata fin da tempi antichissimi. Sembra che in Italia crescesse spontanea già due secoli prima Cristo. Secondo testimonianze depositate presso l’Archivio di Stato di Verona, datate 1796, la fragola era presente negli orti cittadini veronesi ancor prima del XVII secolo. La tradizione produttiva e il successo sui mercati locali della…
Fragole delle Dolomiti bellunesi PAT Veneto
Le fragole hanno da sempre suscitato l’interesse del contadino e del montanaro che, potendone disporre senza sforzo o impegno per la loro coltivazione in quanto specie spontanee, ha imparato a servirsene. Il suo consumo è testimoniato nell’area dolomitica bellunese da innumerevoli ricette per la produzione soprattutto di dolci, torte, crostate, succhi e confetture.
Funghi coltivati del Montello PAT Veneto
La fragola era conosciuta e apprezzata fin da tempi antichissimi. Sembra che in Italia crescesse spontanea già due secoli prima Cristo. Secondo testimonianze depositate presso l’Archivio di Stato di Verona, datate 1796, la fragola era presente negli orti cittadini veronesi ancor prima del XVII secolo. La tradizione produttiva e il successo sui mercati locali della…
Funghi di Costozza, sbrìse. PAT Veneto
La coltivazione dei funghi è una attività agricola relativamente giovane. I primi esempi di realizzazione di coltura in grotta si ebbero a Vicenza, nelle grotte di Costozza, nelle quali già naturalmente esistevano le condizioni climatiche di temperatura ed umidità per lo sviluppo dei funghi. Alla fine degli anni ‘50 le prime “fungaie” o “case dei…
Germoglio di radicchio bianco nostrano di Bassano PAT Veneto
Il germoglio di radicchio bianco nostrano è coltivato nel territorio bassanese dall’ottocento e sembra derivare da una selezione della varietà “variegato di Castelfranco”, attuata dagli agricoltori bassanesi. La coltivazione del “radicchio bianco di Bassano” è favorita dal microclima mite, ventilato e non umido caratteristico della zona, che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze,…
Giuggiola dei Colli Euganei PAT Veneto
Il giuggiolo è un piccolo albero (4-6- metri), originario della Cina meridionale da dove si è diffuso in tutti i paesi subtropicali, e nel bacino del Mediterraneo. In Italia è presente fin dall’epoca romana. Nel Veneto è pianta caratteristica dei colli Euganei dove ha trovato un habitat ideale nei pendii esposti al sole. I frutti…
Giuggiolo del Cavallino PAT Veneto
Originario della Cina e dell’Asia centrale, il giuggiolo è stato introdotto dai romani nel bacino del Mediterraneo, nell’Italia meridionale e centrale al tempo dell’imperatore Augusto. È citato negli scritti di Plinio e Columella. Nella laguna veneta si diffonde grazie ai mercanti veneziani, nell’epoca del massimo splendore della Serenissima Repubblica quando erano molto attivi gli scambi…
Grano saraceno PAT Veneto
Il grano saraceno ha una lunga storia nelle tradizioni alimentari delle popolazioni montane del Veneto. La sua coltivazione si è diffusa a partire dal Medioevo, quando veniva utilizzato come base per molte preparazioni quotidiane. Ancora oggi, il grano saraceno è celebrato in varie sagre e feste locali, dove è protagonista di piatti tipici e ricette…
Kiwi di Treviso PAT Veneto
L’actinidia è un frutto esotico originario della Cina, noto col nome di kiwi, del quale si hanno notizie dalla metà del secolo XIX a seguito di viaggi in estremo Oriente. Largamente coltivato da tempo in Nuova Zelanda è certamente uno dei frutti di più recente introduzione nella nostra alimentazione. Importata da un viaggio in Nuova…
Kiwi di Verona PAT Veneto
Il kiwi è un frutto originario della Cina di cui si è avuta notizia dalla metà del XIX secolo; importato in Italia nel 1973 ha avuto un grande successo tanto che, in pochi anni, la sua coltivazione si è estesa a tal punto da far divenire il nostro Paese il primo produttore mondiale. Il Veneto…
Kodinze PAT Veneto
Il termine “kodinz”, nel dialetto bellunese, indica lo spicchio di mela essiccato. Con questa tecnica venivano trasformate in passato non solo grosse quantità di mele, ma anche di albicocche, di pesche, di prugne, poiché un tempo era difficoltosa la produzione di conserve anche in relazione alla mancanza di strumenti adatti. Il prodotto si rifà, dunque,…
Kodinzon PAT Veneto
La tradizione di trasformare le mele in prodotti energetici che possano durare nel tempo ed essere facilmente consumati dai contadini, dai pastori e da tutti coloro che lavoravano in montagna, è molto antica e nasce nel paese di Sospirolo (Belluno), dove l’azienda agricola Lise ne ha registrato il marchio e la produce da decenni. Il…
Mame d’Alpago PAT Veneto
Nei primi anni sessanta del ’900 si avviarono politiche di sostegno a colture che avevano saputo sfamare e garantire anche un reddito ai contadini bellunesi; è il caso dei fagioli della famiglia dei “bonelli”, il fagiolo per eccellenza nella vallata feltrino bellunese dell’Alpago, indicati con il nome “mame d’Alpago”.
Mamma bianca di Bassano PAT Veneto
I fagioli nel Veneto hanno avuto nella storia una grande diffusione ed hanno trovato terreno fertile anche nel territorio bassanese, dove una varietà particolare, a frutto di grande dimensione e colore biancastro, è coltivata da secoli dalle famiglie di contadini. Oggigiorno sfortunatamente questa produzione ha subito un notevole ridimensionamento e viene praticata solo da poche…
Marinelle sotto spirito PAT Veneto
Le “marinelle sotto spirito” sono un prodotto tipico della provincia di Vicenza, preparato solitamente dalle famiglie per l’autoconsumo. La conservazione della frutta in alcool si rifà ad una tradizione antica, che mirava all’ottenimento di prodotti che potessero essere utilizzati anche a distanza di mesi dal periodo di produzione.
Marrone di San Mauro dei monti Lessini veronesi PAT Veneto
Riferimenti specifici alle castagne veronesi sono datati 1584 quando Adriano Valerini in “Le bellezze di Verona”, sottolineando le rilevanti dimensioni del frutto, parla di “castagne che vengono tanto grosse”. Ma è verso la fi ne dell’800 che si comincia a distinguere sistematicamente la castagna dal marrone, identificando quest’ultimo per i frutti di maggiori dimensioni e…
Marrone feltrino PAT Veneto
Il territorio feltrino, che comprende la parte occidentale della valle del Piave, presenta pendii non eccessivamente elevati e costituisce una zona di raccordo tra l’area dolomitica e quella prealpina. In quest’area la castanicoltura è presente sin dai tempi degli insediamenti romani e le castagne sono state per secoli tra gli alimenti base della dieta degli…
Marroni della Valrovina PAT Veneto
La selezione del castagno da frutto dalla specie selvatica si deve ai Romani, che lo diffusero sulle montagne di tutta la penisola. Questo frutto ha da sempre rappresentato un pilastro dell’economia montana, sia come fonte alimentare sia per la produzione di ottimo legname. La castanicoltura ha tuttavia subito un certo declino a causa dello spopolamento…
Mela del Medio Adige PAT Veneto
Notizie riguardo al primo tentativo di introdurre la coltivazione del melo nella zona del medio Adige risalgono ai primi del Novecento, quando un certo Clemente De Togni, che aveva frequentato dei corsi di frutticoltura in Svizzera, dopo aver fatto controllare da esperti la qualità del terreno, iniziò nel Castelbadese la coltivazione delle mele della qualità…
Mela di Monfumo PAT Veneto
Oggi la produzione, seppur scarsa, viene mantenuta con scopi di salvaguardia e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, legate alle tradizioni del prodotto e del suo territorio. Nei “broli” (i frutteti) e nelle “chiusure” (i prati delimitati dagli alberi da frutto) vengono tuttora coltivati accanto a mele e pere autoctone, anche fichi, mandorli, susini e marasche….
Mela di Verona PAT Veneto
La diffusione della mela nel territorio veronese ha origini molto antiche. In epoca romana, era segnalata la presenza di mele veronesi dalle caratteristiche specifiche (le cosiddette mele lanate, che erano ricoperte da una leggera lanugine). In documenti del XIV e XV secolo è riportata l’esistenza di una produzione in grandi quantità di “frutti saporosi d’ogni…
Melone del Delta Polesano PAT Veneto
Il melone è originario dell’Asia Centrale e Occidentale, da cui si è esteso a India e Cina e, solo in epoca tardo imperiale romana, nell’area mediterranea. In Italia si sta riscontrando un progressivo aumento delle superfi ci interessate da questa coltura, che vede la Sicilia come regione maggiormente interessata con oltre un quarto della produzione…
Melone montagnanese PAT Veneto
Il melone montagnanese è una pianta che, assieme alla canapa, alla vite e al frumento trova particolare citazione negli Statuti del comune di Montagnana del 1366 dove all’art. 85, a proposito della corsa ancor oggi famosa del “Palio di Montagnana”, si fa esplicita menzione del frutto di “melone”: al terzo vincitore del gioco andava in…
Melone precoce veronese PAT Veneto
Le prime notizie sul melone veronese risalgono al XVI secolo; infatti, nel volume “Le bellezze di Verona” del 1584, A. Valerini sostiene che “i meloni della provincia di Verona non sono inferiori a quelli di Mantua o di Faenza”. S. Iacini, nella monografia sull’Inchiesta Agraria della Provincia di Verona del 1882, osserva che “i meloni…
Mostarda vicentina PAT Veneto
La mostarda è una confettura di frutta candita e speziata. È un alimento nato dalla necessità di conservare la frutta fuori stagione, attraverso la canditura e l’uso di senape, spezie o mosto che sono conservanti con proprietà antibatteriche. Il nome deriva dal latino “mustum ardens” che significa mosto piccante e cioè il mosto ottenuto dalla…
Nettarina di Verona PAT Veneto
La denominazione “nettarina di Verona” è riservata ai frutti a polpa bianca e a polpa gialla delle varietà a maturazione precoce, media e tardiva appartenenti alla specie Persica laevis DC. La “nettarina di Verona” si distingue per il colore dell’epidermide dei frutti, più intenso e brillante rispetto a quello che contraddistingue di norma ciascuna cultivar….
Noce dei grandi fiumi PAT Veneto
In passato la produzione di noci in Italia era sostanzialmente limitata alla regione Campania. Le difficoltà di meccanizzazione e l’abbattimento di molti alberi, venduti per il legno, ha fatto crollare tale produzione, cosicché l’Italia, un tempo tra le prime produttrici mondiali ed esportatrice di noci, è divenuta importatrice per oltre la metà del suo fabbisogno….
Noce di Feltre PAT Veneto
Il noce è una pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell’ Asia sud-occidentale, dove cresce spontanea. Diffusasi anche nelle zone temperate di Europa e Stati Uniti d’America è apprezzata sia per la produzione del frutto, molto usato in cucina, sia per quella di legname pregiato. La noce è tradizionalmente simbolo di fortuna ed i…
Orzo agordino PAT Veneto
La coltivazione dell’orzo “agordino”, vanta in tale area dolomitica una tradizione secolare, in particolare per quanto riguarda il consumo umano del prodotto decorticato, testimoniata in vari documenti. Antonio Maresio Bazolle nel suo manoscritto di fine Ottocento “Il possidente Bellunese” gli dedica un intero capitolo. “A differenza del frumento e della segale, l’orzo viene seminato in…
Patata americana di Anguillara e Stroppare PAT Veneto
In Italia sembra sia stata introdotta inizialmente in Toscana verso il 1630, ma rimase una curiosità botanica fino a circa il 1880. In quell’epoca il Conte Antonio Donà dalle Rose ne iniziò la coltivazione intensiva nei propri terreni in provincia di Rovigo, a ridosso del fiume Adige. Da qui la coltura si estese in territorio…
Patata americana di Zero Branco PAT Veneto
La patata americana, nota anche come “patata dolce” è una pianta erbacea perenne originaria dell’America centrale. In Europa fu introdotta nel 1500 pare dallo stesso Cristoforo Colombo, dopo la scoperta del continente americano. Attualmente si coltiva oltre che nella zona di origine, in tutte le aree subtropicali e anche in Italia sono presenti numerose zone…
Patata cornetta PAT Veneto
La patata è un tubero arrivato in Europa dopo la scoperta dell’America. Per l’economicità e la facilità di coltivazione, è stato alla base dell’alimentazione della popolazione più povera. La patata è dotata di una notevole capacità di adattamento ai vari tipi di terreno e alle diverse peculiarità climatiche dei luoghi di coltivazione. Nella zona a…
Patata del Montello PAT Veneto
A seguito della scoperta dell’America, la patata è stata portata in Europa all’inizio del XVI secolo. Utilizzata inizialmente come cibo per animali e poi ritenuta alimento tipico delle tavole più povere, la patata è oggi uno dei prodotti e dei cibi più noti e amati, occupando un posto di prim’ordine in molte ricette. Tra le…
Patata del Quartier del Piave. PAT Veneto
La patata è oggi è uno dei prodotti più noti e amati che compaiono sui nostri piatti; coltivata ovunque e in grande quantità. Solo di recente è stata rivalutata per il suo giusto valore: ha infatti acquistato importanza e prestigio sia nella Destra che nella Sinistra Piave, tanto che ormai tutti conoscono la patata del…
Patata di Bolca. PAT Veneto
Bolca, da sempre, è stato un territorio silvo-pastorale. Dal Rinascimento, sono iniziate le coltivazioni di cereali mentre, come tradizione, la patata è entrata nella cultura gastronomica locale agli inizi dell’Ottocento. Qui la patata ha trovato un ambiente di coltivazione particolarmente favorevole, sia per le dotazioni dei terreni, d’origine vulcanica con detriti basaltici, sia per l’altitudine…
Patata di Cesiomaggiore PAT Veneto
La storia della patata dalla fine dell’800 agli inizi del XIX secolo è caratterizzata da pressioni padronali volte ad estendere tale coltura, a scapito del granoturco; da sperimentazioni da parte degli organismi preposti per individuare gli aspetti tecnici e agronomici atti a migliorarne la coltivazione; da impulsi di natura ideologica, legati alla politica autarchica del…
Patata di Chioggia PAT Veneto
Nel Veneto la patata viene per la prima volta piantata nell’orto botanico di Padova. Molti agronomi, geologi e botanici si interesseranno alla sua coltivazione che rimase, in quegli anni, solo oggetto di curiosità nel mondo accademico. In laguna, un’interessante prova di coltivazione si svolse nell’isola della Giudecca nel 1816 a opera di un veneziano (P….
Patata di Montagnana PAT Veneto
È uno dei prodotti più noti e amati che compaiono sui nostri piatti; coltivata ovunque e in grande quantità. Nelle campagne venete la patata venne introdotta, soprattutto per merito delle attività sperimentali condotte dai fratelli veronesi Pietro e Giovanni Arduino, nel XVIII secolo. Nella zona di Montagnana ha trovato clima e terreni adatti alla sua…
Patata di Posina. PAT Veneto
La tradizione e la fama della “patata di Posina” va di pari passo con quella dei fagioli della vallata. Si tratta di produzioni sviluppatesi dove le condizioni di scarsità di terreno coltivabile e di profondità dello stesso, consentivano la coltivazione di pochissime colture per la sopravvivenza delle comunità locali. La coltivazione di questa patata è…
Patata di Rotzo PAT Veneto
La “patata di Rotzo” ha un’antica tradizione agricola, data dal fatto che il tubero ha trovato nei prati, boschi e nel clima della zona un contesto ambientale ideale per esaltarne le qualità organolettiche. La prima testimonianza documentale che attesta della coltivazione del tubero nella zona di Rotzo risale alla fine del 1700, nel volume “Memorie…
Patata dorata dei terreni rossi del Guà PAT Veneto
Nel 1894 il Sindacato Agrario di Padova intraprese una campagna di propaganda a favore della patata, ma fu solo in tempi successivi che venne individuato come territorio vocato a tale coltivazione il bacino costituito dai terreni alluvionali lungo i fiumi Adige e Guà (noto nel suo tratto vicentino come Agno e in quello padovano come…
Peperone di Zero Branco PAT Veneto
Il peperone è un ortaggio proveniente dall’America del Sud che ha fatto la sua comparsa sulle tavole europee nel XVI secolo. Secondo alcuni studiosi il centro di partenza della diffusione di questo vegetale è il Brasile, secondo altri la Giamaica. La coltivazione di questa pianta, delle numerosissime varietà, è largamente diffusa a livello mondiale, mentre…
Pera del Medio Adige PAT Veneto
Il pero (Pyrus communis) è una pianta spontanea, originaria dei boschi europei, coltivata in un gran numero di varietà da tempo immemore e diffusa oramai in tutti i continenti. La zona del medio Adige costituisce una fra le più rinomate ed antiche aree dedite alla coltivazione del melo e del pero, tradizionale fornitrice delle mense…
Pere del veneziano PAT Veneto
La coltivazione del pero nella Venezia orientale viene introdotta massicciamente negli anni tra il 1920 e il 1930. L’innovazione e la diversificazione produttiva verso la frutticoltura è allora guidata dalle grandi aziende dell’epoca originate dalla bonifica degli inizi del secolo. Iniziatori di una realtà ancora oggi vitale ed economicamente interessante furono i conti Frova e…
Pere del veronese PAT Veneto
La presenza di piante di pero nella provincia veronese è ampiamente riportata nella “Monografia della provincia di Verona” del Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti (Firenze 1904) in cui si fa un’ampia disamina delle varietà coltivate in quel periodo, sottolineando il carattere promiscuo della coltivazione. Dopo la Seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il…
Pesca bianca di Venezia PAT Veneto
Il pesco a pasta bianca è presenza storica consolidata nel territorio di Cavallino e Jesolo, la cui sorte si è però strettamente legata all’alluvione del 1966 che ne ha causato un forte ridimensionamento produttivo. In realtà la moria del pesco, causata da asfissia radicale, era già in atto in forma strisciante per l’innalzamento della falda…
Pesche di Povegliano PAT Veneto
La pesca veniva citata dai greci e dai latini come il frutto di Persia, la cui introduzione nell’area ellenica si faceva risalire ai tempi di Alessandro Magno il quale, di ritorno dalle sue campagne asiatiche, portò in patria alcune piante di pesco. In realtà questo albero proveniva dalla lontana Cina, dove era noto fin dal…
Pisello di Borso del Grappa PAT Veneto
Non si hanno notizie precise sull’origine di questo legume, che probabilmente proviene dall’Asia centrale. Venne citato da vari studiosi greci e romani. Proprio quest’ultimi conoscevano e coltivavano due diverse varietà del legume. Attualmente l’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di piselli. Il “pisello di Borso del Grappa” era conosciuto fin dai tempi della Serenissima…
Pisello verdone nano di Colognola ai colli PAT Veneto
La coltivazione del Pisello Verdone Nano di Colognola ai Colli è parte integrante della cultura agricola della zona. Questo legume è al centro di diverse feste e sagre locali, dove viene celebrato per il suo valore culinario e culturale. In particolare, la Sagra dei Bisi (dei Piselli) è un evento annuale che attira visitatori da…
Pòm prussian PAT Veneto
La tradizione orale è concorde nell’indicare in un gruppo di minatori, costretti ad abbandonare la Prussia in una tarda primavera di fine Ottocento, gli artefici dell’introduzione della mela prussiana a Faller; al loro rientro i minatori portarono le marze di alcune piante da frutto, probabilmente attratti dalle dimensioni e dal colore di quelle varietà forestiere,…
Pomodoro del Cavallino PAT Veneto
La coltivazione della pianta del pomodoro fu introdotta in Europa dagli Spagnoli nel XVI secolo, ma non come ortaggio commestibile, bensì come pianta ornamentale, ritenuta addirittura velenosa. Non è ben chiaro come e dove, il frutto esotico di una pianta ornamentale, accompagnata da un alone di mistero e da una serie di credenze e dicerie…
Radicchio bianco fior di Maserà PAT Veneto
Il radicchio appare in Italia nel XVI secolo in provincia di Treviso, ma se ne hanno notizie sicure solo a partire dalla seconda metà dell’800. La sua consacrazione si deve all’agronomo Giuseppe Benzi che diede vita alla prima mostra del radicchio il 20 dicembre 1900, nella centrale Loggia di piazza dei signori a Treviso. Il…
Radicchio bianco o variegato di Lusia PAT Veneto
Secondo la maggioranza degli studiosi, è verosimile che tutte le varietà di radicchio attualmente coltivate derivino da individui a foglie rosse riconducibili al “Rosso di Treviso” che, introdotto in Europa intorno al XV secolo, ha iniziato ad interessare le zone tipiche del Veneto nel corso del secolo successivo. A partire da questa pianta, in seguito…
Radicchio variegato bianco di Bassano PAT Veneto
Il “radicchio variegato bianco di Bassano” è coltivato nella zona fin dall’Ottocento, e sembra derivare da una selezione attuata dagli agricoltori bassanesi della varietà “variegato di Castelfranco”. La particolarità del prodotto è determinata dal clima mite della zona, ventilato e asciutto che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze, e dalle caratteristiche dei terreni,…
Radicio verdòn da cortèl PAT Veneto
Il “radicio verdòn da cortèl” appartiene al grande gruppo delle cicorie o radicchi, famiglia Composite specie Cichorium intybus, il cui consumo risale a tempi remotissimi e le modalità di coltivazione sono state tramandate attraverso le generazioni nell’area di produzione. Le testimonianze scritte sull’utilizzo alimentare di questo ortaggio sono molto limitate. Va citata la notizia di…
Riso di Grumolo delle Abbadesse PAT Veneto
Nel libro“Le Abbadesse di Grumolo”, G. Ardinghi scrive “L’area di produzione denominata “Antico territorio delle Abbadesse” è situata a sud-est di Vicenza, fra Bacchiglione e Brenta e più precisamente tra i fiumi Tesina e Ceresone”. Nella pubblicazione “L’Italia dei Presìdi”, edita da Slow Food, si legge: “A Grumolo delle Abbadesse il riso, introdotto dalle monache…
Scarola o insalata d’inverno di Bassano PAT Veneto
La scarola è una varietà di insalata originaria delle zone temperate dell’Europa. Apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà toniche, depurative e diuretiche, ha trovato nel territorio attorno a Bassano del Grappa dei terreni adatti alla sua coltivazione che vanta una tradizione centenaria; il microclima mite e ventilato della zona e i terreni dotati di…
Sedano di Rubbio PAT Veneto
Rubbio si trova sulla strada che da Bassano sale all’Altopiano di Asiago: un minuscolo paese a 1057 metri s.l.m., di soli 300 abitanti, dove uno dei fiori all’occhiello della piccola comunità è la coltivazione del sedano, che viene praticata con successo dai primi del ‘900, grazie alla tipicità del suolo e al clima, che alterna…
Sedano rapa di Ronco all’Adige PAT Veneto
È doveroso ricordare questo prodotto con quanto riportato dal celebre poeta dialettale veronese Berto Barbarani (1872 – 1945), che ha scritto una ricetta su come impiegare il sedano rapa: “Si prende una testa di sedano-rapa piuttosto grossa. Si monda bene e si taglia a fette dello spessore di uno scudo di vecchio conio. Per ogni…
Sedano verde di Chioggia PAT Veneto
Nella zona di Chioggia quella del sedano è stata la prima coltura massicciamente impostasi nell’orticoltura locale. Ciò si è verificato tra gli anni ’50 e ’60, precedendo lo sviluppo della carota e del radicchio. Le linee produttive allora erano “aziendali”; ogni famiglia produceva il seme e si distingueva, o almeno tentava di farlo, per particolari…
Susina gialla di Lio Piccolo PAT Veneto
Il susino è un albero da frutto (Prunus domestica) della famiglia Rosacee, proveniente dal sud-est europeo e dall’Asia occidentale coltivata fin dai tempi più lontani, era noto ai Latini dal I secolo. È ampiamente coltivato in quasi tutte le regioni a clima temperato. La “succhetta” di Lio Piccolo era coltivata ed apprezzata dai veneziani all’epoca…
Tartufo della montagna veronese PAT Veneto
Il tartufo è un frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi. Si hanno testimonianze della sua presenza nella dieta del popolo dei Sumeri e al tempo del patriarca Giacobbe intorno al 1700-1600 a.C. In ogni epoca furono altamente apprezzati dai buongustai a partire dagli antichi Greci; i Romani ne furono ghiottissimi ed Apicio e…
Tartufo nero dei Berici PAT Veneto
Il tartufo ha una storia mlto antica. I greci lo chiamavano Hydnon (da cui deriva il termine “idnologia” la scienza che si occupa dei tartufi ), mentre in latino era il tuber, dal verbo tumere (gonfiare). Plinio il Vecchio nel libro della “‘Hystoria Naturale” parlava del tartufo che “sta fra quelle cose che nascono ma…
Verza moretta di Veronella PAT Veneto
Il professor Maccagnan Guerrino, storico di Veronella, evidenzia nel libro dedicato a “Ottavia Fontana. Maestra e Sindaco di Veronella”, pubblicato nel 2010, la presenza nel territorio veronellese di una diffusa coltivazione della “verza moretta” già nell’Ottocento. Lo scrittore descrive così il contesto storico-sociale di quel periodo: “Il lavoro agricolo era senz’altro l’occupazione più diffusa, incentrata…
Zucca marina di Chioggia PAT Veneto
La diffusione della coltivazione di diverse varietà di zucche sul territorio nazionale è dovuta alla notevole adattabilità e rusticità di questa orticola. Il Veneto è una delle regioni italiane dove l’ortaggio si è meglio acclimatato ed è coltivato in maniera intensiva per un consumo abituale. La “zucca marina di Chioggia” grazie alle doti di buona…
Zucca santa bellunese PAT Veneto
La coltivazione delle zucche nella Val Belluna ha caratterizzato, almeno negli ultimi due secoli, l’economia domestica delle famiglie contadine. Stimolo alla coltura della zucca era l’allevamento del maiale, per il quale le cucurbitacee costituivano un alimento eccellente. Infatti la sua coltivazione si diffuse nel corso del XIX secolo proprio a seguito di un incremento dell’allevamento…
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Amarettoni di Sant’ Antonio PAT del VENETO
Gli “amarettoni” di S. Antonio sono biscotti che derivano dalla ricetta del “dolce del Santo”, confezionati inizialmente come semplice amaretto, sono stati successivamente modificati e sono molto apprezzati soprattutto dai pellegrini che passano ogni anno per la Basilica, richiedendoli nei punti vendita della stessa. Proprio per questo motivo hanno assunto col tempo una certa aura…
Banana comune PAT del VENETO
Tipo di pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta del periodo bellico, pretese forme di pane di singola porzione alle quali vennero dati nomi di fantasia a tutt’oggi utilizzati.
Bibanesi PAT del VENETO
I bibanesi Si tratta di bocconcini di pane stirati a mano, di lunghezza e spessore variabili, friabili, leggermente salati e secchi, prodotti con olio di oliva di qualità, con quantità ridotta di semi di sesamo in superficie, colore giallo dorato, con sapore di pane, leggero e gradevole. Ai “bibanesi” classici si affiancano diverse versioni alla…
Bigoi PAT del VENETO
I “bigoi” sono probabilmente la pasta più tradizionale del Veneto, un prodotto di origine contadina in uso fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. La leggenda vuole che nel 1604 un pastaio di Padova, detto “Abbondanza”, venne autorizzato dall’allora Consiglio del Comune a godere del brevetto di un macchinario per lavorare la pasta, usando…
Biscotti baicoli PAT del VENETO
I biscotti veneziani per eccellenza sono i “baicoli” che creati due secoli fa, nelle offellerie e panetterie per le botteghe del caffè, sono ancora oggi tra i biscotti più delicati e saporiti. I “baicoli” veneziani sono molto considerati anche dai turisti stranieri i quali spesso si ricordano della loro bontà e li richiedono a distanza…
Biscotti bussolai PAT del VENETO
Il “bussolà” è un dolce antico che accompagna, nei secoli, la storia del popolo veneziano e dell’entroterra veneto.
Frittelle Veneziane PAT del VENETO
Le frittelle sono il dolce delle feste carnevalesche fin dal Rinascimento. La ricetta originale fu definita da Bartolomeo Scappi cuoco di Papa V. Per la sua grande popolarità e diffusione questo dolce fu definito nel ’700 “Dolce Nazionale dello Stato Veneto” e per lungo tempo fu prodotto e venduto lungo le calli veneziane in apposite…
Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi
Anguilla del Delta del Po PAT
L’anguilla ha corpo sub-cilindrico allungato a forma di serpente, testa lunga con bocca provvista di piccoli denti, occhio rotondo, pinna dorsale fusa con la pinna caudale, le pinne pettorali sono corte e tondeggianti, la pelle è viscida per la presenza di abbondante muco. Durante le migrazioni riproduttive l’anguilla assume una livrea bruno-verdastra quasi nera con…
Vongola verace del Polesine PAT
La vongola verace (Tapes philippinarum) è un mollusco, caratterizzato da conchiglia di forma ovale, leggermente troncata nella parte posteriore, con valve solcate da striature radiali che si incrociano con solchi concentrici di accrescimento ben evidenti. Ha una larghezza variabile di 4-6 cm. La colorazione esterna della conchiglia è generalmente biancastra o bruno chiara, talvolta giallastra,…
Latterini marinati del delta del Po PAT Veneto
I “latterini marinati del Delta del Po” sono una semiconserva di pesciolini della specie latterino (Atherina boyeri) provenienti dalla pesca locale, fritti, marinati e commercializzati in lattina. Il latterino presenta corpo slanciato, con testa piccola e muso appuntito, bocca media, terminale, obliqua; occhio grande. Il colore è grigio-verdastro con puntini neri sul dorso, ventre biancastro,…
Gambero di fiume della Venezia Orientale PAT
Il gambero d’acqua dolce rappresenta senz’altro uno dei componenti di quella cultura popolare oggi in via di progressivo dissolvimento. Il gambero di fiume è noto da tempo immemorabile, tanto da divenire oggetto di una ricca iconografi a che trova conferma nella letteratura e nel folklore nazionale dalla seconda metà dell’Ottocento.
Gastronomia
Frittata con i bruscandoli PAT Veneto
La frittata con i bruscandoli è il piatto tradizionale che viene gustato durante la festa di San Marco, il 25 aprile, generalmente festeggiata in Veneto con un pic-nic sulle rive dei fiumi o in qualche bel prato in campagna. Nel VIII secolo, alle origini della festa, la popolazione era povera e questo piatto si poteva preparare semplicemente…
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)
Miele dei Colli Euganei PAT
Il miele è il prodotto del nettare dei fiori che le api bottinano, trasformano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare; si tratta di una sostanza zuccherina dall’odore gradevole e dal gusto più o meno dolce. È composto da acqua, zuccheri semplici, enzimi, vitamine, sali minerali e sostanze ormonali. Si presenta semi-liquido, vischioso, trasparente, dalla…
I PAT: prodotti agroalimentari tradizionali sono produzioni riconosciute dal Mipaaf in ogni regione d’Italia: cosa sono e quanto contano sul territorio? Le produzioni di qualità italiane sono numerose e tra loro troviamo i Prodotti Agroalimentari Tradizionali: PAT. Si tratta di produzioni tipiche che nel loro processo di produzione non subiscono modifiche da almeno 25 anni.