
Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
La “bondola della Val Leogra” è realizzata con lo stesso impasto dei cotechini (carni, cotica, muscoli, tendini, coda ed eventualmente lardo) a cui vengono aggiunti sale e pepe, cannella e chiodi di garofano. Si differenzia per la forma che è tondeggiante e più grossa, perché la pasta viene insaccata in ritagli avanzati di budelli usati per le soppresse o in vesciche di vitello o in quella stessa di suino. Presenta un sapore simile a quello dei cotechini, speziato e leggermente piccante.

Le carni e le cotiche vengono macinate, impastate, salate e pepate, rimacinate e insaccate, ponendo attenzione nell’evitare che permangano all’interno bolle d’aria che potrebbero compromettere la riuscita del prodotto. Quindi si lega a forma di sacchetto. Il prodotto va asciugato in locali freschi (temperature tra 12 e 14 °C) e con ricircolo naturale d’aria. La conservazione avviene in luoghi freschi e umidi, ma il prodotto va comunque consumato entro una trentina di giorni. Si consuma come un cotechino, dopo cottura in acqua si accompagna con cren, radicchio o verdure bollite.
Tradizionalità
La “bondola” è un insaccato tipico della Val Leogra che si produce con carne di maiale. Ha una forma contenuta e tondeggiante ma più grossa dei cotechini e questo permette all’impasto di conservarsi più fresco e più a lungo. Creata per sfruttare gli avanzi del budello utilizzato per altri insaccati, la “bondola” appartiene da lungo tempo alla tradizione alimentare padovana e vicentina.
Territorio interessato alla produzione: Val Leogra in provincia di Vicenza.

Fragola altopolesana PAT Veneto

Soprèssa co la brazòla del basso vicentino PAT Veneto
La “sopressa con la braciola” fa parte della tradizione culinaria del basso vicentino che ha portato all’elaborazione di altre varianti con l’utilizzo di diverse carni inserite all’interno del classico impasto per impreziosire l’insaccato e creare un prodotto apprezzato e gustoso.
