Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Salame fresco trevigiano, salado fresco (da consumare cotto).
Il salame fresco trevigiano è caratterizzato dal leggerissimo profumo conferito dal vino bianco con cui si bagnano le carni macinate. Al palato è morbido e gustoso. La forma del “salado” è cilindrica con un diametro variabile tra 6 a 8 cm e una lunghezza dai 20 ai 30 cm. Il peso fi nale si aggira attorno ai 600-700 grammi. È un prodotto che si presenta molto morbido e gustoso. Al taglio mostra un’omogenea distribuzione e proporzione di grasso e magro; colore rosso per la carne magra e bianco per il grasso. Buona coesione tra grasso e magro.
È ottenuto utilizzando parti magre (spalla e trito) e parti grasse (pancetta e gola guanciale) del maiale, macinate assieme. L’impasto viene insaporito con sale (marino), aromatizzato con pepe e vino bianco. Dopo una accurato mescolamento, finito a mano, l’impasto viene insaccato in budello naturale. La legatura si fa a mano. L’asciugatura avviene in un locale apposito a temperatura variabile secondo un ciclo stabilito (da 12 a 23°C) per 6 giorni con una umidità relativa compresa tra 78 e 88%. La stagionatura è di almeno 20 giorni a temperature comprese tra 11 e 13 °C. Il consumo tipico del “salado” trevigiano è quello con cottura al tegame, spruzzato d’aceto, con polenta morbida o arrostita. Tipica è anche la minestra di brodo e salame fresco(pasta di salame) detta “tastasal” con aggiunta di riso.
Tradizionalità
Il “salado” è caratterizzato dall’essere leggermente più grasso degli altri, meno stagionato e più morbido, può essere quindi usato in maniera diversa rispetto agli altri salami e può essere quasi “spalmato”. Inoltre, data la pregevolezza delle carni è adatto a ricavare sughi per condire paste, risotti, brodi.
Territorio di produzione I comuni della Marca Trevigiana, provincia di Treviso