Susina pazza, Scarrafona e Turcona PAT Campania

La coltivazione del susino nell’area Vesuviana risale ai secoli scorsi e tuttora sono presenti varietà di rinomata fama e di particolare pregio per le caratteristiche organolettiche dei loro frutti. Tra queste spiccano le varietà “Pappacona”, “Pazza”, “Turcona” e “Scarrafona” che hanno in comune le ottime qualità gustative, la ridotta serbevolezza ma anche una scarsa resistenza alle manipolazioni.

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Sentiero Italia CAI Umbria Marche 09 Bagnara di Nocera Umbra – Valsorda (Rifugio Monte Maggio)

Bagnara – Valsorda Una tappa lunga e caratterizzata da dislivello intermedio che prosegue in direzione nord lungo il crinale degli Appennini Tadinati che delimitano a est la piana tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Da Le Saliere si procede in direzione nord fino al Passo del Termine da cui ci si addentra nei boschi costeggiando la Cima del Pormaiore. Con percorso a saliscendi si giunge al Pian di Faeto e si continua sempre verso nord fino al valico di Val del Pero. Passando sotto la cima del Monte Nero e aggirando la cima del Monte Serra Santa si tocca l’omonimo santuario e si prosegue fino alla Località Valsorda dove sorge il Rifugio Monte Maggio per il pernottamento.

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Sentiero Italia CAI Umbria Marche 08 Colfiorito – Bagnara di Nocera Umbra

Colfiorito – Bagnara Con tappa lunga e dislivello ridotto il Sentiero Italia prosegue il proprio cammino in direzione nord attraverso l’Umbria. In direzione ovest si costeggia la palude che caratterizza il Parco Regionale di Colfiorito, prima di svoltare verso nord costeggiando la strada provinciale d’Annifo fino alla piana dove sorge l’abitato di Bagnara. Non ci si ferma qui, ma si riprende a salire raggiungendo il Passo Carosina a quota 855 metri raggiungendo il crinale che sovrasta la città di Nocera Umbra che si segue fino alla località Le Saliere.

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Susina pappacona PAT Campania

Tra le più note varietà di susino ancora coltivate nelle aree flegrea e vesuviana, vi è la Pappacona, la cui denominazione è però impropriamente utilizzata commercialmente per citare l’intera categoria di susine tardive, oblunghe, a buccia scura e polpa verdastra. Per la verità di “Pappacona” esiste anche un ecotipo a buccia gialla. Alberi di Pappacona sono tuttora presenti anche nell’agro Nocerino e nella Valle dell’Irno.

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Susina Marmulegna PAT Campania

Tra le susine diffuse nell’area flegrea e nel casertano la varietà di maggior pregio commerciale è la “Marmulegna”. Essa prende il nome dalle venature presenti all’interno della sua polpa gialla, che ricordano quelle del marmo. Anche la buccia è gialla ed il frutto, di grandezza media e dalle ottime qualità organolettiche, ha un sapore molto forte ed aromatico ed è particolarmente resistente alle manipolazioni. La Marmulegna è in realtà un ecotipo derivante dalla cultivar americana Goccia d’Oro (Shiro) diffusa in Campania a partire dagli anni ‘60, che si è particolarmente adattata alle condizioni pedo-climatiche della Campania. Tuttora è la varietà estiva di susino più coltivata nelle province di Napoli e Caserta.

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Susina botta a muro PAT Campania

Il susino è molto diffuso in tutta l’area napoletana, in particolar modo nell’area flegrea dove sono coltivate ancora diverse varietà tradizionali. La “Botta a muro”, detta così perché ricorda, nella forma e nel colore, dei piccoli petardi, è una delle più diffuse. è di dimensioni medie e di colore violaceo. La polpa è tra il verde ed il giallo ed è molto saporita ed aromatica, la buccia è di un bel colore violaceo scuro. La Botta a muro, detta anche “settembrina nera” perché matura in questo periodo, è abbastanza resistente alle manipolazioni ed è utilizzata per la produzione di confetture. è tuttora molto richiesta sui mercati locali.

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Speuta PAT Campania

La speuta, detta anche “speutona”, è una graminacea coltivata nelle aree cerealicole dell’Avellinese, soprattutto presso Casalbore e Montecalvo Irpino, e del Beneventano e corrisponde alla triticum spelta, il farro maggiore utilizzato per la produzione di pani e minestre dalle popolazioni italiche. La pianta è costituita da culmo alto circa 1 metro e da una spiga di circa 8-10 centimetri leggermente arcuata a maturità. Ciascuna spiga presenta, approssimativamente 15 cariossidi, cioè chicchi, con una frattura vitrea o farinosa. è un cereale a semina autunnale e da secoli è utilizzato per la preparazione di pane e pasta nonché come alimento per ovini e bovini. Nella medicina tradizionale popolare era utilizzata per preparare decotti è utilissima per la soluzione di problemi gastroenterici, sia nell’uomo che negli animali.

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Sedano di Gesualdo PAT Campania

Il gambo e il ciuffo del sedano di Gesualdo si presentano di colore verde intenso. La base del gambo è più chiara quasi tendente al bianco. L’intensità del colore, tuttavia, dipende dall’esposizione delle piante alla luce solare nelle fasi di sviluppo. Il gambo, o costa, è pieno e tondeggiante con un diametro che varia dai tre ai sei centimetri, quindi più piccolo rispetto al sedano tradizionale. Al contrario, l’altezza è maggiore rispetto alle altre varietà di sedano presenti sul territorio, arrivando fino ai 100 centimetri.

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