Sentiero Italia CAI Lazio 10 Carsoli – Paganico Sabino

Carsoli – Paganico Sabino Una tappa di media lunghezza e dislivello, grazie a un percorso con numerosi saliscendi, entra nel territorio della Sabina concludendosi nei pressi del lago artificiale del Turano. Da Carsoli si affronta la prima ascesa di giornata che con alcune perdite di quota raggiunge l’abitato di Collalto Sabino a 940 metri di quota prima di una prima discesa che si conclude presso Mola tra le Vene lungo il corso del torrente Fossa di Riancoli. Una seconda salita ripida porta a oltre 1000 metri alla base della cima della Vena Maggiore dove inizia un lungo traverso a mezzacosta ai piedi delle cime del Monte Cervia e del Colle Pobbio. La tappa si conclude presso la lingua meridionale del lago a Paganico Sabino.

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Sentiero Italia CAI Lazio 09 Cervara – Carsoli

Cervara – Carsoli Con questa tappa lunga ma caratterizzata da dislivello prevalentemente in discesa si abbandonano i Monti Simbruini per raggiungere la piana di Carsoli, circondata dai Monti Carsoleani. Dalla Locanda dell’Orso una breve salita conduce alla sella sotto il Colle Corizzi dove inizia una lunga discesa che tocca gli abitati di Camerata Nuova e Rocca di Botte prima di raggiungere il paese di Pereto dove una risalita porta a svalicare verso la cittadina di Carsoli l’ungo l’autostrada che collega Roma e l’Aquila.

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Sentiero Italia CAI Lazio 08 Livata – Cervara

Livata – Cervara Ultima tappa all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini che con lunghezza media e dislivello ridotto raggiunge l’abitato di Cervara di Roma con andamento a saliscendi sempre al di sopra dei 1000 metri di quota. Dall’abitato di Monte Livata si imbocca il sentiero in salita che raggiunge i 1591 metri del Monte Calvo. Si prosegue lungo il crinale in direzione nord ovest scendendo all’abitato di Campaegli procedendo parallelamente alla strada carrozzabile fino a monte di Cervara di Roma dove si riprende a salire fino al Rifugio Locanda dell’Orso.

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Sentiero Italia CAI Lazio 07 Vallepietra – Livata

Vallepietra – Livata Una tappa ancora di lunghezza intermedia ma di dislivello notevole che riporta in quota tra alcune delle principali elevazioni dei Monti Simbruini. Da Campo della Pietra si sale fino alla base delle ultime pendici del Colle della Tagliata prima di attraversare a mezzacosta fino al Passo Procolo. Aggirando la cima del Monte Autore con i suoi 1855 metri di quota si passa da Le Vedute e si scende al Rifugio del Nibbio. Da qui una discesa a tratti su sentiero e a tratti su carrozzabile conduce alla stazione turistica di Monte Livata che sorge nel comune di Subiaco.

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Patata di Acerno PAT Campania

La coltivazione della patata ad Acerno risale al periodo del Fascismo, tra gli anni ’30/’40, quando gli acernesi coltivavano le patate non solo negli orti vicino al centro abitato, ma anche in località Piano del Gaudo, a circa 1000 metri di altezza, ai piedi del Monte Polveracchio. Tale coltivazione avveniva non solo per soddisfare le esigenze locali, ma anche dei comuni del circondario.

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Papacella PAT Campania

Peperoncino della tipologia TOPEPO con frutti tondi rossi o verdi con polpa dolce e spessa che sono utilizzati per la conservazione sottaceto (con diverse varianti culinarie da zona a zona). Si coltivano anche tipologie piccanti. I frutti “conservati” rientrano in molte ricette tipiche campane.

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Panzarieddi di Casalbuono PAT Campania

Il seme di questo ecotipo presenta una forma tipicamente rotondeggiante, piccole dimensioni e un colore bianco. Nella pratica Casalbuonese questi ecotipi sono strettamente legati alla consociazione con il mais i cui steli rappresentano un ottimo sostegno allo sviluppo della leguminose, in alternativa i sostegni sono sostituiti da paletti di legno e reti di nylon. In questo secondo caso si effettua “la semina a postarelle”, in una buca di 30 cm di diametro sono posti 5-7 semi a cerchio, con a centro un sostegno in legno che fa da appiglio per le piante La semina si effettua in contemporanea a quella del mais (in alcuni casi il mais viene portato nel terreno con leggero anticipo rispetto alla leguminosa) alternando file miste mais/fagiolo ad una o più file di solo mais onde evitare la formazione di pareti troppo fitte, sottoposte all’azione del vento e, soprattutto, per permettere una buona penetrazione della luce all’interno della coltura.

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Sentiero Italia CAI Lazio 06 Filettino – Vallepietra

Filettino – Vallepietra La tappa O06 parte dall’Hotel Monte Viglio sito nel Comune di Filettino (1058 slm) e termina in  Piazza Italia nel Comune di Vallepietra (786 slm) presso l’Ostello del Pellegrino. La lunghezza  complessiva della tappa è di 15,5 Km e la stessa ha un dislivello positivo di 690 mt. Partendo  dall’Hotel Monte Viglio, si scende la Via Panoramica fino ad arrivare presso il Municipio in Via Primo  Maggio. Da questo punto, si scendono delle scalette dove ci si troverà in Via Roma.

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Sentiero Italia CAI Lazio 05 Campocatino – Filettino

Campocatino – Filettino Con questa tappa di media lunghezza e dislivello prevalentemente in discesa si abbandonano i Monti Ernici e i Monti Cantari per scendere a Filettino, il comune laziale posto all’altitudine più elevata, nel punto di incontro con i Monti Simbruini. Da Campocatino si scende al Pratiglio di Sant’Onofrio dove inizia un tratto in piano per raggiungere la Serra Magliano e a breve distanza la Serra di Sant’Onofrio. Da qui attraverso fitti boschi si riprende la discesa fino ai 1048 metri di quota di Filettino.

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Origano del Matese PAT Campania

Nell’area considerata si rinvengono spontanei diversi ecotipi della specie Origanum vulgare, appartenente alle Lamiacee; in particolare si riconoscono piante a infiorescenza bianca e piante (pirare e secondo alcuni più pregiate) ad infiorescenza di color lilla piu o meno intenso. la pianta perenne, erbacea, alta fra i 30 ed i 40 cm; il tipo piu aromatico e ricco in olii essenziali quello raccolto nelle aree aride sommitali, esposte a mezzogiorno, del massiccio calcareo.

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