Guanciale dei monti Lepini al maiale nero PAT Lazio

Prodotto tradizionalmente nei mesi invernali, il Guanciale dei Monti Lepini al maiale nero si ottiene dalle guance di maiali della razza locale “maiale nero dei Monti Lepini” condite e aromatizzate con pepe, peperoncino, finocchio, timo e rosmarino. Presenta la classica forma triangolare e pezzatura da 0,5 a 1kg. La stagionatura va da 20 a 120 giorni.

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Filetto di Leonessa PAT Lazio

Il filetto di Leonessa presenta forma parallelepipeda e colore interno bianco roseo screziato di rosso. Per la sua preparazione la materia prima deriva da suini nazionali pesanti alimentati a secco. Entro 24 ore dall’arrivo della mezzena viene effettuato il sezionamento dei tagli, mantenuti poi in cella frigo. Scelto il taglio idoneo, ossia il filetto, si procede alla salatura con sale e l’immersione per 18 ore nel vino arricchito con pepe. Successivamente viene effettuata la speziatura sempre con il pepe, un lavaggio con successiva asciugatura e la stagionatura in locale specializzato a 13-15°C per 2 mesi.

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Coppiette di cavallo, bovino, suino PAT Lazio

Carne magra di suino, bovino (anche di pura razza Maremmana e relativi incroci) ed equino, essiccata ed aromatizzata con peperoncino, semi di finocchio, aglio, rosmarino e vino bianco. Il prodotto presenta la caratteristica forma irregolare a listarelle più o meno grandi e colore da rosso vivo a marrone scuro. Generalmente confezionata in vaschette o in buste per alimenti. Si segnala anche la produzione di coppiette ottenute dalla lavorazione di carne di asino opportunamente essiccate ed aromatizzate.

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Coppiette affumicate di bufala PAT Lazio

Le Coppiette affumicate di bufala sono listarelle di carne più o meno grandi, di colore variabile dal rosso vivo al marrone scuro, ottenute dalla lavorazione di carne magra di bufala ricavate dalle rifilature dei tagli di seconda scelta. Sono particolarmente saporite e aromatiche grazie al condimento con il sale, peperoncino, abbondante aglio e vino bianco e dal caratteristico sapore e profumo di affumicato dovuto all’affumicata al naturale con foglie di alloro e rosmarino.

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Coppa viterbese PAT Lazio

Selvaggina e teste di maiali o di cinghiali sono, nel basso medioevo, le pietanze più apprezzate o le più gratificanti per i convitati nobili. In Viterbo, in questo periodo, il capo del maiale ha la stessa importanza del resto dell’animale come si evince dallo “Statuto dei macellari” del 1384. Tale preparazione potrebbe, pertanto, affondare le sue radici proprio in quest’epoca storica.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 30° Tappa Colle di San Bartolomeo – Passo di Prale

Colle San Bartolomeo – Passo di Prale Con questa tappa breve e di dislivello ridotto il Sentiero Italia sale sulla cima del Monte Armetta, la vetta più elevata delle Prealpi Liguri, benché si trovi amministrativamente in territorio piemontese. Dal Colle San Bartolomeo si sale per crinale sulla cima del Monte Armetta a 1739 metri sul livello del mare. Ampia la vista che si gode dalla sommità, sull’abitato di Ormea dal ripido e scosceso lato piemontese e sulla Liguria dal versante più dolce esposto a sud. Un lungo tratto di crinale in discesa porta al Monte della Guardia e in seguito attraverso fitti boschi a Passo delle Prale che collega l’abitato di Caprauna con Ormea.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 29° Tappa Colle San Bernardo di Garessio – Colle San Bartolomeo

Colle San Bernardo di Garessio – Colle San Bartolomeo Proseguendo in territorio ligure, il Sentiero Italia presenta una tappa di lunghezza media e medio dislivello che si mantiene sul panoramico spartiacque tra la Val Tanaro e la riviera di Albenga. Dal Colle di San Bernardo di Garessio si sale passando dal Bocchino delle Meraviglie da cui si devia verso sud puntando il Passo delle Caranche a 1411 metri di quota. Segue una salita ripida fino alla cima del Monte Fuetto a 1531 metri sul livello del mare per proseguire sempre in salita fino ai 1798 metri del Monte Galero. Per la prima volta dal Colle di Cadibona si sale oltre quota 1500 metri prima di scendere al Colle del Prione. Con un’ultima salita e seguente discesa si raggiunge il Colle San Bartolomeo.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 28° Tappa Colle Scravaion – Colle San Bernardo di Garessio

Colle Scravaion – Colle San Bernardo di Garessio L’ultima tappa ligure prima di una biforcazione nel Sentiero Italia CAI è ancora breve e caratterizzata da dislivello limitato. Dal Colle Scravaion si sale per fitti boschi sul Bric Schenasso tornando a superare i 1000 metri di quota. Una breve discesa conduce al Colle dei Laghi prima di tornare a salire in direzione del Bric dello Schiavo che non si raggiunge imboccando una strada sterrata che conduce al Colle di San Bernardo di Garessio. Da questo punto è possibile scegliere se proseguire verso il Piemonte oppure continuare sulla variante ligure che si raccorderà con il percorso piemontese più avanti.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 27° Tappa Giogo di Toirano – Colle Scravaion

Giogo di Toirano – Colle Scravaion Un’altra tappa molto breve e di dislivello ridotto che collega due valichi stradali tra costa e Val Bormida e si affaccia sulla valle del Torrente Neva e sull’entroterra di Albenga. Dal Giogo di Toirano si sale sulla cima boscosa del Monte Subanco a 983 metri di quota e si prosegue per un tratto di saliscendi sullo spartiacque tra il Torrente Bormida di Millesimo e la riviera. Segue una discesa fino al Colle Scravaion a 814 metri sul livello del mare.

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