Liquore Laurino del Casertano PAT Campania

Il liquore è ottenuto da foglie e bacche di alloro. Il sapore è dolce e aromatico, la gradazione alcolica cambia a seconda della ricetta di famiglia; il colore è di un verde intenso o brillante. E’ un liquore digestivo e adatto a combattere il meteorismo. Viene usato tutto l’anno poiché l’alloro è una pianta sempreverde ed in estate può essere servito ghiacciato e allungato con acqua. Il confezionamento avviene in bottiglie da 200 fino a 500 ml.

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Liquore di mirtillo PAT Campania

Le bacche di mirtillo crescono spontaneamente nei boschi del comprensorio delle località che formano la comunità montana “Penisola Amalfitana”, nel Salernitano. Tali bacche costituiscono l’ingrediente principale del liquore di mirtillo, un rosolio di colore violaceo scuro, con una gradazione alcolica di circa 30°, che si ottiene lasciando macerare in alcool una manciata di bacche di mirto per circa 20 giorni. A parte, si prepara uno sciroppo, bollendo acqua e zucchero, che a freddo si aggiunge alle bacche macerate e schiacciate con una forchetta. La ricetta tradizionale, oltre ad essere utilizzata per la produzione casalinga, viene utilizzata da alcuni laboratori artigianali locali che commercializzano il rosolio.

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Liquore di mandarino dei campi flegrei PAT Campania

Liquore ottenuto dalla macerazione delle bucce di mandarino di varietà locale, private della parte bianca amara, con aggiunta di sciroppo di zucchero. Si presenta limpido, con una colorazione tipica giallo-arancio, ed intenso profumo, caratteristico, di mandarino

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Liquore di gelse rosse PAT Campania

Una delle ricette più antiche fra quelle dei rosoli, è quella del liquore di gelse rosse, ‘r ceveze ross’, prodotto nelle zone interne della regione, in particolare in tutta la zona della provincia di Avellino, fin dal XVII secolo. La produzione delle gelse era legata a quella della seta, essendo le foglie di questa pianta il maggiore nutrimento dei bachi da seta. Secondo l’antica ricetta che è stata tramandata negli anni di padre in figlio, le gelse campane, di colore rosso rubino, si devono lasciare macerare in alcool a 90° per circa 15 giorni. Dopo la macerazione, va aggiunta al preparato una soluzione zuccherina e poi viene filtrato; il liquore di gelse è un digestivo dal sapore dolce e deciso, dal gradevole colore rosso rubino e di una gradazione alcolica di circa 30°.

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Liquore di amarene PAT Campania

Il liquore di amarena, liquore ‘r foglie r’amarena nell’accezione dialettale, è una specialità prodotta nelle zone interne della regione dove, fino a qualche anno fa, la coltivazione delle amarene era molto diffusa. è un rosolio di colore isabellino, nocciola chiaro, con una gradazione alcolica di circa 30°, dal sapore particolarmente dolce. Sono giunte fino a noi due varianti del prodotto: l’una vede come ingrediente principale le foglie di amarena, l’altra i noccioli. Secondo la prima ricetta, si lasciano macerare cento foglie di amarena in un litro di vino bianco per circa 15-20 giorni, vi si aggiungono, poi, l’alcool ed una soluzione zuccherina, fino a far raggiungere al composto una gradazione alcolica di circa 30°.

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Susianella PAT Lazio

È un insaccato tradizionale della città di Viterbo. Il nome di questo salume sembrerebbe suggerito dalla sua forma (come una larga ciambella), per analogia con le ciambelle tipiche napoletane, i Susamielli, citati nei testi del Latini (1694) e dell’Agnoletti (1803). La preferenza per le frattaglie rispetto ai pezzi di carne scelta, risale agli albori della civiltà etrusca. Anche nel periodo che va dall’XI al XV secolo è ben nota la passione per le frattaglie da parte degli occidentali e degli italiani in particolare. In un manoscritto intitolato Tacuinum sanitatis in medicina, superbamente miniato nel XIV secolo per una grande famiglia di Verona, i Cerruti, su diciannove illustrazioni che si riferiscono alla carne macellata, otto sono dedicate alla vendita e preparazione domestica di cervella, cuori, mammelle, fegati, milze ed altre viscere, ed altre due o tre alle teste e ai piedi.

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Salsiccia paesana PAT Lazio

Salume ricavato di tagli magri ricavati dal costato e dalle rifilature di spalla, prosciutto e lonza. Normalmente utilizzata fresca o, più tradizionalmente, dopo breve asciugatura in camera calda. Pepe, aglio tritato e finocchio sono gli aromi più utilizzati, anche se in misura diversa, tra le diverse zone. Il prodotto è caratterizzato principalmente da forma cilindrica a cacchietti o a forma di “U”, colore rosso, sapore salato, peso di 70-500 g, e nessuna stagionatura (o solo una leggera asciugatura).

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Salsiccia corallina romana PAT Lazio

La Corallina romana, prende il nome dal tipo di budello impiegato per insaccare l’impasto, ossia dal corallo budello gentile, che rappresenta il primo tratto del colon. Deriva dalla trasformazione delle parti magre del costato e delle rifilature di spalla, prosciutto e lonza a cui viene aggiunta una quota del 20-25% di lardello. Può essere condito solo con pepe, ma anche arricchito con aglio (Rieti, Roma) e finocchio (Frosinone). La Corallina romana presenta forma lunga, colore rosso cupo con ampie macchie bianche; sapore dolcemente sapido e speziato.

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Salsiccia al coriandolo PAT Lazio

L’allevamento del maiale, nel Lazio meridionale, ha origini lontanissime ed è collegato alla presenza delle vaste sugherete che per secoli hanno fornito ghiande e radici per l’alimentazione di questo animale. Il caratteristico uso del coriandolo sembrerebbe risalire all’epoca della dominazione saracena. Si pensa, infatti, che questa spezia, dall’aroma molto forte, fosse utilizzata per coprire il sapore della carne di maiale.

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