Capicollo di Ricignano PAT Campania

La pratica del confezionamento degli insaccati nasce dalla necessità di conservare la carne dei maiali che vengono macellati nel periodo immediatamente precedente al Carnevale. Da questa usanza si sono sviluppate una moltitudine di ricette di salumi, a seconda delle zone e dei tagli utilizzati, oltre che, naturalmente, dalle diverse modalità di manifattura. Il capicollo di Ricigliano, in provincia di Salerno, utilizza la porzione superiore dei muscoli del collo del maiale e una parte della spalla da cui, appunto, l’insaccato prende il nome, a cui sono aggiunte sale, spezie essiccate e peperoncino in polvere piccante. Il processo di lavorazione tradizionale, testimoniato da oltre 25 anni, prevede, dopo la macellazione, la “frollatura”, ovvero un primo periodo di stagionatura che serve a rendere la carne più tenera.

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Capicollo PAT Campania

Il capicollo, o capocollo, è un insaccato prodotto utilizzando un taglio di carne ricavato dal dorso del collo del maiale, da cui si fa derivare il nome. In Campania la sua produzione è diffusa in tutta la regione, in particolare nelle aree interne come la Bassa Irpinia, l’entroterra napoletano, l’alto casertano. è costituito da un unico taglio di carne intero, che viene salato e aromatizzato con spezie, insaccato, affumicato e lasciato stagionare da 2 a 4 mesi. Il capicollo presenta un diametro di circa 10-15 centimetri e una lunghezza di 30- 40 centimetri, è particolarmente profumato e ha una consistenza morbida e un gusto deciso e aromatico.

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Caciotta di bufala Pontina PAT Lazio

Prodotta con il latte intero di bufala, fermenti lattici, caglio e sale, la Caciotta di bufala pontina si distingue per il sapore delicato e gradevole con retrogusto leggermente acidulo, tipico del latte di bufala. La pasta interna è bianco latte; la crosta è sottile di colore giallo chiaro. Le forme sono da 1 a 5 kg.

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Caciotta della Sabina semplice e alle erbe PAT Lazio

La caciotta della Sabina è un Tipico formaggio reatino la cui preparazione anticamente avveniva direttamente presso gli stazzi ubicati in alta quota. L’uso dei pascoli montani e la tecnica di trasformazione tradizionale, fanno sì che l’attuale Caciotta della Sabina conservi ancora le antiche caratteristiche di prodotto della transumanza.

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Sentiero LIGURIA Tratta 00 Luni – Bocca di Magra

LUNI – BOCCA DI MAGRA La tappa è completamente pianeggiante: si snoda infatti attorno al tratto estuariale del Fiume Magra, nell’ampia pianura alluvionale, la più importante di tutta la Liguria, ricca anche di ambienti umidi ricadenti per la maggior parte nei SIC tutelati dalla Comunità Europea. Il territorio ricompreso tra le Alpi Apuane ed il promontorio di Montemarcello, per quanto sembri esteticamente anticipare quello della prossima Toscana, assume un valore paesaggistico assoluto, grazie anche alla presenza della Tenuta di Marinella (che ha preservato i caratteri agricoli propri della Piana) ed ai resti romani dell’area archeologica di Luni. Da Luni si ha collegamento con la via Francigena.

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Caciotta dei Monti della Laga PAT Lazio

La caciotta dei Monti della Laga è un Formaggio di antica origine, legato ai territori più in quota dell’Appennino centrale, catena montuosa che univa luoghi anche lontani tra loro grazie alla pratica della transumanza. Una certa similitudine, infatti, di questo con altri formaggi abruzzesi e pugliesi è data proprio da tale pratica. Se ne ritrovano tracce storiche, oltre che nelle testimonianze orali di anziani, in documenti d’archivio comunali.

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Cacioricotta di bufala PAT Lazio

Formaggio dalla forma cilindrica e pezzatura da 100-300 g, stagionato da un minimo di 60 giorni fino a 1 anno (tipologia da grattugia). Ha sapore da dolce a salato a seconda della stagionatura. La Cacioricotta di bufala è prodotta con una tecnica di lavorazione ibrida, a metà tra quella del formaggio e quella della ricotta.

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Canova: il monumento a Clemente XIV e a Clemente XIII

Nel 1781, reduce dal successo del suo Teseo, Canova ottenne la sua prima commissione importante: quella del Monumento funebre a Clemente XIV Ganganelli, destinato alla Basilica dei Santi Apostoli. L’opera fu eseguita nel suo nuovo studio romano, tra il 1783 e il 1787. L’incarico fu accompagnato da vivaci polemiche da parte dei colleghi, comprensibilmente infuriati e increduli che un lavoro così prestigioso fosse stato assegnato a un giovane “straniero”, per giunta ancora esordiente.

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Winckelmann: una nobile semplicità e una quieta grandezza, i presupposti della vera bellezza

Nelle loro opere, i Greci mostravano come ogni uomo debba e possa, attraverso l’autocontrollo, dimostrare la propria grandezza d’animo. Winckelmann esemplifica questo suo pensiero portando ad esempio un antico capolavoro greco, il Laocoonte

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Busecchia PAT Campania

La busecchia è uno di quegli antichi piatti nati dalla fantasia contadina che tentava di unire il gusto alla necessità di non sprecare alcuna parte degli animali macellati. Si tratta, infatti, della mammella delle vacche da latte ancora in produzione che viene tagliata in pezzi di circa 500 grammi e poi bollita in acqua salata. A questo punto la busecchia è pronta per essere tagliata in piccoli pezzetti di circa 2-3 centimetri e poi cucinata alla pizzaiola oppure semplicemente condita con olio, limone e sale per essere gustata fredda.

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