Cime di zucchina BAT PAT

La primavera e l’estate rappresentano il periodo ideale per raccogliere e consumare come ortaggio anche le “cime di zucchina” o “talli di zucchina”, cioè gli steli della pianta, assieme alle foglie più piccole e ai piccioli. Le cime di zucchina vengono tradizionalmente utilizzate quasi esclusivamente in alcuni territori del Sud Italia. Nel dialetto pugliese vengono indicate come “Céme de checozze” (la “e” è muta), “Céme di chechezzédde” (in italiano, talli o cime di zucca o di zucchina) o “Ciùmm du cùcozz”, a seconda delle diverse località.

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Cime di rapa di Minervino Murgie BAT PAT

La cima di rapa (Brassica rapa subsp. sylvestris var. esculenta) è un ortaggio tipicamente italiano. Per la sua caratteristica di vegetare e produrre con basse temperature è considerato un ortaggio autunnale o invernale, di cui si consiglia l’uso per il contenuto in sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti. La cima di rapa è largamente utilizzata e molto diffusa nella cucina tradizionale minervinese.

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Cime di rapa PAT

Le cime di rapa sono una verdura molto conosciuta e consumata in Puglia, soprattutto durante la stagione invernale. Il loro sapore è delicato ma leggermente amarognolo, e tuttavia molto gradevole. Si raccolgono, come già detto, durante la stagione invernale, prima che giungano a fioritura. Vi è mai capitato, nel corso di una passeggiata in Puglia sul finire dell’inverno, di vedere immensi campi pieni di fiorellini gialli? Quelle sono le cime di rapa oramai “fiorite” e pertanto non più commestibili. Le cime di rapa si raccolgono e cucinano quando sono ancora verdi.

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Ciliegie di Puglia PAT

Le ciliegie sono così golose che una tira l’altra e fermarsi diventa sempre tanto difficile. L’oro rosso di Puglia, un concentrato di gusto e vitamine per uno dei frutti più amati di questo periodo. Con l’arrivo della primavera e l’affacciarsi del periodo estivo, il delizioso frutto rosso colora le tavole dei pugliesi tra maggio e giugno. Nella nostra regione si producono diverse varietà di ciliegie, dalle succose ciliegie ferrovia alle ciliegie Giorgia con il loro caratteristico colore rosso brillante.

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Cicorie selvatiche o cicorielle PAT

La cicoria selvatica o campestre ha foglie basali a rosetta, divise in lobi profondi che decrescono in grandezza dall’apice verso la base e hanno lobi acuti rivolti verso il basso (roncinato-pennate); il lobo terminale è generalmente più grande. Sono di colore verde scuro e inferiormente hanno pelosità rudimentale, in particolare sulle nervature. Si trova ai margini delle strade e nei seminativi incolti. 

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Cicoria all’acqua o Otrantina PAT

Varietà di cicoria della specie Cichorium intybus simile alla Catalogna La coltura si attua in primavera seminando le cicorie in semenzaio; le piantine vengono poi messe a dimora a distanza di circa 35-40 centimetri fra e sulle fila.  La raccolta del prodotto inizia generalmente in maggio e si protrae per tutta l’estate. Non vi è alcun dubbio che si tratti di una varietà orticola coltivata da qualche secolo in tutto il Salento, soprattutto in quelle aree caratterizzate dalla presenza di falda acquifera molto superficiale, quale quella della Valle dell’Idro a Otranto.

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Cicoria di Galatina e Cicoria “puntarelle” di Molfetta PAT

Le piante del gruppo “catalogna”, come le altre tipologie di C. intybus, sembrano provenire dall’Asia occidentale (Lucchin et al., 2008; Bianco e Calabrese, 2011); una delle aree di domesticazione pare sia la Puglia, con particolare riferimento alle province di Lecce e Brindisi. Nelle varie località del territorio pugliese vengono indicate con diversi nomi, tra cui “catalogna puntarelle”, “Brindisina”, “di Galatina”, “pugliese” e “Molfettese”;

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Sicilia
SICILIA IGP olio EVO

Le olive sono coltivate con la metodologia tradizionale. La raccolta avviene dal 1° settembre al 30 gennaio e si realizza a mano o con l’aiuto di mezzi meccanici. Al più dopo 48 ore dalla raccolta, le olive sono sottoposte al procedimento di estrazione dell’olio. Le olive sono pulite da foglie e poi molite. La resa massima di olive in olio non può superare il 24%.

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SICILIA IGP olio EVO

Sentiero Italia CAI LIGURIA 08° Tappa Passo della Forcella – Passo di Ventarola

Passo della Forcella – Passo di Ventarola Con questa tappa breve e di dislivello ridotto il Sentiero Italia procede ulteriormente verso ovest abbandonando i confini del Parco Naturale Regionale dell’Aveto. Dal Passo della Forcella si procede per un primo tratto lungo una strada carrozzabile prima di imboccare un sentiero che sale al Passo della Crocetta a 927 metri sul livello del mare. Inizia un tratto in salita che conduce al Monte Ramaceto a 1345 metri di quota lungo il crinale che si affaccia sulla valle formata dal Torrente Lavagna. La tappa si conclude in discesa fino al Passo di Ventarola Sud a quota 1050 metri.

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