Pane di Santeramo in Colle PAT

Pane costituito da pagnotte dal peso medio che va da 0,5 kg fino a 1,5kg. Forma tonda o lievemente allungata non schiacciata ovvero a rialzo medio (di 10-12 fino a 15cm, occasionalmente a forma intrecciata. La crosta ha colore che va dal marrone chiaro al bruno scuro, secondo il grado di cottura, con spessore di 3-5 mm. La mollica con occhiatura minuta e omogenea, ha colore che va dal giallo paglierino al biancastro,in funzione della prevalenza del tipo di semola. Il pane è ottenuto utilizzando semola rimacinata costituita da appropriata miscela di grani duri coltivati principalmente nell’agro di Santeramo in Colle, ma anche in quelli di Laterza, Matera e Altamura. Le varietà utilizzate sono quelle usualmente coltivate nella zona, tra esse è presente la varietà “Senatore Cappelli”con percentuale dal 20 all’80%.

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Pane di Monte Sant’Angelo PAT

Pane dalle forme circolari di pezzatura  molto grande il cui peso può variare dai 5 ai 10 Kg., Per l’impasto viene utilizzato il lievito naturale “Lu crescente” e viene fatto riposare per 60 minuti Al termine  della fase di riposo viene rovesciato su un bancone di faggio evaporato e spezzettato in forme da 1 a 7 kg. Le panette vengono poste all’interno di cassoni di legno e lasciate riposare per 15 minuti. Al termine della fase di riposo avviene la modellazione e l’infornamento.

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Valore della Natura

La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi sono un fenomeno globale. Quindi, mentre assistiamo a questo evento e ci adoperiamo per rallentarlo, fermarlo e infine annullarlo, ci troviamo davanti a una sfida: comprendere il valore della natura e addirittura quantificarlo. In questo modo non solo potremo prendere le decisioni personali, commerciali e politiche corrette, ma anche conoscere meglio il nostro ruolo di esseri umani nella natura. Qual è, dunque, il valore della natura?

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L’acqua in città

Spesso diamo per scontato un approvvigionamento affidabile di acqua pulita: apriamo il rubinetto ed esce acqua pulita, la usiamo e l’acqua “sporca” finisce nello scarico. Per gran parte degli europei, l’acqua che usiamo in casa è potabile e disponibile 24 ore al giorno. Il poco tempo che passa tra il rubinetto e lo scarico costituisce solo una piccola parte del suo percorso complessivo. La gestione dell’acqua in una città non si limita ai sistemi idrici pubblici. I cambiamenti climatici, l’espansione urbana incontrollata e le alterazioni dei bacini fluviali possono condurre a inondazioni più frequenti e dannose nelle città, ponendo le autorità dinanzi a una sfida sempre più grande.

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Pane di Laterza PAT

Forme circolari tradizionalmente da 4 kg (panedd’) oggi anche da 1 e 2 kg (panelline). Colore marrone scuro dorato. La caratteristica saliente è quella di conservare la friabilità e la morbidezza oltrecchè il particolare sapore della mollica e della crosta che è conferito dalla cottura in forni a legna

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Pane di Grano duro PAT

Pezzatura e dimensione variabile; colore bruno dorato con leggera infarinatura superficiale. Impasto per 30 minuti; riposo o puntatura,; formazione pezzi e pesatura; lievitazione in cassetti di legno; taglio, infornamento a temperatura ottimale, asciugatura; spostamento delle pagnotte all’interno del forno per migliorare l’asciugatura; sfornatura; raffreddamento in ambiente di almeno 30°C.

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Pane di Ascoli Satriano PAT

Pezzatura da 100 grammi a 5 Kg; forma rotonda con doppio taglio; colore bruno dorato con leggera infarinatura superficiale. Preparazione della “Biga” o pasta acida, dal giorno precedente in contenitori aerati a temperatura ottimale per almeno 12 ore, in estate si rinnova ogni 4 ore. Impasto per 30 minuti; riposo o puntatura,; formazione pezzi e pesatura; lievitazione in cassetti di legno; taglio, infornamento a temperatura ottimale, asciugatura; spostamento delle pagnotte all’interno del forno per migliorare l’asciugatura; sfornatura; raffreddamento in ambiente di almeno 30°C.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 16° Tappa Passo della Bocchetta – Colla di Praglia

Passo della Bocchetta – Colla di Praglia Una tappa di lunghezza intermedia e dislivello ridotto che percorre le alture a monte di Genova lungo il confine con il Piemonte e il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Dal Passo della Bocchetta si procede in direzione ovest in salita passando nei pressi del Monte Leco e poi salendo fino a toccare quota 1000 metri sul livello del mare verso il Monte Taccone la cui cima viene aggirata. In discesa si prosegue verso l’Osservatorio Naturalistico Laghi del Gorzente che no si raggiunge proseguendo verso sud fino al Prato del Gatto. Da qui un breve tratto di strada carrozzabile porta alla Colla di Praglia.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 15° Tappa Passo dei Giovi – Passo della Bocchetta

Passo dei Giovi – Passo della Bocchetta Ancora una tappa breve a monte dell’abitato di Genova che con scarso dislivello collega il Passo dei Giovi con il suo predecessore, il Passo della Bocchetta. Allontanandosi in direzione ovest dalle infrastrutture stradali, ferroviarie e autostradali si sale verso quello che fino all’Ottocento era il principale valico di collegamento tra Genova e la Val Padana. Da qui transitava infatti la Via Postumia costruita nel 148 a.C., così come la principale via autorizzata dalla Repubblica di Genova. Soltanto dal 1823, anno di inaugurazione della via dei Giovi, questa zona perse di importanza.

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Sentiero Italia CAI LIGURIA 14° Tappa Crocetta d’Orero – Passo dei Giovi

Crocetta d’Orero – Passo dei Giovi Un’altra tappa che contorna il perimetro urbano della città di Genova attraverso un percorso breve e di dislivello ridotto che raggiunge un importantissimo punto di snodo tra il mare e la Pianura Padana. Dalla Crocetta d’Orero si sale nei pressi della cima del Monte Capanna prima di scendere in direzione dell’autostrada che si attraversa passando sopra il tunnel sotto il valico. Il Passo dei Giovi acquisì importanza strategica soltanto dopo il 1823, anno di costruzione della “strada regia dei Giovi” che divenne il valico principale di collegamento tra Genova e Torino e Milano. Verso la metà dell’Ottocento anche  la prima ferrovia di collegamento tra Liguria e Piemonte fu costruita lungo questa direttrice, tagliando la sommità del passo con un tunnel.

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