Il design biophilic-friendly è un approccio all’architettura che si ispira al concetto di biophilia, cioè l’innato legame tra gli esseri umani e il mondo naturale. Gli edifici progettati con principi biophilic incorporano elementi naturali in modo creativo e funzionale, con l’obiettivo di creare ambienti che promuovano il benessere, la produttività e la sostenibilità.
View More 1.5.2A Il design biophilic-friendlyGiorno: 17 Febbraio 2024
Sentiero Italia CAI Lombardia D20S Rifugio Antonio Baroni al Brunone – Rifugio Mario Merelli al Coca
Rifugio Antonio Baroni al Brunone – Rifugio Mario Merelli al Coca Dal rifugio Brunone (2295 m) si procede in direzione est con percorso abbastanza pianeggiante, lasciando prima sulla destra il sentiero 330 (sentiero delle Orobie variante bassa) e, poco dopo, sulla sinistra il sentiero 252 (verso il Pizzo Redorta). Si inizia a salire ora verso le pareti del Pizzo Redorta, versante che sembra inaccessibile visto da questa parte. Con ripida salita a tornanti si rimonta il ghiaione e si attraversa in alto sulla destra, lungo una cengia rocciosa, fino a scavalcare una facile bocchetta che immette nell’alto circo della vedretta dei Secreti. Lo si attraversa per salire alla sella dei Secreti e poi scendere sul versante opposto. Dopo un tratto pianeggiante (sulla destra scende il sentiero 334) si risale fino ad una forcella denominata “Ol Simàl”, (2712 m) il punto più elevato di tutto il Sentiero delle Orobie e del Sentiero Italia (dorsale meridionale)
View More Sentiero Italia CAI Lombardia D20S Rifugio Antonio Baroni al Brunone – Rifugio Mario Merelli al CocaSentiero Italia CAI Lombardia D20N Filorera – Bivacco Scermendone
Filorera – Bivacco Scermendone Questa tappa del sentiero è senz’altro la più panoramica, in quanto percorre interamente il lungo crinale Granda-Scermendone, che offre una visuale superba sulla catena orobica e sulle cime della Val Masino. Dal centro di Filorera (787m) si sale lungo la strada che porta alla piana di Predarossa, dopo mezz’oretta di cammino si lascia la strada svoltando a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Alpe Granda. Una volta passato il Rifugio si imbocca il sentiero per Scermendone: da qui si percorre tutta la Valle su una via molto panoramica fino ad arrivare all’alpe Scermendone dove è situtato l’omonimo bivacco (2150m).
View More Sentiero Italia CAI Lombardia D20N Filorera – Bivacco ScermendoneSuläda PAT Emilia Romagna
Farina di grano tipo 0, sale fino, acqua e olio extra vergine di olive. Si amalgamano gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e liquido facilmente versabile. Preriscaldare la padella con l’olio, versarvi un mestolo di impasto e stenderlo uniformemente con un cucchiaio di legno fino a farne uno strato di spessore uniforme. Girare la “Suläda” per cuocere e dorare anche l’altra parte.
View More Suläda PAT Emilia RomagnaStrozzapreti PAT Emilia Romagna
Le leggende e le spiegazioni del nome sono varie, ma tutte comunque ruotano attorno alla situazione di storico anticlericalismo creatosi in Romagna fra la popolazione oppressa dalla lunga dominazione dello Stato Pontificio che imponeva tasse e costumi rigidi e che, secondo i popolani, i preti campavano sulle spalle della povera gente. Le massaie non potendo ribellarsi in alcun modo alla strafottenza clericale, inventarono questo piatto da offrire al prelato in visita nelle proprie abitazioni, così buono che il prete goloso ne mangiava tanto che si strozzava e ne crepava.
View More Strozzapreti PAT Emilia RomagnaStricchetti o farfalline PAT Emilia Romagna
Pasta fatta di farina e uova. Per fare gli stricchetti, la sfoglia tirata di media grossezza porta incorporato parmigiano e noce moscata e si ritaglia a strisce larghe come le pappardelle che vengono poi tagliate in rettangoli di circa 5-6 centimetri. Un rapido gesto a tenaglia del pollice e indice ed ecco trasformati i rettangoli in tanti vaghi nastrini che verranno poi serviti ottimamente in brodo oppure asciutti, specialmente con ragù e piselli.
View More Stricchetti o farfalline PAT Emilia Romagna1.5.1B Rigenerazione urbana tramite la biophilia
La biophilia, intesa come l’innata connessione e affinità che gli esseri umani hanno con la natura, può svolgere un ruolo fondamentale nella guida della rigenerazione urbana in modo sostenibile. Questo approccio innovativo mira a trasformare spazi urbani dismessi o industriali in ambienti verdi, rigenerati e orientati al benessere degli abitanti. La biophilia ispira la creazione di spazi verdi e rigenerativi nelle aree urbane. Questi spazi possono includere parchi, giardini comunitari, e corridoi ecologici che collegano diverse parti della città, contribuendo alla biodiversità e migliorando la qualità dell’aria.
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