Pecorino di Norcia (di Norcia del pastore, Stagionato in fossa/grotta, Stagionato in botte, Umbro) PAT

Plinio il Vecchio citava molti formaggi dell’antica Roma. Come il pecorino di Norcia che, con diverse tecniche, veniva fatto per maturare più o meno a lungo. E’ tradizione stagionarlo in grotte o fosse, dove acquisisce aromi particolari.

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Veneto
I SUOI VINI DOP

Il Veneto si contende il posto di prima regione d’Italia in termini di volume di produzione di vino. Tra i vini che vengono prodotti nella regione vi sono nomi famosi a livello mondiale, quali Amarone, Recioto, Soave, Prosecco, Valpolicella e Bardolino. Una delle ragioni del grande successo del Veneto in campo enologico è il suo patrimonio di vitigni autoctoni, tra i quali Garganega, Trebbiano di Soave e Prosecco a bacca bianca, Corvina, Rondinella, Molinara e Raboso a bacca nera. L’altra ragione è la diversità territoriale, con zone caratterizzate da suoli alluvionali o vulcanici, con zone collinari o pianeggianti, che consentono la produzione di vini di tipologie diverse, da quelli leggeri e beverine, a più quelli corposi ed impegnativi.

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I SUOI VINI DOP

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Radicchio di Chioggia IGP

Il Radicchio di Chioggia IGP, nelle sue due tipologie precoce e tardivo, deriva da piante della famiglia delle “Asteraceae”, genere”Cichorium”, specie “inthybus”, varietà “Silvestre”. Quando è immesso al consumo, il Radicchio precoce ha un colore rosso cremisi tendente all’amaranto con delle venature di colore bianco. Il calibro varia da 180 fino a 400 grammi. Infine, il sapore del frutto è leggermente amarognolo unito ad una croccante consistenza delle foglie. La tipologia tardiva si differenzia per un calibro leggermente più grande, con un peso del grumolo da 200 a 450 grammi

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Radicchio di Chioggia IGP

Veneto
RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP

La metodologia di coltivazione si differenzia a seconda della tipologia precoce e tardiva. Ad accomunare entrambe le tipologie c’è la fase di raccolta, eseguita sempre con la recisione della radice sotto le foglie basali del grumolo. Dopo la raccolta viene eseguita la toelettatura delle piante direttamente nel campo dove sono estirpate le parti che non sono poste al commercio. Tutta la procedura è eseguita con il tipico coltellino chiamato “roncola”.

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RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP

Veneto
RISO NANO VIALONE VERONESE IGP

Per garantire le qualità del riso, la coltivazione non si può svolgere sullo stesso terreno per più di 6 anni e la resa massima è di 70 quintali per ettaro. La semente utilizzata deve essere della varietà Vialone Nano. L’umidità del risone essiccato, per essere avviato alla lavorazione, non deve essere superiore al 14%. Le operazioni di essiccazione dovranno essere eseguite in locali idonei. Al termine dei processi di “sbramatura” e “sbiancatura” il riso è pronto per essere immesso al consumo.

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RISO NANO VIALONE VERONESE IGP

Veneto
INSALATA DI LUSIA IGP

Per coltivare l’Insalata è necessario che il terreno abbia la percentuale di sabbia non inferiore al 30% e una quantità di argilla non superiore al 20%. Le piantine possono essere coltivate in pieno campo o in coltura protetta e la produzione massima è suddivisa in 55 tonnellate per la cultivar Cappuccina e 50 tonnellate per la cultivar Gentile (ad ettaro). Alla raccolta segue la pulizia del cespo con l’eliminazione delle foglie basali e la collocazione dei cespi di lattuga in contenitori per essere immessi al consumo.

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INSALATA DI LUSIA IGP