Riserva naturale orientata biogenetica Duna di porto Corsini – Emilia Romagna

Si tratta di uno dei pochi residui lembi di duna stabilizzata dalla vegetazione situati tra la pineta demaniale litoranea (Riserva “Pineta di Ravenna”, sez. Staggioni) e le affollate spiagge romagnole. Le dune costiere sono strutture legate alla dinamica della vegetazione e del vento. Si alimentano dalle spiagge create dal trasporto lungo costa dei materiali forniti dalle foci fluviali, per effetto del moto ondoso e delle correnti litoranee. A Porto Corsini la spiaggia è ancora sufficientemente ampia, in quanto protetta dall’erosione dai lunghi moli (2,5 km) che proteggono il porto-canale di Ravenna. Questo limitato lembo di duna è stato così stabilizzato dalla vegetazione e può conservarsi.

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Sentiero Italia CAI Lombardia D28S Rifugio Paolo Prudenzini – Rifugio Franco Tonolini

Rifugio Paolo Prudenzini – Rifugio Franco Tonolini Dalla Valle di Salarno si sale sul versante destro orografico fra pietraie e magro pascolo, guadagnando rapidamente quota. Quindi si effettua un lungo traverso tra grossi blocchi rocciosi per portarsi ai piedi del Passo Miller e raggiungerlo con un ultimo ripido balzo. Si comincia quindi a scendere in Val Miller e superato un breve tratto attrezzato con catene, si prosegue su grossa ganda fino al lago Miller in prossimità del quale si trova il rifugio Gnutti. Dal rifugio ci si dirige, con alcuni saliscendi, al Passo del Gatto (tratti attrezzati con catene), sulle pendici meridionali del Corno del Lago, oltre il quale si entra in quota nella conca del Baitone. Fiancheggiato sulla sponda orientale l’omonimo bacino artificiale ci si alza sino al ripiano del rifugio Tonolini posto nelle vicinanze del lago Rotondo.

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Sentiero Italia CAI Lombardia D28N Rifugio Cederna Maffina – Prato Valentino

Rifugio Cederna Maffina – Prato Valentino Si raggiungono le pendici della Valtellina con questa tappa piuttosto lunga ma caratterizzata da scarso dislivello. Dal Rifugio Cederna Maffina si segue in discesa il corso del Torrente Fontana passando dalla bella “Cascada de Furam”, dall’Alpe Campascio, dalla Piana dei Cavalli fino ad arrivare alla frazione Sant’Antonio. Segue una risalita dolce lungo un sentiero fino alla località Dalico dove si guadagna il versante esposto a sud che domina dall’alto il fondo della Valtellina e le Orobie Valtellinesi. Proseguendo lungo il percorso escursionistico, denominato Sentiero del Sole, si raggiunge l’abitato di Prato Valentino dove partono gli impianti sciistici dell’Alpe Teglio.

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Dolce e brusco PAT Emilia Romagna

Carne di pollo trattata con: zucchero, aceto, uva passa, acqua, strutto, olio, cipolla, pane grattugiato. Si fa lessare mezzo pollo, a un terzo della cottura, si taglia a pezzetti e si pone con un intingolo preparato con strutto, olio e una cipolla tritata. Si fa rosolare il tutto rimescolando e aggiungendo un grosso bicchiere riempito per tre quarti di acqua e una di aceto, alcuni cucchiai di zucchero e l’uvetta rinvenuta in acqua. Si lascia bollire lentamente e prima di togliere dal fuoco si aggiunge pan grattato badando che il liquido non venga completamente assorbito.

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Cotenna e ceci PAT Emilia Romagna

Piatto a base di ceci, bicarbonato, sale, cotenne, puntine di costine di maiale, burro, olio, funghi, acqua. Si mettono a bagno i ceci con il bicarbonato e il sale per 24 ore, si scolano e si versano in una pentola coperti da quattro dita d’acqua, cotenne e alcune puntine (non scheggiate) di costine e si cuoce a fuoco lento.

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Coniglio in umido o alla cacciatora PAT Emilia Romagna

Coniglio cotto con  aromi vari, cipolla, pomodoro e vino bianco. Si pulisce bene il coniglio, si vuota, si taglia a piccoli pezzi, si lascia a bagno in acqua fredda e un po’ di aceto per alcune ore, si asciuga bene, si rosola in un tegame di terracotta con strutto o poco olio, sale, pepe abbondante, aglio tritato e un mazzetto di odori (rosmarino, salvia e alloro). Rosolato che sia, si bagna col vino e si porta a cottura a fiamma bassissima e a tegame coperto.

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