Sentiero Italia CAI Lombardia D26S Rifugio Colombè – Rifugio Città  di Lissone in Val Adamè

Rifugio Colombè – Rifugio Città  di Lissone in Val Adamè Lunga e faticosa tappa che permette di collegarsi con l’Alta Via dell’Adamello saltando il difficile tratto dal rifugio Maria e Franco al rifugio Città di Lissone. Dal rifugio Colombè si raggiunge in breve l’omonima malga e si segue in discesa la mulattiera per le baite Saline (segnavia n. 117) fino a incrociare il sentiero n. 622 (ex 22) che attraversa i versanti occidentali e settentrionali (Sentiero dei Tre fratelli) del Monte Colombè e giunge al Lago d’Arno (mt. 1817). Con i sentieri 20A (in buona parte camminamento dell’ENEL in galleria) e 20 si guadagna il fondovalle della Val Saviore all’altezza della località Rasega. Si rimonta ora la valle lungo la strada fino alla malga Lincino, (in alternativa un comodo sentiero non segnato corre a fianco della strada intersecandola più volte) nei cui pressi si imbocca il sentiero n. 615 (ex 15) che sale con numerose svolte (Scale di Adamè) sul ciglio della Valle di Adamè, dove si trova il rifugio Città di Lissone.

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Sentiero Italia CAI Lombardia D26N Rifugio Marinelli-Bombardieri – Rifugio Cristina all’Alpe Prabello

Rifugio Marinelli-Bombardieri – Rifugio Cristina all’Alpe Prabello Una lunga tappa di dislivello intermedio scende dall’imponente mondo delle alte quote per tornare all’altezza dei pascoli sempre sui versanti a monte dell’alta Valmalenco. Dal Rifugio Marinelli Bombardieri si punta quel che rimane della Vedretta di Caspoggio, il piccolo ghiacciaio di cui si calpestano alcune residue propaggini per raggiungere la Vedretta di Caspoggio, colle di 3000 metri di quota da cui si scende verso il bacino artificiale del Lago di Alpe Gera passando dal Rifugio Roberto Bignami. Dal lago inizia una salita dolce sul fondo della Valle Poschiavina che punta direttamente al confine con la Svizzera che si segue passando dal Passo d’Ur e dal Pass da Cancian. Qui si torna in territorio interamente italiano raggiungendo il Passo di Campagneda da cui si scende verso il Rifugio Ca’ Runcasch che si supera per raggiungere il Rifugio Cristina.

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2.2.5 Design Biophilic-Friendly negli Interni: Forme Organiche e Materiali Sostenibili

Il design degli interni può diventare un mezzo potente per connettere gli abitanti degli spazi con la natura, incorporando elementi biofilici. Due aspetti fondamentali in questa prospettiva sono l’adozione di forme organiche ispirate alla natura e l’utilizzo di materiali sostenibili.

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Arrosto ripieno PAT Emilia Romagna

Carne ripiena di frittata e bietole. Con uova, un po’ di formaggio e sale preparare una sottile frittata. Mondare e lavare accuratamente gli spinaci, cuocerli con la sola acqua rimasta loro aderente dal lavaggio, poi strizzarli e farli insaporire con un pezzetto di burro, formaggio parmigiano reggiano e sale. Stendere sul tagliere la fetta di vitello, coprirla con la pancetta, porre su questa la fritta e stender su di essa gli spinaci, lasciando un largo bordo libero. Arrotolare la carne su sé stessa e cucirla con un grosso ago e un filo incolore cercando di non fare uscire il composto; legarla poi come un normale polpettone. Porre la carne in una casseruola su di un fondo di burro e olio, salarla, peparla e lasciarla rosolare, rivoltandola delicatamente fino a quando avrà acquistato la crosticina dorata.

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Arrosto di maiale alla reggiana PAT Emilia Romagna

Ottenuta da arista di maiale macerata con aromi vari e successivamente cotta arrosto. Con uno spago da cucina legare strettamente la carne dandole una forma allungata. In un tegame (non di smalto) versare un bicchiere di olio, unire un rametto di rosmarino, uno spicchio o due di aglio, alcune bacche di ginepro, sale, pepe e un cucchiaino di aceto: porvi la carne e lasciarla in infusione per 24 ore rigirandola sovente. Trascorso questo tempo coprirla di latte, mettere il recipiente sul fuoco e far cuocere lentamente l’arista per un’ora, aumentare quindi il fuoco per farla colorire da tute le parti.

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2.2.4 Fontane ed elementi acquatici negli spazi interni: armonia e tranquillità

L’aggiunta di fontane e elementi d’acqua agli interni è una strategia di design che va oltre l’aspetto estetico, portando con sé benefici per il benessere e contribuendo a creare ambienti più accoglienti e armoniosi. Ecco come l’acqua può diventare un elemento chiave nella progettazione degli spazi interni.

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