Pizza sucia PAT Lazio

Torta ottenuta utilizzando la pasta del pane, composta da farina, lievito e acqua con l’aggiunta di noci, nocciole, pinoli, mandorle, fichi secchi, uva passita, canditi artigianali, miele, qualche pezzetto di cioccolato amaro, mosto cotto e un pò di rhum.

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Pizza sfogliata PAT Lazio

Pizza rustica, costituita da sfoglia esterna, preparata con farina ed uova, e ripieno di carne macinata, pepe e formaggio o altri ingredienti a piacere. La pizza viene prima arrotolata su se stessa e nuovamente arrotolata a formare una spirale. La cottura avviene a forno preferibilmente a legna.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 21° Tappa Pontechianale – Rifugio Quintino Sella

Pontechianale – Rifugio Quintino Sella Questa tappa di media lunghezza ma di dislivello marcato conduce ai piedi del Monviso lungo il percorso escursionistico molto frequentato del Giro di Viso. Da Pontechianale si costeggia il lago fino all’abitato di Castello dove si imbocca il sentiero che si addentra nel vallone di Vallanta. In prossimità della borgata Gheit si svolta verso est e si inizia una ripida salita verso i passi di San Chiaffredo e Gallarino oltre quota 2700 metri sul livello del mare. Si entra così in un ambiente d’alta quota caratterizzato da pietraie sormontate da guglie e vette che convergono sulla parete est del Viso. Superati alcuni laghi tra cui il Lago Grande di Viso si giunge al Rifugio Quintino Sella, punto di partenza per la vetta del Monviso e posto tappa per gli escursionisti che effettuano il giro della montagna.

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Pizza con farina di mais, Pizza somma e Pizza sotto la brace PAT Lazio

Pizza con farina di mais: detta anche pizza polenta. Si tratta di un piatto povero della tradizione contadina reatina, legato alla diffusione nella dieta dei ceti meno abbienti della farina di mais, in sostituzione di quella di frumento, in quanto meno costosa. La preparazione era legata al rito dell’uccisione del maiale e si estese nel territorio nel corso dell’800. Pizza somma: questa pizza, che da tempi remoti ha rappresentato un elemento sostitutivo del pane, ha la caratteristica di essere azzima, cioè preparata senza l’uso del lievito, la sua ricetta e la metodologia di preparazione viene tramandata da generazioni. Pizza sotto la brace: detta anche pizza sotto a racia, questa pizza ha sostituito a lungo il pane. È preparata senza lievito, attestando un probabile legame con le numerose comunità ebraiche storicamente presenti a nord del Lazio e in Abruzzo. La cottura al forno a legna esalta il gusto del prodotto da sempre consumato tal quale o farcito con affettati o formaggi.

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Pinciarelle monticellesi PAT Lazio

Simili a grossi spaghetti fatti a mano, le Pinciarelle monticellesi appartengono alla cucina povera contadina perché gli ingredienti sono limitati alla sola acqua e farina di grano tenero. In passato veniva utilizzata anche la pasta del pane che aveva prevalentemente la funzione di agente lievitante e un po’ di olio di oliva. Le pinciarelle monticellesi si abbinano preferibilmente a sughi robusti a base di carne di manzo o salsicce.

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Panettone di Totò di Ferentino PAT Lazio

Seguendo le antiche ricette, a Ferentino una antica pasticceria di origine Siciliana propone il Panettone Artigianale. L’impasto ha un processo di lievitazione naturale di oltre 24 ore, per offrire un prodotto di alta qualità. Le materie prime sono esclusivamente pregiate e di origine italiana:uova fresche, latte, acqua, farina, burro, lievito naturale, zucchero e vaniglia. L’utilizzo di antichi sistemi di lavorazione consentono ai prodotti di eccellere, conservando la qualità, il profumo e il gusto,della tradizionale Pasticceria.

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Piccelatiegli PAT Lazio

I Piccelatiegli sono una pietanza di origine povera tipica del basso Lazio, dei comuni di Castelforte e Santi Cosma e Damiano, ma che contengano elementi “di pregio” come la cannella e i chiodi di garofano che sono da mettere in relazione alla loro funzione natalizia. Si racconta che una signora del paese non avendo disponibilità economiche per acquistare le tipiche pietanza natalizie e i dolcetti per i suoi figli, recuperò ciò che aveva in dispensa e preparò con un impasto di farina, succo di arancia, lievito madre (ricavato dalla lavorazione del pane fatto in casa), cannella e chiodi di garofano, un gustoso stuzzichino per i propri familiari.

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