Sentiero LIGURIA Tratta 23 Albenga – Andora

Percorso di crinale molto panoramico che si snoda tra Albenga ed Andora passando sopra gli abitati di Alassio e Laigueglia ai quali, volendo, si può giungere scendendo per uno dei numerosi sentieri che si incontrano sul percorso. Nelle belle giornate si può apprezzare sia la costa ed in particolare l’isola Gallinara, sia le Alpi marittime che fanno da sfondo volgendo lo sguardo a nord.

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Marrone di Cave PAT Lazio

Già dall’inizio del ‘900 i Marroni di Cave erano esportati in tutto il mondo e soprattutto in Francia dove erano destinati principalmente alla produzione dei celeberrimi Marrons Glacés. Si ha notizia della costituzione nel 1900 di una cooperativa che riuniva tutti i produttori locali di marroni, denominata “Società”, che esportava il prodotto in America, Germania e Francia. Dal 1934, ogni anno, l’ultima domenica di ottobre, nel comune di Cave si svolge la storica Sagra che festeggia il prezioso frutto. Allo stesso modo dal 1979 anche il comune di Rocca di Cave dà onore all’ottima qualità del prodotto.

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Marrone dei monti Cimini PAT Lazio

Il comprensorio dei Monti Cimini rappresenta un luogo storicamente vocato alla castanicoltura; la specie si è diffusa a tal punto da caratterizzare il paesaggio. Sin dal Medioevo nella zona erano presenti vecchie costruzioni a due piani, chiamate “metati” o “raticci”, in cui le castagne venivano essiccate. Nelle vallate, lungo i torrenti, numerosi mulini con mole in pietra ricavavano farina di marroni secchi già sbucciati e spellati. Un altro storico legame con l’ambiente si rileva nelle antiche grotte tufacee per la cura in acqua che permettono la conservazione dei marroni con metodi assolutamente naturali

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Marrone di Arcinazzo romano PAT Lazio

Nell’economia dell’area dei Monti Simbruini il marrone ha sempre avuto un ruolo fondamentale, tanto che il castagno era chiamato “albero del pane” e la castagna “pane dei poveri”. La coltivazione del castagno è presente nel comune di Arcinazzo Romano da tempi remoti. Numerosi sono, infatti, oltre alle testimonianze orali e fotografiche, gli esemplari di piante secolari presenti nel territorio comunale. Ancora oggi le metodiche di lavorazione e conservazione del prodotto rispettano i tempi e i modi della tradizione storica, prova ne è la tecnica, ancora in uso, della “curatura” in acqua fredda. La riconoscenza ed il rispetto della popolazione locale nei confronti dei castagneti è testimoniata dall’annuale “Sagra del Marrone” che, dal 1974, ogni anno è ospitata dal comune di Arcinazzo Romano.

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Marrone antrodocano PAT Lazio

I comuni affacciati alla Valle del Velino presentano un paesaggio fortemente connotato dalla presenza di castagneti. È questa la zona d’elezione del Marrone Antrodocano, risultato di un secolare, intelligente lavoro dell’uomo. Fin dall’VIII secolo la castagna diviene una componente principale della dieta delle popolazioni montane della zona. Nella metà del secolo XII, all’indomani della conquista normanna, inoltre, si assiste all’impianto di nuovi castagneti da frutto, ridisegnando quasi completamente il paesaggio della valle.

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Sentiero LIGURIA Tratta 22 Toirano – Albenga

Questa tratta del Sentiero Liguria, che si sviluppa per circa metà del suo percorso su asfalto, prende avvio da Toirano scendendo per un breve tratto lungo la strada provinciale per Borghetto S. Spirito. Imboccata, nei pressi di un frantoio, la strada che sale tra le fasce ad ulivi, si prosegue lungo il ripido sentiero che porta al Monte Sopra Toirano e poi al Monte Croce. La fatica fatta per arrivare sulle due cime verrà ripagata dallo splendido panorama. Si scende verso la costa sino a Ceriale, per proseguire su asfalto, in direzione ovest, sino al bel centro storico della cittadina di Albenga.

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Sentiero LIGURIA Tratta 22 variante B Arnasco – Andora

Toirano – Arnasco Dal Monte Sopra la Croce prende avvio la Variante Alta del Sentiero Liguria che porta alla scoperta dell’entroterra della piana di Albenga. Il percorso sino ad Arnasco è piuttosto lungo ed impegnativo ma è possibile “spezzare” la tratta prevedendo una sosta nel pittoresco borgo di Zuccarello. Giunti da Toirano al Monte Sopra Toirano (dislivello 570 metri) si abbandona il percorso principale del Sentiero Liguria e si sale in direzione del Santuario Regina della Pace passando per il Monte Acuto, per poi affrontare l’impegnativa discesa della valle Auzza (700m di dislivello, buona parte in ripida discesa). Giunti a Zuccarello si prosegue per Martinetto, si sale alla Rocca Livernà e si giunge ad Arnasco

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Sentiero LIGURIA Tratta 22 variante A Toirano – Arnasco

Toirano – Arnasco Dal Monte Sopra la Croce prende avvio la Variante Alta del Sentiero Liguria che porta alla scoperta dell’entroterra della piana di Albenga. Il percorso sino ad Arnasco è piuttosto lungo ed impegnativo ma è possibile “spezzare” la tratta prevedendo una sosta nel pittoresco borgo di Zuccarello. Giunti da Toirano al Monte Sopra Toirano (dislivello 570 metri) si abbandona il percorso principale del Sentiero Liguria e si sale in direzione del Santuario Regina della Pace passando per il Monte Acuto, per poi affrontare l’impegnativa discesa della valle Auzza (700m di dislivello, buona parte in ripida discesa). Giunti a Zuccarello si prosegue per Martinetto, si sale alla Rocca Livernà e si giunge ad Arnasco

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Marmellata di agrumi, di castagne, di mele, al mosto cotto, di uva fragola, di viscioli PAT Lazio

La preparazione delle Marmellate è legata sia alla conservazione di un prodotto facilmente deperibile come la frutta, sia alla possibilità di utilizzare il trasformato nella farcitura dei dolci. Si tratta, quindi, di una conserva, analogamente a quanto si faceva con la salatura delle carni o dei pesci. La conservabilità è garantita dalla lunga cottura a cui si sottopone il prodotto e dalla presenza dello zucchero. La preparazione di queste Marmellate si è difusa nei territori interessati alla produzione intorno agli anni ‘50 del ‘900 in concomitanza con la difusione dello zucchero, quando questo ingrediente, da bene di lusso, diviene accessibile a molti grazie anche alla diffusione, in territorio italiano, di grandi zuccherifici e all’introduzione della coltura della barbabietola, ogni preparazione è strettamente legata all’abbondanza dei frutti di cui è composta la confettura, nel territorio di riferimento.

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Mais agostinella PAT Lazio

In passato la granella di mais era particolarmente utilizzata nell’alimentazione degli animali e per l’ingrasso di agnelli e vitelli. Oggi il suo utilizzo sia nella alimentazione umana che animale è minato dalla possibile introduzione di varietà ibride molto produttive. Grazie alla granella vitrea questo mais è da lungo tempo utilizzato per la produzione della farina (ottenuta dalla frantumazione e successiva macinazione delle cariossidi) e la successiva preparazione della polenta, tipica di Vallepietra.

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