Riserva Naturale Statale Monte Velino – Abruzzo

La Riserva si trova lungo la catena del Sevice-Velino-Cafornia-Magnolia, tra i 987 metri di Bocca di Tevee i 2.486 di Monte Velino. Quest’ultima elevazione, pur presentando un’evidente continuità genetica e strutturale, è nettamente separata dalle altre dalla profonda spaccatura della Valle Majelama, diretta in senso Nord-Sud, che divide il gruppo principale dalle creste della Magnola e del Costone della Cerasa (2.182 m).

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Capretto delle Apuane PAT Toscana

La carne del capretto è più magra di quella dell’agnello, di consistenza tenera e colorazione rosea; risulta morbida al palato e con un sapore meno dolce rispetto a quella di altre razze ovine, ma mai con sentore selvatico. Il capretto viene macellato mediamente a 50-60 giorni di età, anche se ha ancora un mercato locale la capra di 7-8 mesi di età. La capra delle Apuane ha una corporatura media, tendenzialmente longilinea, con orecchie medie e mammelle ben attaccate al ventre e spaccate nella metà (quadre). E’ una capra generalmente con corna anche se in alcuni allevatori tendono a selezionare la linea senza corna (zucca), con mantello a pelo tendenzialmente raso e con colorazione prevalente ghirlandata-striata o tabacco uniforme, con numerose forme intermedie (rossa, cenere).

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C10S Variante SUD via Trento Rifugio Potzmauer – Molina di Fiemme

Rifugio Potzmauer – Molina di Fiemme La prima parte della tappa è lungo il sentiero 480 che dal rifugio scavalca il Passo Potzmauer (1350 m) e si abbassa entro una boscosa valletta fino ai Masi alti di Grumes (1060 m) in alta Val di Cembra. Nei pressi del Casel dei Masi, si imbocca il tracciato del “Sentiero Botanico” che costeggia nel bosco il Monte di Grumés e porta al paese di Gràuno; nell’attraversare il Rio dei Molini ricalca parte del “Sentiero dei Vecchi mestieri” itinerario etnografico di notevole interesse lungo il quale sono stati restaurati fucine, molini, segherie e opifici. Dalla chiesa nella parte alta del caratteristico centro di Gràuno (986 m), si percorre il ripido tratturo selciato (sentiero 481) che, nel bosco di pino silvestre, passa dalla Fratta dal Monél, da cui si gode un’eccezionale vista su Valfloriana e Lagorai da un lato e su Capriana, Anterivo e fin verso il Latemar e le Pale di S. Martino dall’altro. Superato il bivacco forestale Fontanad’Ao (1293 m), si passa in prossimità del belvedere di Grava Longa e dal bivio di Liòn da cui si scende su strada forestale fino ai prati terrazzati in vista di Capriana. Dal paese (1008 m), disteso su un bel ripiano alluvionale esposto a mezzogiorno, considerato parte già della Val di Fiemme, si costeggia la strada che porta alla frazione di Carbonare (1005 m) ed esce poi al limite inferiore dei prati coltivati di Anterivo-Altrei, piccolo paese sudtirolese, che domina l’intera vallata. Oltrepassato il Maso Trenta-Wasserlehof (1140 m) su strada forestale si cala progressivamente fino a Molina di Fiemme

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C10N Variante Nord Via Bolzano Rifugio Potzmauer – Malga Monte Corno

Rifugio Potzmauer – Malga Monte Corno Mentre un ramo del Sentiero Italia Cai prosegue in direzione est all’interno del territorio della Provincia di Trento, con questa tappa di media lunghezza e dislivello ridotto si prende la variante che attraversa la Provincia Autonoma di Bolzano passando più a nord. Dal Rifugio Potzmauer si procede in direzione nord lungo il crinale che separa la Valle dell’Adige dalla Val di Cembra. Intorno a metà strada si attraversa l’abitato di Cauria/Cfrill dove sorge il Rifugio Fichtenhof. Da qui una salita poco ripida di circa 400 metri di dislivello conduce al Rifugio Malga Monte Corno ai piedi dell’omonima cima.

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Buristo, Mallegato pisano, Mallegato livornese, Sanguinaccio Burischio PAT Toscana

Tipici salumi a base di sangue di forma cilindrica color rosso scuro e pezzature che vanno da 700 a 1500 gr..Diffusi in quasi tutta la Toscana, prendono nomi differenti a seconda della zona in cui vengono prodotti.

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Budelluzzo di Grosseto PAT Toscana

Il budelluzzo si produce essiccando e trattando la parte esterna degli intestini di maiale (dal duodeno all’appendice). Si presenta in mazzetti di colore tendente al giallo, di lunghezza da 20 a 30 cm; ha elevata consistenza e sapore fortemente caratterizzato dalla presenza di finocchietto selvatico

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Bonzola PAT Toscana

La Bonzola si presenta come un piccolo sacco ottenuto da una vescica di vitella gonfiata e asciugata al sole, al cui interno è contenuto del lardo vergine e della carne di guanciale macinata grossolanamente, il tutto aromatizzato con spezie e aromi naturali (aglio, pepe, nepitella e timo). La crema all’interno si presenta di un bel colore roseo punteggiato dalle spezie e dai frammenti di carne; il profumo è caratteristico e tipico del lardo fresco con note aromatiche e speziate; in bocca è abbastanza grasso, sapido con sensazioni morbide e avvolgenti con note di nocciola.

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C09 Salorno – Rifugio Potzmauer

Salorno – Rifugio Potzmauer Da Salorno si percorre la strada per Laghetti fino al centro storico del paese dove si imbocca la stradina, dove transita anche il Dürerweg, che sale al Ponte Romano, antico passaggio sulla forra del Laukusbach. Si prosegue fra stupendi vigneti fino alla frazione di Pochi-Buchholz (550 m) da cui si domina la vallata atesina. Un tratto in saliscendi precede la lunga salita al rifugio Sauch (912 m) col vicino grande roccolo. Si continua in un dedalo di sentieri e stradine seguendo la segnaletica per il Lago Santo che porta sicuri alla mèta (1208 m). Siamo sui Monti di Cembra, una larga e ondulata dorsale porfirica quasi completamente ricoperta dai boschi di faggi e conifere entro cui si trovano radure prative e numerose conche paludose che costituiscono preziosi biotopi naturali. Attraversiamo questo particolare ambiente seguendo il segnavia 415 e in coincidenza anche col Sentiero Europeo n. 5 che passa dalle località Zise (1245 m) e Selva (1240 m) e ci accompagna fino al Rifugio Potzmauer (1289 m), situato in una vasta radura nei pressi dell’omonimo passo. Per chi volesse accorciare di circa un’ora la parte iniziale della tappa, da Salorno c’è la possibilità di salire per l’it. 1 direttamente a Pochi.

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Sentiero Italia CAI Trentino Alto Adige C08 Favogna – Salorno

Favogna – Salorno Dal tranquillo e caratteristico altopiano di Favogna (1039 m) con la sua isolata chiesa di san Leonardo, si percorre in direzione sud la stradina che cala leggermente in località Tratt dove, abbandonata la via (segnavia 502) che porta al vicino maso Hofstatt con il suo vigneto da primato situato a oltre i 1000 metri di quota, si imbocca il segnavia 502B che discende su antica mulattiera fino nei pressi della conca di Pianizzia che si raggiunge seguendo la deviazione del sentiero 502A che passa alla base della cascata Zambel (m 655). Si continua sulla strada sterrata e a tratti cementata che percorre il fondo della Val dei Molini e conduce a Roveré della Luna (287 m), ultimo paese trentino adagiato su un vasto conoide alluvionale, da cui si entra nella vallata atesina in corrispondenza della “stretta di Salorno”. Su strade secondarie che costeggiano i meleti si attraversa il piatto fondovalle dell’Adige e si arriva a Salorno (226 m), dominato a sud dall’omonimo castello.

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Boccone al fungo porcino di Coreglia PAT Toscana

È un salame insaccato in budello di capretto, detto anche salamino al fungo o bocconcino, preparato con sola carne di prosciutto e piccole dosi di sale e funghi porcini secchi sbriciolati molto finemente. Ha un gusto persistente, speziato con intensità olfattiva di muschio e sottobosco. Generalmente se ne apprezzano tutte le qualità organolettiche dopo 20 giorni di stagionatura. Le pezzature variano da 150 a 200 grammi.

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