Sono lunghi massimo 10 centimetri, hanno un colore rossastro e un profumo delicato di carne e prezzemolo. Sono i Salsicciotti di Laterza, autentici gioielli del gusto del centro tarantino, ottenuti da carne fresca di manzo. Sono pochi gli ingredienti dei salsicciotti: dopo aver triturato i ritagli di manzo insieme a sale, pepe e prezzemolo, l’impasto viene insaccato in budella naturali rigorosamente di pecora.
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Fegatini di Laterza PAT
Gli gnummareddi sono preparati con frattaglie miste di agnello o capretto da latte (fegato, polmone e rognone) strette all’interno del loro stesso budello, insieme a foglie di prezzemolo gigante e carosello (semi di finocchio selvatico). Alcune varianti contemplano anche l’uso di trippa, animelle e di pezzetti di altra carne nel ripieno. Fra gli altri ingredienti presenti, secondo le numerose varianti, possono esservi pecorino o altro formaggio, alloro, lardo, peperoncino, aglio e spezie varie.
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Taranto PUGLIA
Il territorio di Crispiano è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniato dalla tomba della Tumorali, scoperta nel 1917 e conservata intatta nel Museo Nazionale di Taranto, in un’ apposita stanza. In epoca greca risulta intensamente abitato soprattutto nella contrada di Triglio e Cacciagualani che hanno fornito interessantissimi reperti, custoditi in gran parte nel suddetto Museo.
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Cucina tipica Tarantina
Gnocchi gratinati con asparagi selvatici e caciocavallo
Mondate gli asparagi e tagliateli a pezzettini. Soffriggete velocemente la cipolla nel burro, unite gli asparagi, salate e cuocete a fuoco lento per 15 minuti. Con l’uso di un frullatore riducetene in purea la metà e unite a questa i rimanenti pezzetti. Lessate gli gnocchi e condite con il composto ottenuto ed il caciocavallo precedentemente tagliato a dadini. Sistemate in tegamini di terracotta, spolverate con una manciata di pecorino grattugiato e gratinate per 10 minuti circa.
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Puglia
UVA DI PUGLIA IGP
I terreni dove l’uva è coltivata sono ben drenati, permeabili e indenni da possibili attacchi di parassiti e virus. I vigneti sono allevati con la forma a pergola a tetto orizzontale, chiamata il “tendone”. La densità di piantagione è compresa tra un minimo di 1.100 ed un massimo di 2.100 viti per ettaro e la distanza fra i filari dovrà essere compresa fra 2,2 e 3 m. La produzione di uva non dovrà essere superiore a 30 tonnellate per ettaro.
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Puglia
LA BELLA DELLA DAUNIA DOP
Il disciplinare, all’articolo 4, descrive tutte le caratteristiche colturali tipiche della zona di produzione. La raccolta avviene direttamente dall’albero, a partire dal 1 ottobre, e varia a seconda della tipologia di olive: per le olive verdi deve essere effettuata quando la parte esterna tende al verde paglierino, mentre per le olive nere quando tende al rosso. Anche il metodo di lavorazione si differenzia a seconda della tipologia: il metodo “Sivigliano” è utilizzato per le olive verdi e il metodo “Californiano” per le olive nere. Al termine del processo di lavaggio, le olive vengono poste in appositi contenitori di vetro con salamoia e immesse al consumo.
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Puglia
CLEMENTINE DEL GOLFO DI TARANTO IGP
Le Clementine del Golfo di Taranto IGP sono esclusivamente i frutti di clementine derivanti dalla specie “C. clementine Hort. ex Tanaka”, nelle varietà: “Comune”, “Fedele”, “Precoce di Massafra” o “Spinoso”, “Grosso Puglia”, “ISA,” “SRA 63”, “SRA 89”. Quando sono immesse al consumo, le Clementine hanno una forma sferica leggermente schiacciata ai poli, la buccia è solo lievemente rugosa e di colore arancio con sfumature di colore verde. All’interno della polpa vi sono tre semi e, se spremuto, il frutto può rilasciare circa il 40% della polpa in succo.
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IGP Clementine del golfo di Taranto
Le Clementine del Golfo di Taranto IGP sono esclusivamente i frutti di clementine derivanti dalla specie “C. clementine Hort. ex Tanaka”, nelle varietà: “Comune”, “Fedele”, “Precoce di Massafra” o “Spinoso”, “Grosso Puglia”, “ISA,” “SRA 63”, “SRA 89”. Quando sono immesse al consumo, le Clementine hanno una forma sferica leggermente schiacciata ai poli, la buccia è solo lievemente rugosa e di colore arancio con sfumature di colore verde. All’interno della polpa vi sono tre semi e, se spremuto, il frutto può rilasciare circa il 40% della polpa in succo.
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