Sughetti – sughitti – sciugheti – sapetti PAT Marche

Si aggiunge una buona quantità di noci e, a piacere, mandorle, pinoli e semi di zucca grossolanamente tritati. Il prodotto è di forma normalmente rotonda od ovale perché conservato e servito su normali piatti da cucina di cui assume la forma, essendovi stato versato ancora caldo. Il colore, generalmente sul marrone, varia sensibilmente a seconda della varietà di uva utilizzata. Di consistenza morbida, ha sapore poco dolce; si avverte chiaramente il contrasto tra il sapore vagamente acidulo del mosto e quello salato delle noci e degli altri semi uniti all’impasto. Si consuma quale dolce freddo con cucchiaio. A volte, soprattutto nel nord della Regione, anziché il granturco viene utilizzata farina di grano.

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Sfrappe o fiocchetti PAT Marche

Sottile, di colore giallo oro a margini irregolari. La forma viene modellata, prima della frittura, a nastrini o fiocchi; è anche diffusa la forma piatta (strisce). La superficie delle sfrappe si presenta alquanto irregolare per la presenza di “bolle” come conseguenza della frittura. Dolce tipico del carnevale.

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Serpe PAT Marche

Dolce tradizionale di Natale e Pasqua composto di pasta di mandorla (mandorle mondate ed asciugate in forno tritate finemente, zucchero, albume d’uovo), liquore, aromi (cannella o vannillina). Nel maceratese nel periodo pasquale per la particolare forma prende il nome di Agnello. Può essere consumato fresco oppure anche dopo alcuni mesi (in passato le famiglie di Filottrano (AN) lo facevano a Natale e lo conservavano per la festadel Patrono, che cade in maggio)

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Quadrelli pelusi PAT Marche

Il termine “pelusi” intende evidenziare la rusticità del prodotto derivante dal fatto che la sfoglia è ricavata senza utilizzare le uova. I quadrelli pelusi, di colore chiaro, hanno forma di piccoli quadratini e sono utilizzati per la preparazione di minestre in brodo. E’ un piatto tradizionalmente povero, tuttora apprezzato per il suo sapore semplice e caratteristico reso lievemente piccante dalla presenza di aglio, pepee pecorino ben stagionato nel condimento.

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Pizza o Crescia di Pasqua al formaggio PAT Marche

Ha forma leggermente a fungo che ricorda vagamente un “babà”, alta almeno 10 cm, diametro variabile, colore dorato, interno giallo, sapore spiccato, mollica soda con evidenti pezzi di formaggio. La pezzatura varia mediamente da 0,5 a 1 Kg..

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Pizza con le noci PAT Marche

Pizza di forma rotonda, di circa 15/20 cm di diametro, alta 3-4 cm, moltocompatta. La pizza con le noci è un dolce tipico del periodo natalizio. L’impasto viene preparato manualmente o in una comune impastatrice. La massa ottenuta viene lasciata lievitare per circa 6-8 ore. La cottura viene fatta al forno, possibilmente a legna per conferire maggior fragranza al dolce. Può essere conservato in luoghi asciutti per circa un mese. La conservazione si realizza senza l’uso di conservanti.

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Pane di Pasqua di Borgopace PAT Marche

Il prodotto si presenta in forma di piccole pagnottelle, non molto differente da quello di uso quotidiano ma la presenza di un ingrediente insolito come lo zafferano gli dona un colore giallo diverso da quello tipico dei prodotti a base di uova. Inoltre questo tipo di pane viene, come vuole la tradizione, consumato nel periodo pasquale, addirittura anticamente era destinato alla prima colazione della mattina di Pasqua con le uova benedette.

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Pane di Chiaserna PAT Marche

La preparazione della massa avviene in tre fasi: la prima prevede l’impiego di una parte di farina nella quale viene aggiunto il lievito naturale sciolto in acqua tiepida salata. Si impasta bene e si lascia fermentare per almeno 4 ore, si riprende l’impasto, si aggiunge altra farina e acqua, si lavora e si lascia in riposo per altre 4 ore; infine si aggiunge l’ultima parte di farina, il lievito di birra sciolto in acqua, si impasta il tutto molto accuratamente formando i classici filoni a forma allungata che si segnano nella parte superiore. Si lascia fermentare e si cuoce nel forno a legna. L’acqua utilizzata nella lavorazione del prodotto è leggera di sorgente, quasi un’acqua minerale che conferisce al pane caratteristiche peculiari.

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