Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
Sottile, di colore giallo oro a margini irregolari. La forma viene modellata, prima della frittura, a nastrini o fiocchi; è anche diffusa la forma piatta (strisce). La superficie delle sfrappe si presenta alquanto irregolare per la presenza di “bolle” come conseguenza della frittura. Dolce tipico del carnevale.
Ingredienti: farina, uova, acqua, zucchero, olio di oliva.
Si prepara un impasto di uova, zucchero, olio e farina. Nel Piceno è consuetudine aggiungere anice (in polvere o essenza), oppure vino (vino bianco o vino cotto). La pasta va ben lavorata e stesa in una sfoglia di 2-3 mm di spessore. Con una rotella dentata si taglia nelle forme più varie (strisce, nastrini, fiocchetti) e fritta in padella con olio caldo aggiungendo zucchero con alchermes (o miele).
Tradizionalità
Riferimenti bibliografici:
- Muzi-Evans “La cucina Picena”, Franco Muzio Editore, 1991;
- Nicla Mazzara Morresi, “La cucina marchigiana – tra storia e folklore”, Ediz. Aniballi, 1978.
Territorio di Produzione
Intero territorio Regionale
Marmellata di pomodori verdi PAT Marche
Il prodotto è di colore verde-scuro, molto denso e compatto. Il sapore è caratteristico in quanto, rispetto alle altre marmellate ha un gusto piacevolmente aspro. Si può gustare tale e quale o, meglio ancora, sulle crostate.
Visciole sciolte al sole (visciuli a lu sole) PAT Marche
Materia prima: visciole, zucchero. Frutti di visciola ricoperti di un liquido denso di colore rosso rubino, dal profumo molto intenso. Nei mesi di giugno – luglio, i frutti ben maturi si raccolgono a mano, provvisti di picciolo, preferibilmente la mattina presto, facendo attenzione a non ammaccarli. Vengono quindi lavati, depicciolati e posti ad asciugare…
Pizza di Pasqua o Crescia di Pasqua PAT Marche
Nel pesarese si aggiungono canditi e vin santo mentre nell’ascolano è più frequente l’aggiunta di liquori E’ un dolce di forma simile ad una cupola, alto almeno 10 cm, colore esterno scuro, interno giallo intenso.