La Moretta che oggi è stata riconosciuta a tutti gli effetti come cocktail dall’AIBES, è un caffè forte e robustamente corretto, originariamente solo dal rum e successivamente dal mix di rum, anice e brandy. Tipico del fanese sin dalla fine dell’800 (per lo meno è solo fino ad allora che si possono retrodatare le documentazioni cartacee) questo caffè dalla forte correzione calda nasce per i lavoratori dell’alba, per tutte quelle persone che dovevano affrontare le intemperie del duro lavoro mattutino (pescatori, spazzini, mercanti), che nella Moretta trovavano un buon corroborante e un modo per scaldarsi da dentro
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Cavolfiore Tardivo di Fano PAT Marche
Pianta rustica e resistente al freddo, di maturazione tardiva, presenta infiorescenze di grana grossa, forma tendenzialmente semisferica appiattita, di colore bianco o bianco avorio, di struttura compatta, privo di pelosità. Le infiorescenze presentano pezzatura medie (diametro 14-18 cm) o medio piccole (da 12 a 14 cm).
View More Cavolfiore Tardivo di Fano PAT MarcheCavolfiore Precoce di Jesi PAT Marche
Infiorescenza globosa, formata da corimbi bianchi, racchiusa da foglie ampie di colore cenerognolo. Nel corso degli anni il “Precoce di Jesi” è stato oggetto di ripietute selezioni finalizzate al miglioramento delle caratteristiche commerciali del prodotto. Originarimente infatti, l’infiorescenza presentava le classiche lumachelle (protuberanze coniche a spirale) che, pur rappresentando un magnifico esempio di architettura vegetale, conferivano al prodotto una scarsa attitudine ai trasporti in quanto sovente, per l’irregolarità della superficie, l’infiorescenza si rompeva. Inoltre il miglioramento genetico ha inciso anche sul colore del corimbo che, in origine giallognolo e quindi scarsamente appetito dal mercato, è divenuto bianco, più richiesto. Pur avendo perso le iniziali caratteristiche morfologiche, il cavolfiore “Precoce di Jesi” conserva attitudini di precocità e rusticità tipiche di questa varietà.
View More Cavolfiore Precoce di Jesi PAT MarcheCarciofo Precoce di Jesi PAT Marche
Il Carciofo Precoce di Jesi ha uno sviluppo alquanto contenuto, con un’altezza media misurata dal colletto all’inserzione del peduncolo del capolino centrale di circa 30 cm. Il caule, pubescente e di colore verde, ha i nodi disposti in modo ravvicinato. La pianta manifesta una spiccata eterofillia; il colore dell’intero apparato fogliare risulta nelle pagine superiori verde glauco con riflessi cinerei per la presenza di una lieve tomentosità e di tonalità meno intensa nelle inferiori
View More Carciofo Precoce di Jesi PAT MarcheCarciofo Monteluponese o Scarciofeno PAT Marche
E’ composto da un rizoma fibroso dalle cui gemme si sviluppano fusti ramificati. Il fusto principale presenta alla sommità un capolino, costituito da un ricettacolo e da diverse brattee terminanti con una spina. Alla base del fusto ogni anno si formano nuovi getti detti “carducci” necessari alla riproduzione della carciofaia. I fiori hanno corolla tubulosa, sono ermafroditi, di colore azzurro-violaceo; le foglie sono grandi di colore verde più intenso. Il frutto è un achenio di forma leggermente schiacciata e allungata.
View More Carciofo Monteluponese o Scarciofeno PAT MarcheBacche di biancospino in sciroppo PAT Marche
Bacche di biancospino, sciroppo zuccherino, cannella,chiodi di garofano. Le bacche o drupe sono carnose, di colore rosso-arancio, polpose e morbide. Conservate con lo sciroppo acquistano un sapore dolce e gradevole.
View More Bacche di biancospino in sciroppo PAT MarcheSugo con tonno alla mondolfese PAT
Questo peculiare condimento,l’inconfondibile sugo con tonno e alici alla mondolfese, la cui origine si perde nella notte dei tempi, abbina la duplice vocazione di questo comune abitato da gente di terra e di mare, dove i mondolfesi hanno tramandato un sugo rosso, utilizzato quale condimento per la pasta – gli spaghetti – fondendo pomodori, conserva, tonno e alici.
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Il Miele del Montefeltro di “acacia” è caratterizzato dal polline di Robinia associato in proporzioni variabili principalmente dalle seguenti specie nettarifere e non nettarifere: Crucifere, Leguminose – principalmente Sulla, Ginestrino, Fava, Pisello, Trifoglio bianco, Meliloto – oltre a Sanguinello, Rosacee, Orniello, Papavero, Sambuco, Quercia, Vite.
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L’olio di coroncina, estratto dalle drupe a giusta maturazione, presenta un colore verde tendente al giallo, grazie a un buon contenuto in clorofilla. E’ piuttosto fluido per un buon rapporto tra acidi grassi insaturi e saturi. All’olfatto si percepisce un fruttato medio, di tipo verde, con sentori di erba e di carciofo. Al gusto presenta spiccate caratteristiche di amaro e piccante.
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Si utilizza latte ovino crudo e caglio naturale entrambi di provenienza locale. Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Il prodotto finito, a forma di limone, pesa 100-150 grammi, ha pasta fresca, bianca, con sapore di limone. Lavorazione: al latte crudo si aggiunge il caglio che coagula in venti-trenta minuti. La rottura della cagliata si effettua delicatamente con le mani o con attrezzi appositi in particelle, dopodiché si lascia riposare per alcuni minuti. Dopo queste operazioni, la massa viene messa in stampi di terracotta forati a forma di limone.
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