Ungaracci ungarucci PAT Marche

La farina di granturco viene impastata con acqua calda insieme agli altri ingredienti. Quando la pasta è ben lavorata si fa riposare per qualche ora, poi dalla massa si staccano dei pezzi che vengono lavorati a filoncini lunghi 20-30 cm che vano fatti lievitare per due o tre ore. Si cuociono nel forno preventivamente riscaldato

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Torrone di fichi – panetto di fichi PAT Marche

I fichi essiccati vengono tagliati ed allargati a forma di otto, vengono poi sistemati, uno a fianco dell’altro in una piccola forma rettangolare in legno detta “coscena”. Realizzati così il fondo ed i fianchi si procede alla farcitura interna con mandorle, cedro, ed aromi vari. Si passa successivamente alla chiusura della camicia, cioè della base, con un ulteriore strato di fichi. Completata la forma viene eseguita una prima pressatura del dolce con il coperchio della “coscena”.

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Tajulin sa la fava alla Mondolfese PAT Marche

I Tajulin sa la fava sono una caratteristica pasta lunga realizzata dalle massaie che vivevano nel borgo attorno al convento di San Sebastiano le quali, per via della povertà, mescolavano la farina di grano con quella di fava. Inconfondibile è il gusto di questa pasta, ruvida non solo al tatto ma in certo qual modo pure al palato. Per certi aspetti simili ai tacconi, ne differiscono tuttavia per alcune caratteristiche (nella diffusione territoriale, nella composizione, nell’aspetto esteriore e nelle diverse modalità di preparazione e presentazione in tavola). Peculiare ne è il colore che tende al castano a motivo della misticanza di farine dove al bianco della farina ricavata dal grano dorato (quell’oro raffigurato anche nel vessillo comunale) si unisce il marrone della farina di fava secondo il giusto rapporto tramandato dalla tradizione.

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Tacconi – tacon PAT Marche

I Tacconi si presentano di colore giallo paglierino spento, con macchie più scure per l’effetto del sale e del pepe. Al palato il prodotto risulta sapido, pastoso, delicatamente dolciastro. Il prodotto finito si presenta a piccole strisce di 20 – 25 cm di lunghezza, 3 – 4 mm di spessore e 3- 4 mm di larghezza di pasta compatta e rugosa.

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Sughetti – sughitti – sciugheti – sapetti PAT Marche

Si aggiunge una buona quantità di noci e, a piacere, mandorle, pinoli e semi di zucca grossolanamente tritati. Il prodotto è di forma normalmente rotonda od ovale perché conservato e servito su normali piatti da cucina di cui assume la forma, essendovi stato versato ancora caldo. Il colore, generalmente sul marrone, varia sensibilmente a seconda della varietà di uva utilizzata. Di consistenza morbida, ha sapore poco dolce; si avverte chiaramente il contrasto tra il sapore vagamente acidulo del mosto e quello salato delle noci e degli altri semi uniti all’impasto. Si consuma quale dolce freddo con cucchiaio. A volte, soprattutto nel nord della Regione, anziché il granturco viene utilizzata farina di grano.

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Sfrappe o fiocchetti PAT Marche

Sottile, di colore giallo oro a margini irregolari. La forma viene modellata, prima della frittura, a nastrini o fiocchi; è anche diffusa la forma piatta (strisce). La superficie delle sfrappe si presenta alquanto irregolare per la presenza di “bolle” come conseguenza della frittura. Dolce tipico del carnevale.

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Serpe PAT Marche

Dolce tradizionale di Natale e Pasqua composto di pasta di mandorla (mandorle mondate ed asciugate in forno tritate finemente, zucchero, albume d’uovo), liquore, aromi (cannella o vannillina). Nel maceratese nel periodo pasquale per la particolare forma prende il nome di Agnello. Può essere consumato fresco oppure anche dopo alcuni mesi (in passato le famiglie di Filottrano (AN) lo facevano a Natale e lo conservavano per la festadel Patrono, che cade in maggio)

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Quadrelli pelusi PAT Marche

Il termine “pelusi” intende evidenziare la rusticità del prodotto derivante dal fatto che la sfoglia è ricavata senza utilizzare le uova. I quadrelli pelusi, di colore chiaro, hanno forma di piccoli quadratini e sono utilizzati per la preparazione di minestre in brodo. E’ un piatto tradizionalmente povero, tuttora apprezzato per il suo sapore semplice e caratteristico reso lievemente piccante dalla presenza di aglio, pepee pecorino ben stagionato nel condimento.

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