Sentiero Italia CAI LIGURIA 01° Tappa Passo dei Due Santi – Passo della Cappelletta

Passo dei Due Santi – Passo della Cappelletta L’ingresso in Liguria avviene con questa tappa di lunghezza intermedia e di dislivello ridotto che percorre l’interessante crocevia dove si incontrano le Regioni di Toscana, Emilia Romagna e Liguria. Si parte dal Passo dei Due Santi tra le province di Parma e Massa Carrara dove sorge la piccola stazione sciistica di Zum Zeri. Con una breve salita si guadagna la sommità delle piste sciistiche e poi il crinale che si percorre fedelmente con una serie di saliscendi fino alla Foce dei Tre Confini. Questo è il punto di incontro tra i confini delle tre Regioni, nonché luogo storico dove passava la frontiera preunitaria tra la Repubblica di Genova (poi Regno di Sardegna), il Granducato di Toscana e il Ducato di Parma. Da qui seguendo ancora un percorso a saliscendi ma con dislivello negativo si giunge al Passo della Cappelletta.

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Zuppa di muscoli PAT Liguria

Nella cucina marinara locale non mancano le ricette con i muscoli: ripieni, alla marinara, in frittelle, in condimenti per primi piatti e immancabilmente nella zuppa di muscoli.
Sono diversi i ristoranti che propongono questo gustoso piatto tra quelli tipici della cucina locale e soprattutto in estate non è inusuale trovarlo tra le specialità di sagre paesane.

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Zucchino genovese PAT

La zucca da zucchini (Cucurbita pepo) è una specie erbacea annuale, originaria dell’America centro-settentrionale. Le varietà botaniche vengono differenziate in base alla forma e al colore dei frutti. Tra le cultivar a frutto allungato troviamo la zucchina genovese di colore verde chiaro, simile alla varietà Voghera e Asti. 

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Zerarìa PAT

Le zampette di suino e la testa vengono fatte bollire con aromi (sale, pepe, alloro, limone, ecc.) che variano da zona a zona, fino a ottenere un brodo. Terminata la cottura, si tagliano le varie parti con il coltello e si dispongono in un piatto profondo ricoprendole con il brodo caldo che raffreddandosi formerà una densa gelatina. Si adorna con foglie d’alloro o di limone fresche. Tradizionalmente l’impasto era messo in appositi stampi in legno, a forma di bauletto. Si lascia così per alcuni giorni, poi si consuma tagliata a fette.

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