Cicerchia PAT Lazio

La cicerchia è un Legume secco, coltivato nell’altopiano di Rascino a circa 1200 metri s.l.m. Presenta forma lenticolare irregolare, colore beige non uniforme. È una pianta piuttosto rustica e, quindi, non ha bisogno di cure particolari: cresce anche in condizioni difcili e resiste benissimo alla siccità. La semina avviene in primavera, la raccolta si efettua nella seconda metà di agosto.

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Sentiero LIGURIA Tratta 05 bis Monterosso – Bonassola

Monterosso – Bonassola Continuando sul lungomare di Levanto si procede per Bonassola, che può essere raggiunta in due modi: con il classico sentiero a scavalcare il promontorio che separa le due baie, oppure attraverso la pista ciclabile ricavata dalla ex linea ferroviaria (Tratta 05: variante Levanto- Bonassola).

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Sentiero LIGURIA Tratta 05 Monterosso – Bonassola

Monterosso – Bonassola Il territorio attraversato in questa tappa rappresenta un connubio tra i paesaggi più aspri delle Cinque Terre e quelli più dolci ed “addomesticati” di Levanto e Bonassola; elemento unificante gli affioramenti di “rocce verdi” con il loro peculiare corredo vegetazionale.

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Cece del solco dritto di Valentano PAT Lazio

La tradizione orale più leggendaria è quella che vede nel solco il passaggio creato da un bifolco per agevolare il transito della Vergine e del Bambino, in fuga verso l’Egitto o quella che vi individua il viaggio percorso dalla Vergine per ascendere al cielo. L’accezione più accreditata è, invece, quella che individua nel tracciato rettilineo l’auspicio per la successiva annata agraria, sotto la protezione della Vergine, di cui si festeggia l’Ascensione il giorno successivo (15 agosto). Più il solco risulta dritto, più viva è la speranza per un futuro cospicuo raccolto. La manifestazione è legata alla denominazione dei Ceci di Valentano la cui presenza, un tempo, era di grande rilevanza per la popolazione. Poter disporre di un abbondante accolto di ceci significava per gli abitanti di questo paese poter disporre di una delle poche fonti di proteine disponibili. La presenza di questo legume, all’interno dell’areale in esame è molto antica. La vocazione alla produzione di leguminose dei comuni distribuiti in prossimità del Lago di Bolsena è dimostrata sin dal tempo degli Etruschi ed è confermata, in seguito, da documenti medievali. Nel XIII-XIV secolo, in particolare, nella Val di Lago, la coltura dei ceci risulta molto diffusa, tanto che alcuni statuti dedicano apposite rubriche a “de pena colligentium cicera et alia legumina”.

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Castagna rossa del Cicolano PAT Lazio

La Castagna Rossa del Cicolano si ottiene da fustaie di castagno da frutto appartenente alla specie Castanea Sativa Mill. varietà conosciuta come “Rossa del Cicolano”. Di taglia superiore rispetto ai marroni e alle altre castagne, la Rossa del Cicolano presenta numero di frutti per riccio non più di tre; forma rotondeggiante e globosa, apice provvisto di tomento, con torcia anch’essa tomentosa; cicatrice ilare di forma rettangolare, generalmente convessa e di colore più chiaro del pericarpo. Il pericarpo è di colore marrone rossiccio che si scurisce dopo la curatura, ilo rettangolare color nocciola, episperma con introflessioni più o meno estese all’interno della polpa, seme di colore bianco, croccante, sapore delicato e dolce. La Castagna Rossa del Cicolano può essere commercializzata fresca o trasformata: secca in guscio; sgusciata, intera o sfarinata; in marmellata e crema di castagne, ottenute con la tecnica tradizionale locale.

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Castagna di Terelle PAT Lazio

La Castagna di Terelle presenta, a seconda dell’ecotipo, colore marrone chiaro (Primutica, così chiamata perché si raccoglie prima delle altre, ossia a metà settembre), marrone cupo (Pelosella, così chiamata per l’abbondanza di peli bianchi intorno al picciolo) o rossiccio (Pizzutella, riconoscibile dalla forma arcuata ed appuntita). La pezzatura che va da piccola (Pelosella e Pizzutella) a grande (Primutica). Il sapore è dolciastro più o meno intenso. Le piante presentano, generalmente, un’impalcatura molto alta, dalla quale si diparte un “candelabro” costituito da grosse branche eccessivamente verticali, a causa della estrema competizione per la ricerca della luce. La raccolta delle castagne avviene manualmente, dalla metà di settembre alla fine di ottobre.

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Sentiero LIGURIA Tratta 03 Porto Venere (La Spezia) – Riomaggiore

Porto Venere – Riomaggiore Tappa di eccezionale interesse da Porto Venere a Riomaggiore il percorso è relativamente impegnativo nella sua parte iniziale, ma ampiamente ripagato da un paesaggio interamente inserito nel Sito Unesco “PORTOVENERE – Cinque Terre e le Isole di Tino, Tinetto e Palmaria”

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Sentiero LIGURIA Tratta 03 bis La Spezia – Loc. Chiesa Sant’ Antonio Riomaggiore

La Spezia – Loc. Chiesa SAnt’Antonio Riomaggiore Alternativamente si può scegliere di percorrere la Tratta 03 Variante; Storico percorso che attraverso mulattiere e magnifiche scalinate in arenaria permette di raggiungere facilmente Biassa ed il crinale di Tramonti – Cinque Terre in località Chiesa Sant’Antonio.

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Sentiero LIGURIA Tratta 02 Lerici – La Spezia

Lerici – La Spezia Il percorso della seconda tappa coincide quasi interamente con il relativo tratto dell’Alta Via del Golfo, ovvero con il crinale spartiacque che separa il Golfo della Spezia dalla Val di Magra. Ampiamente panoramico, pur attraversando aree relativamente antropizzate regala inediti passaggi per gli antichi e nascosti borghi collinari.

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