Olive da mensa bianche e nere Oliva bianca di Itri PAT Lazio

L’Oliva bianca di Itri è un prodotto che deriva dalla varietà Itrana. Viene raccolta e messa in salamoia, prima di maturare, dunque tra novembre e dicembre. Il processo di lavorazione prevede la selezione manuale dei frutti dal calibro minimo di 1,5 cm e la conservazione per almeno 5 mesi in una soluzione di acqua e sale (min. 60 g/Kg), per rimuoverne il sapore amaro.

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Melanzane sott’olio PAT Lazio

Le melanzane, opportunamente pulite e tagliate a fette o a listarelle, vengono prima gettate in acqua con limone e, successivamente, messe in infusione in aceto freddo per 24 ore circa, dopo averle risciacquate per 2 o 3 volte. Al termine di tale periodo vengono sgocciolate e conservate direttamente in barattoli di vetro in olio extravergine di oliva o sottoposte a preventiva grigliatura per 15 minuti a 230-250°C, con successivo invasettamento. In alcuni casi è prevista anche l’aggiunta di peperoncino, carote, sedano, aglio e prezzemolo. Il periodo di produzione va da luglio a settembre.

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Marrone Segnino PAT Lazio

L’introduzione nel territorio di Segni del Marrone Fiorentino su castagneti già esistenti, si fa risalire alla metà del XVI sec., quando in occasione del matrimonio di Mario Sforza e Fulvia Conti vennero introdotte piante di castagno prelevate dal territorio di Santa Fiora, sulle pendici dell’Amiata. Una leggenda, invece, attribuisce al pontefice segnino Vitaliano (657-672) l’introduzione del castagno nel territorio lepino. Pierre Toubert, nella sua opera dedicata al Lazio meridionale ed alla Sabina tra il IX ed il XII sec, dice testualmente che i castagneti più rimarchevoli per compattezza e bella disposizione sono quelli di Patrica, Segni, Norma e Morolo che si iscrivono come l’ultima tappa della conquista agraria.

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Marrone di Latera PAT Lazio

Latera, collocata ad ovest del crinale del Lago di Bolsena, a 508 m. sul livello del mare, presenta il microclima ideale per la coltura del castagno. Il circondario, infatti, è disseminato di numerosissimi castagneti da frutto plurisecolari. La varietà più nota presente è il Marrone che nel territorio produce frutti di ottimo sapore. Nel ‘400 tra le norme statutarie dei Farnese era prevista la pena di uno scudo d’oro per ogni castagno tagliato, poiché i duchi erano convinti che i castagneti rendessero molto più salubre l’aria.

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Carne di suino di razza casertana PAT Campania

La casertana è universalmente riconosciuta come una tra le migliori popolazioni suine autoctone italiane, anticamente definita dagli esperti “l’orgoglio suino italiano”. Nel 1899 il prof. Baldassarre, dell’allora Regio Istituto Superiore per l’Agricoltura di Portici, esaminando antiche raffigurazioni di suini e cinghiali rinvenute negli scavi archeologici di Capua, Pompei ed Ercolano, suppose di individuare le caratteristiche dell’odierno suino “casertano”‘, probabilmente, quindi, già allevato in epoca romana.

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Carne di bovino podolico PAT Campania

La carne di vitellone podolico è ottenuta dalla macellazione di bovini, maschi e femmine, di razza Podolica o da incroci di prima generazione tra vacche di razza Podolica iscritte al Libro genealogico e tori di razza specializzata da carne o di razza Bruna, di età compresa fra i 10 e i 24 mesi al momento della macellazione.

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FORUM MONDIALE ENOTURISMO, PRESENTATI DA CEO ENIT ROBERTA GARIBALDI I TREND E I NUOVI PROGRAMMI DI PROMOZIONE

IL VINO TRA CULTURA E TRADIZIONE 526 vini certificati, 6 beni materiali ed immateriali riconosciuti come patrimonio dell’umanità, 3 città creative UNESCO per l’enogastronomia e 2 Paesaggi dalla FAO. Questi i primati che l’Italia vanta a cui si aggiungono i paesaggi rurali storici che da nord a sud caratterizzano il Belpaese. In quest’ottica, il patrimonio, unito a conoscenze, tradizioni, usi e costumi della gente, esercita una grande attrattiva per il turista e funge da stimolo al viaggio.

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Sentiero LIGURIA Tratta 24 Andora – Cervo

Questa bella tappa del Sentiero Liguria parte da Marina di Andora dirigendosi verso l’interno per attraversare il torrente Merula su di un antico ponte in pietra. Si sale tra fasce coltivate, zone a macchia mediterranea e bosco misto per giungere al crinale che scende verso l’abitato di Cervo, che si raggiunge dopo aver attraversato la bella area naturalistica del Parco Comunale del Ciapà.

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Sentiero LIGURIA Tratta 23 Albenga – Andora

Percorso di crinale molto panoramico che si snoda tra Albenga ed Andora passando sopra gli abitati di Alassio e Laigueglia ai quali, volendo, si può giungere scendendo per uno dei numerosi sentieri che si incontrano sul percorso. Nelle belle giornate si può apprezzare sia la costa ed in particolare l’isola Gallinara, sia le Alpi marittime che fanno da sfondo volgendo lo sguardo a nord.

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Marrone di Cave PAT Lazio

Già dall’inizio del ‘900 i Marroni di Cave erano esportati in tutto il mondo e soprattutto in Francia dove erano destinati principalmente alla produzione dei celeberrimi Marrons Glacés. Si ha notizia della costituzione nel 1900 di una cooperativa che riuniva tutti i produttori locali di marroni, denominata “Società”, che esportava il prodotto in America, Germania e Francia. Dal 1934, ogni anno, l’ultima domenica di ottobre, nel comune di Cave si svolge la storica Sagra che festeggia il prezioso frutto. Allo stesso modo dal 1979 anche il comune di Rocca di Cave dà onore all’ottima qualità del prodotto.

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