Maiorchino o marocchino PAT Marche

Il maiorchino ha forma allungata e schiacciata con spessore di 3 cm nella parte centrale della sezione. Presenta l’aspetto di colore ambrato all’esterno e giallo chiarissimo internamente. Ha un sapore delicato e consumato fresco ha una consistenza morbida; se secco, ha una maggiore consistenza ed è tipico inzupparlo nel vino (preferibilmente bianco), nel latte o nel tè.

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Frustrenga PAT Marche

Con la farina di granoturco si prepara la polenta alla quale, una volta cotta, verranno aggiunti, previa bollitura in acqua, fichi secchi, uvetta, gherigli di noci e mele. Il composto, mescolato a dovere, viene poi versato in una teglia unta di burro e cosparsa di pane grattugiato. La cottura avviene in forno a 180° e si raggiunge in 30 minuti circa. Va servita sia calda che fredda sul tagliere della polenta

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Fristingo – Fristingu – Frestinghe PAT Marche

Dolce tipicamente natalizio a base di fichi secchi, farina di grano tenero, olio extravergine d’oliva, uva sultanina, canditi, mandorle tostate, noci, noce moscata, cannella, caffè, liquore a base d’anice, limone, miele, pane grattugiato.

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Crostoli del Montefeltro PAT Marche

Forma a disco, di diametro variabile, colore chiaro e dorato. Si accompagna, in alternativa al pane, con con salumi, formaggi, carne e verdure grigliate di ogni tipo. Il prodotto ricorda la piadina romagnola, ma se ne differenzia per la pasta, che è sfogliata, unta e molto saporita.

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Cresciolina PAT Marche

La cresciolina si presenta in forma di tanti piccoli dischi a forma appiattita, di colore chiaro. E’ fritta e croccante e presenta una superficie esterna irregolare. La crescolina è saporita dallo strutto in cui frigge ma è poco salata, in quanto non viene aggiunto altro sale a quello già contenuto nella pasta del pane utilizzata per confezionarla.

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Crescia sotto la cenere, torta coi ovi PAT Marche

Si impastano gli ingredienti, “tirando” la sfoglia dello spessore di circa un centimetro e mezzo che si cuoce su un panaro di coccio fino alla formazione, in superficie e in ambo le parti, di una leggera pellicola. La crescia, la cui cottura deve essere ancora completata e migliorata, viene quindi riposta sul piano caldo del camino dove viene coperta con un piccolo strato di cenere calda che a sua volta viene coperta con brace non molto ardente. Dopo una cottura di 15 minuti, si toglie la cenere e la brace e la crescia è pronta per essere mangiata ancora calda.

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