Marmellata di fichi della signora PAT Marche

Si presenta come una purea di bacche di rosa canina dolcificata con miele dal colore rosso-vinaccia con riflessi arancio-dorati. Sapore moderatamente dolce, leggermente acidulo che denota la ricchezza di vitamina C. La rosa canina, è un arbusto spontaneo, selvatico, vigoroso, eretto e ramoso, di circa 90-270 cm, appartenente della famiglia delle Rosacee. Fiori a 5 petali, piuttosto grandi e di colore bianco e rosso, sbocciano da maggio a luglio, mentre i suoi “falsi frutti” rossi (cinorroidi, che derivano dall’ingrossamento del ricettacolo), nascono in autunno.

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Marmellata di bacche di rosa canina PAT Marche

Si presenta come una purea di bacche di rosa canina dolcificata con miele dal colore rosso-vinaccia con riflessi arancio-dorati. Sapore moderatamente dolce, leggermente acidulo che denota la ricchezza di vitamina C. La rosa canina, è un arbusto spontaneo, selvatico, vigoroso, eretto e ramoso, di circa 90-270 cm, appartenente della famiglia delle Rosacee. Fiori a 5 petali, piuttosto grandi e di colore bianco e rosso, sbocciano da maggio a luglio, mentre i suoi “falsi frutti” rossi (cinorroidi, che derivano dall’ingrossamento del ricettacolo), nascono in autunno.

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Lamponi sciroppati PAT Marche

Lamponi in sciroppo zuccherino, dal sapore gradevolmente dolce-acidulo. Il lampone (Rubus idaeus) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee. Il fusto, ramoso, è alto 60-180 cm. Ha foglie verdi nella pagina superiore e bianco-tomentose sulla pagina inferiore. I fiori sono riuniti in corimbi laterali bianchi che compaiono il secondo anno in primavera-estate. I frutti, la cui maturazione inizia il luglio e si protrae sino a settembre, sono di un colore rosa carico, appena pelosi, formati da tante piccole drupe strettamente unite tra loro.

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Granita con pesche di Montelabbate – grattamarianna PAT Marche

La granita ha carattere cremoso, presenta pezzi di frutta di dimensioni di circa 1 cm che, insieme al succo della frutta, sono amalgamati insieme con zucchero e acqua. Il prodotto si presenta di colore giallo, variabile a seconda del colore delle pesche. A differenza delle solite granite, ottenute con ghiaccio tritato e sciroppo, il ghiaccio non viene utilizzato. La procedura di lavorazione prevede inizialmente la snocciolatura delle pesche di Montelabbate e la loro riduzione, in parte in piccoli pezzi di frutta, ed in parte in succo; il tutto si amalgama con zucchero e acqua. Si procede poi alla mantecazione fino al raggiungimento di uno strato cremoso ad una temperatura di circa – 15° C.

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Germogli di vitalba sott’olio PAT Marche

Le cimette di vitalba sono tenere e fragili; se cotte per troppo tempo, tendono a disfarsi; mantenute sott’olio, conservano la loro consistenza e un delicato sapore. Materia prima utilizzata: germogli di vitalba, acqua, succo di limone, olio, sale, pepe, aglio e prezzemolo. I germogli di vitalba tagliati in pezzi di due o tre cm vengono messi a bagno con acqua e succo di limone. Si fanno poi cuocere nell’olio con sale, pepe, aglio e prezzemolo. Quando sono ben cotti e l’acqua si è riassorbita si mettono nei vasi chiudendoli ermeticamente. Il prodotto viene preparato in primavera.

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Germogli di tamaro sott’olio PAT Marche

Materia prima: germogli di tamaro, aceto, vino, aglio, piante aromatiche e olio. I germogli primaverili del tamaro hanno solitamente un gusto amaro e non del tutto piacevole che però perdono se associati ad altre erbe di gusto più mite, come accade appunto conservandoli sott’olio. I germogli, privati della punta e delle tenere foglioline laterali, vengono scottati per alcuni minuti in aceto diluito con vino. Si lasciano asciugare per qualche ora, si condiscono con aglio e altre piante aromatiche e si mettono sott’olio. Il prodotto si prepara in primavera e matura in un mese circa.

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Farro triticum dicoccum PAT Marche

Pianta resistente e rustica, ha spiga compatta con lemmi aristati e due file di spighette unite al rachide. L’altezza della pianta è mediamente 130 cm. La cariosside ha una dimensione simile a quella di un chicco di grano, forma ovoidale, a frattura bianca farinosa e rivestita dalle glume e dalle glumelle che, essendo aderenti, rendono necessaria l’operazione della brillatura.

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Farina di granoturco quarantino nostrano del maceratese – di Treia PAT Marche

Il granoturco quarantino nostrano del Maceratese o di Treia (a 8 o a 12 file) nelle sue versioni “giallo” o “rosso scuro”, appartiene ad una varietà locale a impollinazione libera tradizionale. Tale pianta pertanto non la si può considerare ibrido, né modificata geneticamente, (da qui il termine “nostrano” che le popolazioni locali riservano a tale pianta), come risulta dall’attestato rilasciato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore – Facoltà di Agraria di Piacenza – Istituto di Botanica e Genetica Vegetale.

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Cotognata PAT Marche

La cotognata viene servita tagliata in porzioni rettangolari a losanga o con la forma. Le mele cotogne lavate, sbucciate e tagliate a quarti vengono messe in un recipiente con acqua e limone per eliminare l’ossidazione. Una volta preparate si fanno cuocere in acqua con succo e buccia grattugiata di limone. Quando la frutta è cotta si passa al setaccio aggiungendo una quantità di zucchero uguale al peso del composto ottenuto. Si lascia terminare la cottura girando sovente il composto, per favorire l’evaporazione dell’acqua.

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