Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) ITALIANI – VALLE D’AOSTA

I PAT: prodotti agroalimentari tradizionali sono produzioni riconosciute dal Mipaaf in ogni regione d’Italia: cosa sono e quanto contano sul territorio? Le produzioni di qualità italiane sono numerose e tra loro troviamo i Prodotti Agroalimentari Tradizionali: PAT. Si tratta di produzioni tipiche che nel loro processo di produzione non subiscono modifiche da almeno 25 anni.
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.
Nel 2020 i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) riconosciuti dal Mipaaf sono distribuiti su tutto il territorio italiano, 5206 in tutti, con delle distinzioni dettate dalle diverse categorie merceologiche che sono più o meno diffuse da regione a regione. Sicuramente numerose in ogni regione d’Italia le PAT per pasta, pane e dolci, le cui varietà si moltiplicano di paese in paese, da nord a sud dello stivale.
Il confronto dei dati del 2020 con quelli del 2016 ci permettono di notare come i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) siano in continuo aumento. Indice del fatto che la consapevolezza di produttori e consumatori per il valore delle tipicità locali dell’agroalimentare italiano è sempre più diffuso, e alla ricerca di investimenti e promozione.
Un enorme patrimonio da salvaguardare, in termini di cultura ma anche di sviluppo delle economie locali: qual è il ruolo che i prodotti tradizionali possono assumere nello sviluppo di forme di turismo sostenibile? Ne abbiamo parlato nell’articolo I prodotti tradizionali e il turismo sostenibile con Fabio Parasecoli, professore di Food Studies alla New York University.
Aggiornamento del 10 febbraio 2020
Bevande analcoliche, distillati e liquori | |
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1 | Grappa |
2 | Ratafià |
Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazioni | |
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3 | Boudin |
4 | Mocetta |
5 | Motsetta – Motzetta (Mocetta di carne valdostana) |
6 | Prosciutto alla brace Saint- Oyen (Jambon à la braise Saint- Oyen) |
7 | Saouseusse |
8 | Teteun |
9 | Tseur achétaye |
Formaggi | |
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10 | Brossa |
11 | Formaggio di capra a pasta molle |
12 | Formaggio di pecora o capra a pasta pressata |
13 | Formaggio misto |
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15 | Reblec de crama |
16 | Salignoùn |
17 | Séras |
18 | Toma di Gressoney |
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati | |
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Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria | |
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21 | Crèichèn, Créchén |
22 | Flantse e Flantsón |
23 | Micóoula |
24 | Mécoulén, Mécoula e Pan de Cogne |
25 | Piata di Issogne |
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Grassi (burro, margarina, oli) | |
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27 | Beuro (Burro di affioramento) |
28 | Beuro coló |
29 | Beuro de brossa |
30 | Burro centrifugato di siero |
31 | Olio di noci, Huile de noix |
Prodotti della Gastronomia | |
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32 | Seupa à la vapelenentze |
Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro) | |
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33 | Miele di castagno (Mi de tsatagnì) |
34 | Miele di rododendro (Mi de framicllo) |
35 | Miele millefiori di montagna (Mi de fleur de montagne) |
36 | Lasé |
*Deroga alle norme igienico sanitarie
La Valle d’Aosta è famosa per le sue montagne. Per tutta la sua lunghezza, essa separa le Alpi Pennine (a nord e ad est) dalle Alpi Graie (ad ovest ed a sud) fino a giungere al fondo della val Ferret, dove si trova il col Ferret.Più nel dettaglio a nord, lungo il confine con il canton Vallese, troviamo in sequenza le Alpi del Grand Combin, le Alpi del Weisshorn e del Cervino e le Alpi del Monte Rosa, gruppi appartenenti alle Alpi Pennine. Ad ovest, lungo il confine francese troviamo le Alpi del Monte Bianco che appartengono alle Alpi Graie e chiudono la valle. A sud, lungo lo spartiacque con il Piemonte, troviamo le Alpi del Gran Paradiso, anch’esse appartenenti alle Alpi Graie. Infine ad est, sempre lungo lo spartiacque con il Piemonte, troviamo le Alpi Biellesi, che appartengono alle Alpi Pennine.Le montagne valdostane sono state teatro della storia dell’alpinismo europeo: dalla conquista del monte Bianco, avvenuta nel 1786, alla conquista del Cervino, nel 1865, fino alle più moderne vie di arrampicata ed alpinistiche.