Miele di Santoreggia PAT del Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Satureja momtana L, ampiamente diffusa sul comprensorio dei Monti Simbruini, è una pianta gradevolmente aromatica appartenete alla famiglia delle Labiatae, impiegata in cucina come condimento. Presenta foglie lineari-lanceolate, fiori con corolla bianca o rosa pallido. Nel periodo di fioritura, da luglio a settembre, le api bottinano il nettare dei fiori di questa pianta da cui deriva un Miele monoflora di Santoreggia dal caratteristico colore chiaro, tendente al giallo quando liquido e al giallo intenso se in forma cristallizzata. L’odore è di media intensità, con nota caratteristica che richiama l’odore di terra bagnata o di muffa. Il sapore è mediamente intenso, persistente, con note leggermente amarognole che richiamano il caffè.

Il miele di santoreggia tende a cristallizzare abbastanza rapidamente formando dei cristalli finissimi ed assumendo consistenza morbida. Presenta le seguenti caratteristiche melissopalinologiche: – Percentuale del polline di Satureja: specie iperappresentata; – numero assoluto di granuli pollinici in 10 g di miele: inferiore a 20.000; -classe di rappresentatività: I. Questo Miele è molto richiesto per la sua particolarità e rarità.

METODO DI PRODUZIONE

L’estrazione del miele dai favi avviene mediante centrifugazione a freddo dei telaini e previa disopercolatura dei favi con coltello (ossia l’asportazione del sottile strato di cera che le api depositano su ogni celletta di miele, a protezione dello stesso); e il prodotto filtrato viene deposto a maturare in appositi contenitori in acciaio inox per circa 15 giorni. Il periodo di produzione è legato al periodo di fioritura: da luglio a settembre, le api bottinano il nettare dei fiori di santoreggia.

CENNI STORICI

Nel territorio dei Monti Simbruini, grazie alla ricchezza in essenze floreali, l’attività dell’apicoltura è piuttosto favorita e secondo le testimonianze locali la passione per questo settore risale a molti anni fa. Si tratta di un’attività che, soprattutto in passato, veniva praticata in forma hobbistica. Oggi alcuni appassionati di questo settore hanno pensato bene di realizzare dei piccoli laboratori di smielatura e di produzione di altri prodotti dell’alveare.

I tipi di miele maggiormente prodotti sono: miele di acacia, millefiori, castagno, melata di bosco. Ma da alcuni anni alcuni piccoli apicoltori hanno riscoperto il miele monoflora di Santoreggia, ossia miele ottenuto dal nettare dei suoi fiori, bottinato dalle api tra luglio a settembre. Si tratta di una pianta erbacea originaria dell’Asia occidentale e diffusa nell’Europa meridionale. E’ presente in Italia, spontanea o naturalizzata, al Nord e al Centro, nelle zone aride. Da secoli presente sul territorio laziale tant’è vero che i romani la utilizzavano in grande abbondanza per insaporire i cibi, salse e aceto

Territorio di produzione

Provincia di Roma: comprensorio del Parco Naturale dei Monti Simbruini con particolare riferimento al comune di Vallepietra

Mistrà PAT

Liquore secco a base di anice stallato (Lllicum verum), alcol, acqua ed aromi naturali (da infusione di erbe). Il mistrà ha una gradaziona alcolica pari al 42%.

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