Cozze piccinne allu riènu PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Cuzzeddhre allu riènu.

Chiocciole della specie Euparipha pisana, lessate in acqua salata e cosparse d’origano.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Le chiocciole in questione (Euparipha pisana) sono le più piccole fra le chiocciole eduli salentine, ma anche le più visibili, infatti, nel periodo estivo, questi gasteropodi non si nascondono tra le pietre, né si sotterrano come le altre specie, ma si sigillano saldamente con un sottile epiframma vitreo ad un sostegno qualunque, generalmente vegetazione secca. Sono, quindi, le stoppie, i luoghi dove queste bestiole eleggono il proprio habitat preferito, sfidando la canicola, ed è lì che vengono  ricercate e raccolte, dai diretti consumatori oppure da raccoglitori professionisti che ne fanno stagionalmente commercio, solitamente in forma ambulante.

Vengono lavate accuratamente, accertandosi che siano tutte vive, e vengono poste sul fuoco in una pentola con abbondante acqua fredda. Una decina di minuti di cottura, da quando l’acqua comincia a bollire, sono sufficienti; durante la cottura devono essere schiumate ripetutamente, quindi scolate dell’acqua in eccesso, e salate abbondantemente. Vengono, infine, cosparse con il profumatissimo origano che cresce spontaneo nelle macchie salentine (Origanum heracleonticum). Prima di servirle, si lasciano intiepidire coperte, in modo che si  aromatizzino.

Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni

 Il consumo di questo piatto è a dir poco arcaico, in una terra come il Salento avara come poche altre di proteine nobili, questi molluschi hanno costituito una risorsa alimentare troppo abbondante e a portata di mano per rinunciarvi, come tutti i testi di gastronomia locale accreditano univocamente, tra questi:

  • Puglia dalla Terra alla Tavola, Mario Adda editore 1979, pag. 357.
  • Almanacco Salentino 1968-69 Congedo Editore pag. 164,165.

Ormai da diversi anni, in alcuni paesi della Provincia, si tengono sagre che hanno questo piatto come protagonista, tra queste, la: “Sagra della cuzzeddhra pizzicata” a Corigliano d’Otranto.

Territorio

Provincia di Lecce

Lardo di Faeto  PAT

Il lardo di Faeto ha un colore bianco, leggermente rosato, consistenza morbida e umida, un sapore fresco tendente al dolce e un profumo aromatico. Il Lardo di Faeto, prodotto tipico del paesino in provincia di Foggia, valorizza il grasso del dorso del maiale nero del sub Appennino Dauno. Deve essere lavorato entro 72 ore dalla macellazione…

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Arancino PAT Puglia

Liquore denso e aromatico di colore arancio. L’arancino è sovente presente in fiere e sagre tradizionali dei paesi pugliesi, come accompagnamento alle pietanze principali. Un esempio è la “Sagra del Tacchino” di Palo del Colle (BA) dove, tra gli altri liquori, è servita per la degustazione l’arancino;

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Caprino PAT

Formaggio grasso di latte di capra, di lunga stagionatura, a pasta dura. La crosta è abbastanza morbida, rugosa, di colore bianco nel formaggio fresco, mentre in quello più stagionato è abbastanza dura e di colore paglierino. La pasta è morbida, o dura con la stagionatura, di colore bianco nel fresco, paglierino chiaro nello stagionato. L’occhiatura…

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