Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese

Il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, comprendendo alcuni importanti valichi di montagna e una naturale via di comunicazione quale la valle del fiume Agri, vanta una antichissima frequentazione antropica e, per la sua peculiare posizione, è stato fin da sempre luogo di incontro di popolazioni con diverse culture e tradizioni.

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Nella terra dei Peuceti: Jazzo Fornasiello

In quest’area opera l’Università di Milano, impegnata nello scavo di un abitato fortificato arcaico che occupava un’area di circa dieci ettari ai piedi del costone murgiano, sotto monte Fornasiello (512 m), non lontano da un suggestivo jazzo settecentesco. Il sito è stato scoperto casualmente, nel corso di lavori agricoli (ma era già stato segnalato dalle ricognizioni della British School at Rome nel 1968-1970). La Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia è quindi intervenuta con una serie di saggi esplorativi, coordinati da Maria Giuseppina Canosa.

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Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni custodisce testimonianze di grande valore
per la storia e le civiltà del Mediterraneo. Queste
terre conservano significativi caratteri tradizionali,
riscontrabili nell’organizzazione del territorio,
nei percorsi, nel sistema degli insediamenti e
nella struttura delle coltivazioni. Questo assetto
storicamente stratificato e la presenza di siti di
importanza mondiale quali Paestum, Velia e la
Certosa di Padula, rendono i valori storico culturali
di questo territorio di straordinario interesse.

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Parco Nazionale del Vesuvio

La storia dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio è da sempre caratterizzata dalla presenza del vulcano. La sua mole, dominante per chi proveniva dal mare, ne faceva “la montagna” per antonomasia, una montagna sacra, uno “Iuppiter Vesuvius”. Ed ancor di più doveva essere tale per gli abitanti che vivevano a ridosso del vulcano, sulla costa e nell’angusto distretto della valle del Sarno, chiuso tra le sue pendici a Nord e la dorsale del subappennino campano. L’attività vulcanica nell’area risale ad almeno 400.000 anni fa, età di alcune lave trovate a 1345 m di profondità, e si è periodicamente manifestata con eruzioni di grande intensità.

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Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

La presenza dell’uomo all’interno del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è accertata a partire dal Paleolitico superiore. La conferma viene dal rinvenimento di strumenti litici a Campo Imperatore (località Fonte della Macina) e nella famosa Grotta a Male di Assergi.

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Parco Nazionale del Circeo

Il Parco Nazionale del Circeo tutela un territorio ricco di straordinarie bellezze naturalistiche ma anche di emergenze archeologiche e storico
architettoniche – testimonianza di una presenza antropica arcaica – che arricchiscono il fascino e l’attrattiva di questi luoghi. Lungo i fianchi del promontorio del Circeo si aprono numerose grotte preistoriche.

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Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini tutela un territorio di circa 70.000 ha, a cavallo tra le Marche e l’Umbria, in cui si alternano emergenze naturalistiche e straordinarie bellezze paesaggistiche e storico architettoniche, evidenza di una frequentazione da parte dell’uomo antichissima e capace di non alterare gli equilibri dei luoghi ma, anzi, di arricchirne il fascino con i segni della propria presenza

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Il cammino di celestino
Parco della Majella

Celestino V e l’Abruzzo. E’ innegabile che la figura del povero eremita Pietro da Morrone che, sul finire del 1200 divenne Papa con il nome di Celestino V, appartiene, con tutta la sua vicenda umana e religiosa, al patrimonio identitario di tutti noi abruzzesi. Il fresco riconoscimento da parte dell’UNESCO della Perdonanza Celestiniana quale Patrimonio immateriale dell’Umanità accresce ulteriormente la nostra responsabilità nel coltivare degnamente la memoria di questo grande personaggio che si distinse in vita per scelte difficili e spesso innovative per i dettami della Chiesa dell’epoca.Il Cammino è Lungo complessivamente 90 km. suddivisi in 6 tappe.

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Parco della Majella