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Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
Pur rimanendo invariati gli ingredienti le castagnole assumono forme diverse sul territorio: nel pesarese hanno forma allungata, irregolare e contorta, di colore dorato; l’alchermes, con cui vengono cosparse una volta cotte, dona loro un colore rosso acceso, mitigato dallo zucchero con cui vengono spolverate. Occasionalmente vengono anche farcite con crema pasticcera. Nell’ascolano le castagnole assumono una forma tondeggiante, irregolare e contorta, di colore dorato, dal diametro di circa 8 – 10 cm. Tali dimensioni risultano inferiori nell’anconetano e nel maceratese. Anche in queste forme, al termine della preparazione, le castagnole vengono cosparse con alchermes e zucchero, con solo zucchero, oppure solo miele. Le castagnole reppresentano un dolce tipico del periodo del carnevale.
Ingredienti: farina, uova, zucchero, mistrà, buccia di limone grattugiata, alchermes, zucchero o miele, latte, olio di oliva e strutto. Coadiuvanti tecnologici: sale, lievito in polvere.
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Descrizione metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Gli ingredienti vengono amalgamati fino a formare un impasto morbido ed elastico. Nel pesarese con tale impasto si formano dei filoncini di circa 10 cm che vengono lessati in acqua bollente e lasciati poi gonfiare; quindi si incidono per la lunghezza e si cuociono in forno; al termine, le castagnole vengono spolverate con zucchero semolato o alchermes. Nelle altre zone della Regione, dall’impasto si formano dei bastoncini che, tagliati in modo da dare loro la forma desiderata, si friggono, preferibilmente con strutto o olio di oliva. Quindi si scolano con carta assorbente e si cospargono con alchermes, zucchero o miele.
Tradizionalità
Riferimenti bibliografici:
- Comunità Montana Alta Valle dell’Esino, Alta Valle dell’Esino, Antologia della cucina popolare, Fabriano 1986;
- V. Valentini, Tutti a tavola, le ricette della provincia pesarese – Ed. Promoter.
Territorio di Produzione
Larga diffusione nell’intero territorio regionale. Nella zona di San Lorenzo inCampo (PU) prende il nome di Castagnoli.
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Visciole essiccate PAT Marche
Materia prima: visciole. Dopo la raccolta le visciole vengono poste su grandi setacci al sole. L’essiccazione porta ad assumere alle visciole un aspetto raggrinzito per la perdita di gran parte dell’acqua di cui sono composte. Si conservano in sacchetti di tela o in un barattolo di metallo. Il prodotto matura in 10 – 15…
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Pizza di Pasqua o Crescia di Pasqua PAT Marche
Nel pesarese si aggiungono canditi e vin santo mentre nell’ascolano è più frequente l’aggiunta di liquori E’ un dolce di forma simile ad una cupola, alto almeno 10 cm, colore esterno scuro, interno giallo intenso.
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Cavolfiore Tardivo di Fano PAT Marche
Pianta rustica e resistente al freddo, di maturazione tardiva, presenta infiorescenze di grana grossa, forma tendenzialmente semisferica appiattita, di colore bianco o bianco avorio, di struttura compatta, privo di pelosità. Le infiorescenze presentano pezzatura medie (diametro 14-18 cm) o medio piccole (da 12 a 14 cm).