Calcioni di fave fritti PAT Marche

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Raviolo di grandi dimensioni, fritto nell’olio o nello strutto.

Descrizione metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Le fave si lasciano in ammollo per una notte intera, quindi si lessano e vengono aromatizzate con una foglia di alloro. Dopo la cottura vengono schiacciate fino ad ottenere una purea. Nel frattempo sarà stata preparata una sfoglia con farina e uova. Dalla sfoglia vengono ottenuti i ravioli il cui ripieno sarà costituito dalla purea di fave, dolcificata e aromatizzata con spezie varie. Una volta chiuso il raviolo, si frigge in olio o strutto bollente.

Tradizionalità: Indagine svolta da Graziella Picchi su incarico della Provincia di Macerata

Territorio di Produzione

Intero territorio della provincia di Macerata. Nel comune di Civitanova è presente una variante, conosciuta come CICERU’, in cui si utilizzano i ceci anziché le fave.

Caprino PAT Marche

Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Si produce in primavera – autunno. Altezza cm 6-10; diametro cm 9-14; peso Kg 0,5-1,5; forma cilindrica, crosta morbida increspata, se fresco; dura di colore nocciola di varie sfumature se stagionato; pasta compatta con rare o nessuna occhiatura, pastoso; sapore sapido e gradevolmente piccante. Materia prima…

Continua a leggere

Salame di Fabriano PAT Marche

La particolarità di questo salume sta nella coesistenza, nella fetta, di una parte magra dal colore rosso rubino e di cubetti di grasso (i lardelli) di 5-7 mm di lato. Sia la frazione magra che i lardelli sono piuttosto compatti e fanno in modo che la fetta risulti poco elastica. Il magro per essere idoneo…

Continua a leggere

Pane di Chiaserna PAT Marche

La preparazione della massa avviene in tre fasi: la prima prevede l’impiego di una parte di farina nella quale viene aggiunto il lievito naturale sciolto in acqua tiepida salata. Si impasta bene e si lascia fermentare per almeno 4 ore, si riprende l’impasto, si aggiunge altra farina e acqua, si lavora e si lascia in…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *