Oliva a puddascedda di Buccheri PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia

Olive raccolte a fine settembre di colore verde, addolcite e condite.

Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura

Raccogliere le olive ancora verdi, riporre le olive per tre giorni in acqua senza alcun condimento e ogni giorno sostituire l’acqua. Trascorsi i tre giorni, lavare per bene sotto acqua corrente le olive; in un contenitore salare dell’acqua al punto giusto ed immergervi le olive (per ottenere l’acqua salata al punto giusto, basta versarvi del sale fino a quando un uovo di gallina resta a galla), aggiungendovi limoni tagliati a pezzi, abbonante aglio pestato senza sgusciato e abbondante origano. Tenere le olive a bagno per almeno una quindicina di giorni fino a quando perdono il gusto amarognolo. Quindi le olive vanno scolate e strizzate con le mani e deposte in vasi di vetro a strati con l’aggiunta di aglio finemente tagliato, menta fresca, aceto di vino. e olio extravergine d’oliva.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Gli anziani di Buccheri raccontano che la prima oliva da mensa era l’oliva a puddascedda, cioè olive verdi del tipo Nocellara etnea (detta virdisa), raccolta assai presto (seconda metà di settembre), schiacciata e messa in acqua salata. Così viene descritta nel Ricettario dell’osteria u locale dei fratelli Formica, da cui si ricava il giusto modo di prepararle

Territorio di produzione

Sicilia orientale, Comune di Buccheri (SR).

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