Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
La Focaccia di Susa è un prodotto da forno tipico della Val di Susa i cui ingredienti, indicati in ordine di quantità decrescente, sono: farina di grano tenero 0, burro, zucchero, uova, sale e lievito di birra. Si presenta come una grande, sottile e rotonda forma di pane dal sapore dolce. La superficie è ricoperta di zucchero caramellato.
Territorio di produzione
La zona di produzione coincide con la città di Susa della città di Susa.
Metodo di preparazione
La produzione inizia mescolando le uova con il burro e con lo zucchero. Quando il tutto raggiunge una consistenza spumosa, si aggiungono gli altri ingredienti e, in ultimo, il lievito di birra. Il composto così ottenuto viene amalgamato con una impastatrice ed è lasciato lievitare, a seconda delle stagioni, per 3-4 ore . L’impasto viene suddiviso in sfere, che, poi, vengono allargate in una spianata rotonda di diametro variabile (da 28 a 50 cm), fino a raggiungere uno spessore di 1,5-2 cm. La spianata così ottenuta viene lasciata riposare per un’ora -un’ora e mezza.Dopodichè se ne rialza il bordo con le dita e si cosparge la focaccia di zucchero semolato. Infine, sulla superficie del dolce vengono praticati dei fori, per evitare il formarsi di bolle.
Talvolta sulla superficie della focaccia vi sono alcune decorazioni: le più comuni rappresentano una stella, un cuore, una colomba o un ferro di cavallo e vengono scelte a seconda delle occasioni. Per la festività dell’Epifania, si usa mettere nell’impasto una fava come nella Fogassa dla Befana. Concluse queste operazioni, la focaccia viene messa a cuocere in forno ad alta temperatura per far sì che lo zucchero caramelli.
Storia
L’origine è sicuramente antica e deriva da lavorazioni di panettieri che, fino al Medioevo, hanno man mano utilizzato nuovi ingredienti: uova e burro con l’aggiunta, prima, di miele e poi dello zucchero. La quantità di zucchero e burro è aumentata con l’introduzione, dopo la seconda guerra mondiale, delle farine importate dal Nord America, più facili da lavorare. La tradizionalità della focaccia di Susa è dimostrata da una ricetta manoscritta del 1870 di un fornaio segusino
Barzigole, barzègli o bistregli PAT Emilia Romagna
L’esigenza di conservare la carne per lunghi periodi ha dato origine a svariati tagli di pecora “sotto sale”: le barzigole erano in origine uno di questi tagli, caratterizzato da una forte salatura, che garantiva la conservazione prolungata. Attualmente, sono un prodotto fresco, marinato per 12-36 ore con sale, rosmarino e aglio (qualcuno aggiunge anche pepe,…
Cucina tipica Tarantina
Gnocchi gratinati con asparagi selvatici e caciocavallo
Mondate gli asparagi e tagliateli a pezzettini. Soffriggete velocemente la cipolla nel burro, unite gli asparagi, salate e cuocete a fuoco lento per 15 minuti. Con l’uso di un frullatore riducetene in purea la metà e unite a questa i rimanenti pezzetti. Lessate gli gnocchi e condite con il composto ottenuto ed il caciocavallo…
Cipolle intere con salsa PAT Emilia Romagna
Cipolle fritte con salsa acciughe, mosto d’uva cotto, zucchero e spezie. Si lessano le cipolle poi si friggono. La salsa è preparata con acciughe, erbe buone trite, mosto d’uva cotto, un poco zucchero e spezie