
Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Dolce a forma di ciambella, a base di farina di fave e di farro. La superficie è ricoperta con fiocchi di farro soffiato. Si conserva per circa 15 giorni. Ha sapore molto dolce, pesa da 500 a 700g.

METODO DI PRODUZIONE
Gli ingredienti impiegati per la preparazione di questo dolce sono: zucchero, uova, margarina vegetale, farina di fave, mandorle, farina di farro, burro, macedonia candita, uva sultanina, miele millefiori, agente lievitante, gelatina di albicocca, farro soffiato, aromi naturali. Le fave secche sono sottoposte a macinatura grossolana e aggiunte agli ingredienti ben amalgamati, che vengono distribuiti negli appositi stampi e cotti in forno a 150°C per 45 minuti. Dopo la cottura avviene un primo rafreddamento a temperatura ambiente e si estrae il dolce dagli stampi. Per finire, si immerge il prodotto nel farro sofato e lo si confeziona.
CENNI STORICI
La tradizionale preparazione del Dolce alle fave di San Giuseppe è legata alla figura del Santo Patrono di Leonessa. Particolare rilevanza assume la farina di fave che, associata alla farina di farro ed a tutti gli altri ingredienti, dà forma a un prodotto di particolare gusto e dolcezza. Le fave rappresentavano il vitto semplice e austero di San Giuseppe, cui si faceva ricorso soprattutto nel periodo di Quaresima. Secondo la tradizione il pane e le fave venivano offerte dal Santo ai poveri che egli incontrava durante i suoi viaggi o che visitava presso gli ospedali. La preparazione del Dolce alle fave, oggi avviene presso un’azienda di Leonessa a conduzione familiare, attiva da circa 50 anni.
Territorio di produzione
Leonessa (RI)

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