Crescia, crescia brusca, spianata o cacciannanzi PAT Marche

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Forma piatta, rotonda o ovoidale, colore tipico della pizza, alta 2-3 cm

Ingrediente: pasta del pane.

Credito Foto Pizzeria San Marco AP

Descrizione metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Con la pasta del pane si prepara un disco (“crescia”) che, con le dita, viene premuto qua e là, lasciandovi delle piccole infossature e pizzicandolo ai bordi con tocchi regolari. La crescia viene condita con olio, sale, rosmarino e cipolla. Durante la stagione del maiale può essere condita con ciccioli e strutto (pizza coi grasselli), oppure semplicemente con uova e ricotta (spianata)

Tradizionalità

Riferimenti bibliografici:

  • Valentini V. “Tutti a tavola – le ricette della provincia pesarese”, Ed. Promoter;
  • Nicla Mazzara Morresi, “La cucina marchigiana – tra storia e folklore”, Ediz. Aniballi, 1978;
  • Regione Marche – Assessorato Agricoltura “Calendario 1993 – I Magnifici 12 -Prodotti tipici delle Marche”;
  • Picchi G., “L’atlante dei sapori: il Pane”, Insor, Franco Angeli, Milano 1995;
  • Pozzetto G., “La cucina del Montefeltro”, Franco Muzzio Ed. Padova, 1998.

Territorio di Produzione

Intero territorio regionale, con diverse varianti.
Nell’ascolano prende il nome di “CACCIANNANZI” poiché originariamenteveniva usata per valutare la temperatura del forno cuocendola subito prima di infornare il pane.
Nella zona del Montefeltro è nota anche come “SPIANATA”, mentre nel pesarese come “CRESCIA BRUSCA”.
Sull’intero territorio regionale, aggiungendo i grasselli o i ciccioli di maiale è nota come “PIZZA COI GRASSELLI”, pur con qualche differenza nella composizione.

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