
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
In Puglia, terra fertile per moltissime piante, ortaggi e frutti, accanto alla “cicoria tradizionale” si coltiva massicciamente la variante della cicoria riccia, detta in dialetto salentino “cecora rizza”.

Caratteristiche
Le prime colture hanno inizio in primavera, per una raccolta che si ha attorno al mese di Maggio.
La cicoria riccia ha foglie larghe e arricciate, grazie alle quali assume il proprio nome, e possiede alcune proprietà e peculiarità che la distingue dagli altri tipi di cicoria e che la rende particolarmente indicata per gli usi culinari. Nello specifico, mentre la cicoria tradizionale ha un sapore piuttosto amaro, la cicoria riccia smorza questa amarezza in una delicatezza che la rende più amabile. Mantiene però moltissime proprietà benefiche, depurative e digestive. Le componenti zuccherine riguardano inoltre fruttosio, particolare che fa della cicoria riccia un piatto non solo prelibato, ma adatto ai diabetici.
Preparazione
Molteplici sono gli usi che si possono fare della cicoria riccia, in tutte le sue parti e secondo diverse cotture. Per farne decotti o infusi si usano le “radici”, mentre a uso più prettamente culinario si prediligono le “foglie”, sia crude in insalata, che cotte come contorno, accompagnate da altre verdure o da un goccio di olio di oliva a esaltarne i sapori.
Proprio per la sua grande diffusione la cicoria riccia su territorio pugliese o cecora rizza, è divenuta ingrediente di molte ricette locali, contorni, minestroni, insalate e molti altri prodotti culinari regionali.

Zuppa di pesce alla gallipolitana PAT Puglia

Manteca PAT

Barattiere PAT
Il Barattiere è un tipo di melone (Cucumis melo L.) che va consumato immaturo. La zona tipica di coltivazione si trova a sud di Bari, tra Polignao a Mare e Fasano.

Liquore di alloro PAT
Liquore davvero semplice da realizzare a partire da pochi ingredienti reperibili a basso costo. Chiunque abbia a sua disposizione un piccolo orto può scoprire con estrema facilità quanto sia semplice coltivare piante come l’alloro, le cui foglie hanno una duttilità tale da permettere loro di essere utilizzate per un gran numero di ricette, tra cui appunto anche l’allorino.

