Purceddhruzzi PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

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Gnocchetti di pasta, fritti e cosparsi di miele e confettini colorati Si pone la farina a fontana sulla spianatoia, si versa al centro olio d’oliva, sale e vino bianco secco intiepidito. Si amalgama bene il tutto sino a che risulti una pasta compatta; si raccoglie a palla, si avvolge in un panno dove si farà riposare per un paio d’ore. Quindi si infarina leggermente la spianatoia vi si pone sopra l’impasto, si lavora diligentemente, si ricavano dei cordoni di pasta di un centimetro di diametro, si tagliano in cilindretti di circa due centimetri di lunghezza che si passano su apposita tavoletta scanalata (oppure sui rebbi di una forchetta o qualunque altro oggetto capace di imprimere una zigrinatura).

Si friggono in ottimo olio di frantoio (aromatizzato con delle bucce di limone o mandarino) e vengono ritirati ben dorati e croccanti; quindi sono riposti su carta assorbente. Si immergono, infine, man mano nel miele scaldato a bagnomaria, si ritirano con l’aiuto di una cazzuola, si dispongono in terrine e si guarniscono con confettini colorati (detti «anisini»), pinoli, mandorle spellate e cannella in polvere.

Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni

È un prodotto di antichissima origine, già ai tempi dei romani venivano comunemente consumati dei piatti di pasta fritta  condita con miele e spezie. Piatti simili sono stati comunemente consumati sino a qualche secolo addietro. Con l’evoluzione del gusto avvenuta negli ultimi due secoli, questo piatto è uscito dall’uso corrente per divenire un dolce ad uso del popolino, e siccome le fasce più popolari potevano mangiare il dolce, solo a Natale i Purciddhruzzi, sono divenuti gradatamente quasi un dolce devozionale, legato pressochè esclusivamente, alla tradizione natalizia. Come tale, è infatti accreditato da tutti i libri di cucina salentina, tra questi:

  • Puglia, Dalla Terra Alla Tavola” pag.351 e 357 – Mario Adda editore 1979.
  • Almanacco Salentino 1968-69 pag. 262

Territorio

Provincia di Lecce

Marmellata di arance e limoni PAT

Marmellata di colore giallo arancio. Si utilizzano agrumi appena raccolti, si taglia la parte interna degli agrumi (1Kg. Di frutta e 300 g. di zucchero) e si fanno cuocere con aggiunta di acqua fino a raggiungere la consistenza desiderata, sterilizzazione in bagnomaria per circa 20minuti.

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Pasta con cavolfiore PAT

Pasta e cavoli rappresenta l’emblema della regione Puglia: un primo piatto semplice e pratico da preparare ma soprattutto economico, che riesce a soddisfare i palati di grandi e piccini. Anche i più piccoli potranno innamorarsi delle verdure, grazie alla dolcezza di questo prodotto e al suo sapore non troppo forte. Formato da ingredienti che si possono trovare quotidianamente in maniera molto semplice, il piatto…

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Pancotto PAT Puglia

Pane raffermo cotto in acqua condito con olio, consumato tal quale, o con l’aggiunta di aglio e sale, o con verdure, o con legumi. Il pancotto nella sua forma più semplice si prepara facendo cuocere del pane raffermo in acqua bollente. È un piatto della cucina “povera” della Puglia e pertanto consta di numerose varianti…

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