Esperienza delle tradizioni a NAVELLI alla ricerca delle radici nei borghi sostenibili

Passano i secoli e ancora, nei mesi di ottobre e novembre, nella piana di Navelli si compie il miracolo dei fiori viola, quei piccoli e delicati petali che, all’improvviso, spuntano dalla terra scura spezzando l’equilibrio giallo e rosso della tavolozza autunnale. Bisogna vederlo allora, questo borgo: quando si stagliano i campi di velluto viola che custodiscono il prezioso zafferano, “l’oro rosso” che ha fatto la fortuna di Navelli. Insieme a Massimiliano, presidente del Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila DOP, si assisterà alla fase della raccolta dello zafferano che avviene l’ultima settimana di ottobre e coinvolge tutti i produttori di zafferano della cooperativa.

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Esperienza delle tradizioni a CASALNOCETO alla ricerca delle radici nei borghi sostenibili

Coltivatori di Emozioni, la prima piattaforma italiana di social farming con lo scopo di salvaguardare il patrimonio agricolo nazionale attraverso un sistema di sostegni agli agricoltori, veri custodi delle antiche tradizioni agroalimentari italiane. Ciascuno di noi può sostenere un agricoltore, anche a livello individuale, trascorrendo un giorno o un weekend in un borgo. Tra le varie forme di sostegno, ci sono le “experience”, che offrono a turisti la possibilità di scoprire le tradizioni e le eccellenze agricole di un territorio e dei suoi piccoli borghi, partecipando attivamente alla vita dell’azienda.

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A sette borghi piemontesi il miglior rapporto offerta culturale-impatto ambientale

“I nostri piccoli borghi – afferma l’assessore regionale alla Cultura Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – devono ritrovare l’orgoglio di essere protagonisti nel panorama europeo dell’offerta turistica per aver scritto il passato d’Italia e anche del Vecchio Continente. Siamo infatti tra le regioni con la più alta concentrazione di piccoli Comuni che racchiudono storie e paesaggi risalenti all’epoca romana capaci di offrire un’offerta culturale, turistica e paesaggistica in armonia con la natura”.

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Basicò Messina SICILIA

Il Borgo di Basicò, sito a solo 12 km dall’Uscita autostradale di Falcone (A 20) 450 mt s.l.m., dal quale si gode una splendida vista sul golfo di Milazzo e sull’incantevole arcipelago eoliano e tutt’attorno una viva memoria storica, tramandata per secoli e rimasta impressa nell’andamento tortuoso dei vicoli, delle piazze, dei quartieri, è il luogo ideale per godere di un turismo sostenibile, naturalistico ed escursionistico. Basicò, senza dubbio, e’ un luogo in cui il tempo acquista una dimensione particolare, giocata attraverso la trama fitta di continui rimandi che rimbalzano dal Medioevo al Settecento, all’antichità preellenica.

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Cetara Costa Amalfitana Salerno

Le origini di questo borgo marinaro risalgono forse all’Alto Medioevo. Durante l’Evo Antico il suo territorio, quasi completamente disabitato, apparteneva alla giurisdizione della città etrusca di Marcina, coincidente molto probabilmente con Vietri sul Mare. L’insediamento marinaro dovette costituirsi nella seconda metà del IX secolo, quando si stabilì in quella località una colonia di Saraceni, cacciati poi verso la fine di quel secolo. Nel 1030 i cetaresi pagavano lo ius piscariae all’arcivescovo di Amalfi, mentre nel 1120 il duca Guglielmo assegnava al monastero benedettino di Erchie il diritto alla riscossione della decima che si pagava per l’attività della pesca nel mare di Cetara.

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Visitare i 30 borghi tra i più belli della Toscana

Cittadelle fortificate, città di pietra e tufo: la Toscana vi sedurrà con i tantissimi paesini e borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Lontano dalle grandi città e lungo le strade secondarie si snodano antichi paesi ricchi di storia e di grande fascino. Sono i borghi toscani, che testimoniano tracce di un antico ed importante passato.
Adagiati su morbide colline sono caratterizzati da centri storici con edifici in pietra in tinte color pastello, protetti da mura e bastioni. L’impressione che avrete è quello di fare un viaggio indietro nel tempo, riscoprendo la tranquillità dei piccoli centri e le vecchie tradizioni. L’occasione è inoltre perfetta per andare alla scoperta della natura incontaminata circostante.

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Alatri città dei Ciclopi
Frosinone LAZIO

La città di Alatri sorge su una collina bigemina nel cuore della Ciociaria, alle pendici dei Monti Ernici che costituiscono il confine naturale del Lazio con l’ Abruzzo.Il vasto territorio alatrense, pianeggiante a sud e montuoso o collinoso per la parte restante, comprende anche l’Isola Amministrativa di Pratelle, compresa tra il comune di Collepardo e quello abruzzese di Morino, dove si registra l’altitudine massima di 2.064 m. slm (monte Passeggio); da qui degrada fino al minimo di 175 m della piana di Tecchiena, comprendendo nella sua estensione gran parte del bacino del fiume Cosa, affluente del Sacco che scorre ad est del centro cittadino in direzione nord-sud.Secondo la Carta Geologica d’Italia redatta dal Servizio Geologico d’Italia il territorio alatrense è composto in gran parte da suoli di “calcari granulari bianco-giallastri con grosse rudiste caratteristiche del Senoniano”:inoltre, alcune zone sono formate da calcari giallastri forse appartenenti al Miocene Inferiore ed arenarie argillose o calcarifere e talora gessifere.

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Frosinone LAZIO

I PIÙ BEI BORGHI LIGURI SUL MARE

I più bei borghi liguri marinari Il primo nucleo del paese si sviluppò intorno alla mansio romana, costruita sul promontorio a controllo della via Julia Augusta, oggi via Aurelia, che in antichità passava meno vicina alla costa rispetto all’attuale percorso. La stele, datata I secolo d.C. e testimonianza della continuativa frequentazione del borgo in quel periodo storico, fu rinvenuta nei pressi della chiesa di San Nicola, un tempo dedicata a San Giorgio. Nei secoli dell’alto Medioevo, segnati dalle invasioni barbariche e dalle frequenti scorrerie dei Saraceni, la felice posizione del borgo, isolato sullo sperone e facilmente difendibile, ne garantì lo sviluppo. Come tutto il territorio circostante, anche Cervo faceva parte del dominio dei marchesi di Clavesana che, nel 1172, ne cedettero il controllo a Diano che al tempo godeva di una relativa autonomia.

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Borghi delle Marche. I 30 più belli

Cittadine magnifiche che diedero i natali a Raffaello, Leopardi e Rossini: Paesaggi meravigliosi ad incorniciare i borghi più belli delle Marche più belli! Incastonati tra mari e monti, il territorio di varietà sorprendente di paesaggi cristallizati nel tempo e la ricchezza di tesori spesso poco conosciuti. Tra borghi arroccati, fortezze medievali e stupefacenti chiese, guida per scoprire i 30 borghi delle Marche più belli da vivere .

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