Sfinci di San Giuseppe PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia

Dolce fritto, di forma sferoidale, della grandezza circa di un pugno, ripieno e ricoperto di crema di ricotta e decorato con una scorza d’arancia candita.

Ingredienti:

per la pasta:

  • farina per dolci
  • uova
  • burro
  • sale
  • acqua
  • zucchero
  • scorza di limone.

per il ripieno, crema di ricotta ottenuta con ricotta fresca di pecora, zucchero, cioccolato fondente, zuccata.

Preparazione: portare ad ebollizione l’acqua con il burro, un pizzico di sale e una fettina di scorza di limone. Spegnere la fiamma e versare in un sol colpo tutta la farina, rimescolare velocemente per fare amalgamare, e rimettere sul fuoco fino a quando la farina non si staccherà dalle pareti del recipiente. Togliere dal fuoco e incorporarvi uno alla volta le uova.

Continuare a rigirare finchè si otterrà una pasta piuttosto morbida. In una pentola, fare intiepidire un po’ d’olio e gettarvi un cucchiaio del composto facendo attenzione a non farlo scaldare troppo (con questo accorgimento, “le Sfinci” si gonfieranno lentamente finchè diverranno dorate). Scolare su carta paglia per eliminare l’unto in esubero e lasciare raffreddare.

Servendosi dell’apposita siringa per dolci, farcire con la crema di ricotta, precedentemente preparata con lo zucchero, il cioccolato e la zuccata. Parte della crema verrà utilizzata anche per guarnirle.

Ultimare aggiungendo sulla superficie una scorzetta d’arancia candita.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: E’ un dolce tipicamente utilizzato per la festa di S. Giuseppe. Originariamente prodotto solo a Palermo e successivamente, in varie grandezze, si è diffuso in tutta la Sicilia. Oggi tale dolce viene prodotto durante tutto il periodo invernale cioè quando la produzione di ricotta è abbastanza presente.

Territorio di Produzione: Dolce legato alla festa di San Giuseppe, oggi diffuso in diverse zone della Sicilia.

Oliva a puddascedda di Buccheri PAT Sicilia

Gli anziani di Buccheri raccontano che la prima oliva da mensa era l’oliva a puddascedda, cioè olive verdi del tipo Nocellara etnea (detta virdisa), raccolta assai presto (seconda metà di settembre), schiacciata e messa in acqua salata. Così viene descritta nel Ricettario dell’osteria u locale dei fratelli Formica, da cui si ricava il giusto modo…

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Lenticchia di Ustica PAT Sicilia

Granella secca della pianta di lenticchia (Lens Culinaris Medik) sottospecie microsperma. Battitura della pianta secca nell’aia e successiva “spagliata” al vento. Selezione e cernita con appositi setacci. Conservazione in magazzino in sacchi da Kg. 50 circa.

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Pere Virgolosa PAT Sicilia

Frutto piriforme tozzo depresso ai poli, superficie liscia ma regolare, buccia verde chiara alla raccolta, giallo limone alla maturazione che avviene in fruttaia, punteggiatura rugginosa, peso medio circa 150-200 gr., polpa bianco giallastra, fondente, succosa, delicata e profumata. Il frutto viene raccolto non completamente maturo tra settembre ed ottobre. La maturazione avviene entro novembre.

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