Sanguinaccio PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA

Salamino di animelle e sangue di maiale (insaccato, fresco, cotto), il beròdo è tradizionalmente consumato durante il periodo natalizio. Si tratta di un insaccato di colore marrone, normalmente confezionato di pezzatura di circa 200 grammi, che si consuma rosolato in padella con cipolla.

Zona di produzione: Tutto il territorio dell’entroterra ligure

Lavorazione: Il sangue di maiale, mescolato con latte fresco in parti uguali e condito con pinoli, sale, pepe e animelle, viene insaccato nel budello di maiale e legato con lo spago. Anche altri aromi, come foglie di alloro e chiodi di garofano, possono essere aggiunti all’impasto. L’insaccato finale ha la forma di salamini di circa 200 grammi di peso, in alcune zone sono confezionati di forma tondeggiante. Dopo la cottura il beròdo viene fatto raffreddare a temperatura ambiente. Si conserva in frigorifero.

Curiosità: Veniva il Natale e i negozianti solevano fare piccoli omaggi ai loro clienti più affezionati. Il salumiere donava i beròdi, i sanguinacci locali, che un tempo erano decisamente più gustosi perché all’interno racchiudevano anche pinoli e uvetta. Nel periodo natalizio erano ulteriormente arricchiti dalle noci, che ne ingentilivano l’aroma. I sanguinacci si gustano, dopo averli fatti bollire, rosolati in padella con le cipolle.

Canestrello di Brugnato PAT Liguria

Il canestrello di Brugnato, morbido e dorato, differisce dai classici canestrelli non per la forma sempre a ciambella ma per le dimensioni e gli ingredienti, tra i quali il miele e i semi dell’anice, che gli donano un gusto del tutto particolare. È il vanto di questo antichissimo centro, citato con il titolo di città …

Leggi di +

Fagiolo Cannellino PAT

La tradizionalità del prodotto è data dalla particolarità della cultivar: questo tipo di fagiolo cannellino è infatti una delle qualità antiche del luogo, conosciute e tramandate nelle famiglie da secoli. L’autoproduzione delle sementi garantisce tuttora il mantenimento delle caratteristiche dell’ecotipo autoctono.

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *