Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
Si presenta di forma tronco-conica, con la crosta di colore grigio. La pasta è bianca e compatta. Si utilizza prevalentemente grattugiata sulla pasta, oppure anche tal quale a fine pasto. La pratica della salatura, oltre che per ottenere un prodotto particolrmente apprezzato per il gusto gradevolmente sapido e l’aroma delicato, veniva utilizzata per conservare la ricotta che non veniva consumata fresca.
Il siero derivante dalla lavorazione dei pecorini viene trasferito in caldaia e riscaldato a 80-90°. La ricotta affiorata viene raccolta con un’apposita “schiumarola” e posta in fuscelle per circa 24 ore a sgocciolare. La salatura viene effettuata in appositi stampi dove la ricotta viene rigirata quotidianamente. Dopo una settimana, la ricotta ha raggiunto una consistenza tale da poter essere tolta dai contenitori e sistemata su una mensola dove viene lasciata a stagionare per circa due mesi.
Tradizionalità
Indagine svolta da Graziella Picchi su incarico della Provincia di Macerata.
Territorio di produzione
Comune di Pieve Torina
Olive nere marinate – olive nere strinate PAT Marche
Materia prima utilizzata: olive nere (varietà Leccino o Raggiola nel pesarese, Raggia nell’anconetano, Piantone di Falerone nell’ascolano), aglio, finocchio selvatico, scorza di limone o di arance.
Olio extravergine di oliva monovarietale Piantone di Falerone PAT Marche
Germogli di pungitopo sott’olio PAT Marche
Materia prima utilizzata: germogli di pungitopo, sale, acqua, olio, aromi. I germogli di pungitopo sott’olio hanno un sapore gradevolmente amaro e comunque acquistano anche l’aroma delle spezie con cui vengono invasettati.