Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Nostrale di Alezio
Agrume di varieta’ locale della specie “Citrus sinensis” aurantium dulce , si presenta di colore arancio in forma sferica appiattita ai poli (diametro di cm 15 e più). Con l’avanzare della maturazione si pigmenta di colorazione sanguigna sia la buccia che la polpa . All’interno del frutto e’ solitamente presente una corona di piccoli spicchi. Gli alberi, molto produttivi, riescono a portare a maturazione annualmente anche più di 100 kg di arance. La raccolta si effettua in maniera scalare , si inizia a gennaio per poi proseguire fino a maggio. La polpa, inizialmente bionda, si pigmenta con l’avanzare della maturazione sino ad assumere un colore tipicamente sanguigno.
Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
La storicità delle produzioni agrumicole aletine è riscontrabile nell’Inchiesta Agraria nei Singoli Circondari della Provincia di Terra d’Otranto (1880) ma anche in “Corografia Fisica e Storica della Provincia di Terra d’Otranto” di G. Arditi (1879) di cui si allegano alcuni stralci. A riprova della vetustà, piante ultrasecolari di questa coltura si trovano in diversi giardini privati.
Territorio
Alezio (LE)
Olio extravergine di oliva aromatizzato PAT Puglia
L’olio extra vergine aromatizzato tradizionale pugliese non prevede l’utilizzo di aromi artificiali, ma la spremitura degli agrumi insieme alle olive o l’aggiunta di peperoncino, rosmarino e altri aromi naturali al prodotto finito
Agnello alla gravinese PAT
U Calaridd è un piatto tipico locale, preparato in occasione di feste particolari e, in passato, anche dai pastori che erano con le greggi al pascolo per lunghi periodi. Il piatto è composto da un agnello cotto con verdure campestri dell’ Alta Murgia.
Fico secco Mandorlato di San Michele Salentino PAT
Il Fico Secco Mandorlato è una versione modificata e “arricchita” del Fico Secco già in uso come cibo di riserva dalle legioni romane e successivamente come dolce “povero” in molte famiglie pugliesi. L’idea di rendere più gustoso il fico secco si è divulgata a San Michele Salentino nel primo dopoguerra (1946/1947) vista anche l’abbondanza di…