Peperoncini verdi friarielli o di fiume PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Questo peperoncino è una vera prelibatezza dell’arte culinaria campana e prende il nome di “friariello” per essere prevalentemente consumato fritto intero. Di piccole dimensioni (6/12 cm) e di forma allungata, viene commercializzato e consumato a maturazione incompleta, quando il colore è verde intenso: comprende sia il peperoncino napoletano caratterizzato da forme allungate ed apice appuntito, che il peperoncino di fiume o nocerese caratterizzato, invece, da bocca irregolare ed apice trilobato.

La coltivazione del “Peperoncino Verde Friariello” interessa il territorio: dell’acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli. La più probabile origine del Friariello sul territorio della Valle del Sarno risale all’opera svolta dai monaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da re Carlo d’Angiò, per fondare due abbazie nel territorio tra Napoli ed Eboli. Fu proprio lungo il fiume Sarno, a San Pietro di Scafati, che i Cistercensi francesi fondarono la prima abbazia dedicata a Santa Maria della Real Valle: da qui iniziarono a diffondere le loro conoscenze rurali, arricchendo la già florida coltivazione autoctona con numerose coltivazioni portate dalla Francia.

Alla loro esperta opera dobbiamo, molto probabilmente, la presenza nei campi dell’Agro Nocerino- Sarnese di specialità tipiche francesi divenute poi produzioni tradizionali locali, come il Peperone Chiochiera, il Cetriolo piccolo per sott’aceti, e per l’appunto il Peperone Friariello. La coltivazione si effettua sia in pieno campo che in coltura protetta ed è una produzione specialistica che richiede cure attente.

Territorio di produzione

Acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli

Patata nera del matese PAT Campania

Tuberi di dimensioni medio piccole, allungati, con buccia liscia, regolare, di colore scuro con occhi numerosi, rilevati ed evidenti; pasta bianca e compatta, pezzatura variabile. La Patata del Matese, oggi praticamente scomparsa, in passato ha alimentato un fiorente commercio che raggiungeva le città di Napoli e Caserta; veniva utilizzata per minestre, previa bollitura, con erbe…

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Mela San Giovanni PAT Campania

La mela “San Giovanni” si chiama così perchè matura molto precocemente, intorno al giorno di San Giovanni, il 24 giugno. è coltivata in provincia di Avellino, nell’Alta Ufita, nell’area tra Grottaminarda ed Ariano Irpino. I frutti hanno una dimensione media e una forma tondeggiante, la buccia sottilissima è giallo-verdastra, leggermente colorata di rosso nella parte…

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Pomodoro sarvatico PAT Campania

Il “Pomodoro sarvatico” è caratterizzato da bacche di piccolissime dimensioni (inferiori al centimetro di diametro), a maturazione scalare, di forma rotondeggiante, riuniti a grappoli di dieci – dodici bacche; la pianta è molto vigorosa, con foglie profondamente incise, molto resistente alle principali fitopatie e parassiti. I frutti vengono utilizzati freschi, per sughi o per ornare…

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