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Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Questo peperoncino è una vera prelibatezza dell’arte culinaria campana e prende il nome di “friariello” per essere prevalentemente consumato fritto intero. Di piccole dimensioni (6/12 cm) e di forma allungata, viene commercializzato e consumato a maturazione incompleta, quando il colore è verde intenso: comprende sia il peperoncino napoletano caratterizzato da forme allungate ed apice appuntito, che il peperoncino di fiume o nocerese caratterizzato, invece, da bocca irregolare ed apice trilobato.
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La coltivazione del “Peperoncino Verde Friariello” interessa il territorio: dell’acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli. La più probabile origine del Friariello sul territorio della Valle del Sarno risale all’opera svolta dai monaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da re Carlo d’Angiò, per fondare due abbazie nel territorio tra Napoli ed Eboli. Fu proprio lungo il fiume Sarno, a San Pietro di Scafati, che i Cistercensi francesi fondarono la prima abbazia dedicata a Santa Maria della Real Valle: da qui iniziarono a diffondere le loro conoscenze rurali, arricchendo la già florida coltivazione autoctona con numerose coltivazioni portate dalla Francia.
Alla loro esperta opera dobbiamo, molto probabilmente, la presenza nei campi dell’Agro Nocerino- Sarnese di specialità tipiche francesi divenute poi produzioni tradizionali locali, come il Peperone Chiochiera, il Cetriolo piccolo per sott’aceti, e per l’appunto il Peperone Friariello. La coltivazione si effettua sia in pieno campo che in coltura protetta ed è una produzione specialistica che richiede cure attente.
Territorio di produzione
Acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli
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Fagiolo tondino bianco del Vallo di Diano PAT Campania
La coltivazione è costantemente presente nell’area da almeno 150 anni; la tecnica colturale richiama la tecnica ancestrale praticata dai nostri trisavoli negli areali del Sannio. Le vecchie Masserie che caratterizzano gli areali interessati alla coltivazione sono una testimonianza della coltivazione di legumi destinata, a suo tempo, oltreché all’autoconsumo, a rifornire i mercatini locali. Grazie alla…
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Pomodori secchi sott’olio PAT Campania
I pomodori secchi sott’olio sono un delizioso aperitivo molto diffuso in tutta la regione Campania. Sono pomodori del tipo San Marzano, tagliati in quattro, posti al sole ad asciugare e ricoperti da garze leggere per evitare gli insetti. Una volta essiccati, vengono conservati in barattoli di vetro perfettamente puliti e ricoperti accuratamente con olio extravergine…
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O’ per e o’ muss PAT Campania
Non esistono notizie certe circa la sua origine tranne che brevi accenni sparsi qua e là nelle ricette gastronomiche regionali. Alla fine del Settecento i poveri, un po’ in tutte le regioni d’Italia dal Piemonte alla Toscana, dal Lazio alla Campania, bollivano i piedi e le teste e poi li mangiavano tal quale o con…
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